OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 51  

10

(f.n.) – Aorn di Caserta…il porto delle nebbie…Il raggiungimento dell’ obiettivo dovrebbe essere una mission rituale, l’esigenza di un confronto perenne anche con se stessi, per crescere e migliorare…e fallire l’obiettivo, sovente dipende esclusivamente dalla politica rinunciataria, che assume il controllo delle nostre azioni, che infiacchisce le motivazioni iniziali e ci induce a trovare rifugio in quella dimensione di comodo, in cui ci guardiamo gli uni con gli altri, roteando gli occhi e scambiandoci le solite pacche consolatorie sulle spalle e pronunciando la frase peregrina, assolutoria di tutte le indolenti vigliaccherie possibili: “Ma chi ce lo fa fare?, è inutile denunciare, combattere, tanto non cambia niente…” E si depongono le armi consegnando la vittoria nelle mani di chi aveva vaticinato dal fondo della pista: “è solo questione di tempo, si stancheranno”. Il preambolo era doveroso come una dichiarazione di principio…e soprattutto per chiarire intenti e posizioni. Detto questo, torniamo nel reparto di Ortopedia dell’Aorn e fermiamoci virtualmente davanti a quella porta, oltre la quale, “stann ittat” protesi, viti e materiale attinente, scaduto, per oltre un milione di euro. Una sorta di “silenzio politico” è calato sulla vicenda e l’unica notizia che è trapelata è stata quella relativa al trasferimento del caposala dell’Ortopedia in Nefrologia…Adesso ragioniamo in maniera elementare…1) Se le protesi sono scadute significa che si trovano nel ripostiglio in cui sono state rinvenute, da molto tempo, giusto?, 2)  Il reparto di Ortopedia non è Place de la Concorde e su questo siamo tutti d’accordo no?, 3) I medici , gli infermieri, gli oss ed il personale delle pulizie avevano per caso subito il condizionamento: non aprite quella porta?, riteniamo di no, quindi…4)  Qualcuno, nel tempo, si sarà chiesto cosa ci fosse in quel ripostiglio, ammesso che fosse chiuso a chiave ed anche se fosse stato chiuso a chiave, qualcun altro, in tutti questi anni, avrà chiesto, finanche per curiosità, come fosse utilizzato quel ripostiglio? 5) In tutti questi anni nessuno si era mai posto il problema? 6)  L’attuale primario non ha mai pensato di fare un giretto per prendere atto e coscienza degli spazi di cui disponeva il reparto da lui diretto ed il loro eventuale utilizzo? 7) Se il primario attuale non è arrivato da un’altra galassia ma prima di diventare primario, era un interno, anche lui, come il resto del mondo ospedaliero, in tutti questi anni non si è mai accorto di un ripostiglio pieno di protesi?, non sa nulla? non c’era e se c’era, dormiva?…ma qualcuno gli avrà pur chiesto spiegazioni o no?, tutti in giro in camice longuette e naso all’aria? 8) Scusate…ma chi ha presentato le richieste di acquisto? 9) Chi le ha proposte? 10) Chi le ha autorizzate? 11) Quali erano le ditte fornitrici? 12) Chi avrebbe dovuto effettuare un controllo sulle giacenze prima di autorizzare un nuovo acquisto? 13)  Scusate ma… in questa vicenda nebulosa, qual è il ruolo ricoperto dalla farmacia ospedaliera? 14) Ma è possibile che sia avvenuto un “lurido commercio” e nessuno abbia mai fiatato? La tesi che recita: anni ed anni di spreco e tutti tacciono e nessuno sapeva e sa niente…è poco credibile anzi… sembrerebbe addirittura un insulto all’intelligenza di chiunque…La logica a noi suggerisce invece, che tutti sapevano tutto ed anche peggio e andava bene cosi….e se andava bene così qualcuno ha giocato sporco e qualcun altro ha guadagnato…e qualcun altro ha fatto finta di niente per trarne vantaggio al momento opportuno…E adesso veniamo alla memoria di ferro di Radio Ospedale…che trasmette un pezzo di vergogna… C’è chi sostiene infatti che “qualche primario fa”…ogni tanto ci si creava il problema che le protesi acquistate non per necessità ma per altro…fossero troppe…allora se ne prendeva qualcuna e la si faceva scomparire nei rifiuti speciali…Chi va a guardare nei rifiuti speciali secondo voi?, non vanno a guardare nei ripostigli, vanno a guardare nei rifiuti?, figuriamoci… e cosi si smaltivano un bel po’  di corpi del reato…poi ci sarebbe un’altra cosina da sottolineare e riguarda l’utilizzo delle viti scadute…Pare che qualcuno avesse chiesto di conservare le viti, anche se scadute, e  le avesse usate…Ma poiché questa voce circola da un pò… sarebbe assai opportuno smentirla dopo una regolare verifica…Infatti sulla cartella clinica del paziente, laddove si registra l’intervento chirurgico nel corso del quale è stata impiantata la vite, deve esserci incollato il talloncino con la data di scadenza della vite… quindi… adoperatevi per i controlli e fatelo in fretta… sempre che  riusciate a trovare le cartelle cliniche…ovviamente…Hasta el Domingo!

