L’IDIOTA DANTESCO…

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   –   di Francesca Nardi   – IDIOTA DANTESCO LIDIOTA DANTESCO...Innamorarsi delle parole …ripeterle fino allo svenimento…degli altri ovviamente… esausti ed impotenti a reagire nella maniera giusta…Ormai siamo abituati alla sgrammatica di maniera…alle arrampicate lungo i congiuntivi impossibili…alle scalate avventurose della “constructio”, che ha perso il senso, nel tentativo di bilanciarsi su orribili  zeppe, recuperate da una pubblicità di quartiere ad opera di  quella memoria ottusa, che non seleziona e non si misura e fatalmente ripropone…Soggetti, predicati e complementi…distribuiti con arte astratta dai peones della “letteratura a tutti i costi”… da politici con la nocca e da aspiranti anchor men impastati di presunzione grassa e bisunta da far inorridire…e poi… sul far della sera un attimo prima del tramonto della tolleranza… querule odalische ancheggianti che imbambolano l’uditorio, ormai fiaccato da chilometri e chilometri di ustionanti, striduli vocalizzi…incredibili gorgheggi da prima recita obbligatoria, dopo la caduta del primo dentino da latte…E noi, resto del mondo spalmato in un distaccato silenzio, impercettibilmente e paradossalmente allineati con l’intollerabile dissesto, che decora le vie del centro…sillabiamo due post in privato, cercando nella disperazione dell’impotenza, di marcare la differenza… In questo volgare retrocedere, inciampando nella regolarità della monnezza, qualcuno evoca, bestemmiando, l’idioma dantesco…provocando in quel che resta del senno collettivo, un conato di ribellione culturale…e di ribrezzo…Ci aggrappiamo con le unghie, arpionando i fianchi dell’altrui spudoratezza, all’ultima dea…la speranza… affinché il cambio di una consonante, ridimensioni l’insulto gratuito alla magnificenza del Sommo, consegnando la giusta misura e la giusta definizione a chi paga il conto del cozzicaro…Non si trattava infatti di “idioma dantesco” ma di “idiota dantesco” volendo nobilitare le intenzioni del consumatore di cozze alla cui leggiadra confusione di “ruoli, investiture e pastette” va la nostra più autentica comprensione…

2 Commenti

  1. Come è vero tutto!… e come è stupenda questa analisi che traduce in parole il sentire intimo e “pigiato” giù giù giù di noi umili e poveri esseri mortali che purtroppo per noi abbiamo capacità di pensiero. …

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