10 Commenti

  1. Vorrei ricordare a chi citava Controllo di gestione e programmazione, che in quel periodo, come oggi, se si provava a “denunciare” qualche illecito, in breve tempo eri fuori…!!!# rammenta te….

    • Gentile Alberto…sono consapevole ed ho buona memoria ma… secondo lei quel regime occulto tipico di un Pol Pot di periferia, non e’ esattamente quello che sto cercando di portare allo scoperto?

  2. Lei ha ragione quando dice che siamo sempre e comunque tutti corresponsabili di quello che succede in ospedale ma il clima in cui viviamo e le pressioni che siamo costretti a subire nessuno le considera per noi del sant’anna. A Napoli tutti hanno compreso. A Caserta siamo tutti collusi. Medici e personale di reparto sono certo che hanno subito. Chi poteva invece intervenire era farmacia e controllo di gestione. Se spendo un milione di protesi varie devo averne il rientro invece da Barresi a Sgueglia il controllo è inesistente. Non si incrociano i dati e non si verifica la produttività dei reparti cosi solo gli amici vanno avanti.

    • Gentile Pasquale, lei ha ragione, i dipendenti del Sant’Anna e San Sebastiano hanno pagato prezzi enormi in tutti i sensi, per la spregiudicatezza e l’assenza di morale di qualcuno… ai diversi livelli.

    • Mi dispiace ma se vai a fare il dirigente al “controllo di gestione” oltre a prenderti i soldi e fare carriera devi anche avere le palle per fare il tuo lavoro. La magistratura aprirà un’inchiesta e non è giusto che ci vadano di mezzo solo i pesci piccoli . Come al solito

  3. Ricorda il cerchio magico?ricorda le connivenze e le amicizie tra cerchio magico e direzione sanitaria? Ricorda il precedente primario di ortopedia capodipartimento e amico degli amici? Colleghi il tutto e capirà perché nessuno avrebbe potuto proferire parola né avrebbe avuto interlocutore a cui riferire. Il caposala esegue ordini del primario. Lei ha memoria lunga e le vicissitudini che stanno passando i piccoli pesci con il caso Iovine fanno storia.

    • Gentile Anna, è vero…io ho la memoria lunga e… inalterata. Lei risponde in maniera esatta e puntuale ai miei interrogativi. Purtroppo, anni fa le seconde e le terze file hanno preso il potere nel silenzio assenso di tutti…anzi disorientando addirittura la platea….in politica è successa la stessa identica cosa…gente alla quale non avresti dato cinque lire di credito in preparazione e professionalità, oggi condiziona la tua vita…Fortunatamente ci sono persone come lei che hanno le idee chiare. Se non avessi questa certezza non continuerei a scrivere. Hasta la suerte!

  4. Come Segretaria Territoriale di Caserta del Nursind abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti. Vogliamo conoscere tutta l’attività protesica dal 2913 a tutt’oggi. Quando materiale è stata acquistato, quando ne è stato usato rispetto alle attività effettuate , quando ne risulta in giacenza e secquello in giacenza può essere ancora utilizzato. Vogliamo conoscere il danno erariale subito e tutti i gradi di responsabilità . Inoltre se il Direttore Generale ha sporto denuncia su chi aveva la responsabilità del controllo che è evidente che non c’è mai stato
    Antonio Eliseo Segretario Territoriale Nursind Caserta

    • Le devo riconoscere con rispetto che lei è l’unico sindacato che pur non essendoci in ospedale è moralmente attivo. Gli altri assistono impassibili a tutto ciò che succede

Comments are closed.