FESTIVAL DEL CINEMA: “DOMANI È UN ALTRO GIORNO”, DI SIMONE SPADA

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di Mariantonietta Losanno                                Domani è un Altro Giorno 0 FESTIVAL DEL CINEMA: “DOMANI È UN ALTRO GIORNO”, DI SIMONE SPADAIl pubblico del Festival di Capua “Dall’Arena allo Schermo” risponde positivamente anche agli imprevisti: a causa di avverse previsioni meteo la proiezione di “Domani è un altro giorno”, è stata spostata al Teatro Ricciardi. Il fatto che il pubblico segua il progetto, al di là della location, dimostra quanto si stia concretizzando l’intento del Festival: vivere il Cinema. Oltre alla visione del film, poi, la possibilità di discuterne con l’autore stesso, è una grande occasione di approfondimento che gli spettatori stanno cogliendo con forte entusiasmo e partecipazione. Il rapporto tra il pubblico e gli autori si sta consolidando sempre di più.

SIMONE SPADA FESTIVAL DEL CINEMA: “DOMANI È UN ALTRO GIORNO”, DI SIMONE SPADA
Simone Spada

L’ospite del quarto incontro è stato Simone Spada, regista di “Domani è un altro giorno”, remake del film spagnolo “Truman – Un vero amico è per sempre” diretto da Cesc Gay. La pellicola di Simone Spada è incentrata sul senso del tempo e tratta temi molto delicati: il dolore, la malattia, l’accettazione. Tommaso e Giuliano (Valerio Mastandrea e Marco Giallini) sono amici da una vita. Uno vive in Canada, l’altro a Roma. Uno ha paura dell’aereo, l’altro è capace di prenderne uno all’improvviso per raggiungere in giornata Barcellona. La malattia di Giuliano e la sua scelta irreversibile convincono Tommaso a raggiungerlo a Roma per trascorrere insieme qualche giorno all’insegna dell’amicizia e della condivisione.148015 md FESTIVAL DEL CINEMA: “DOMANI È UN ALTRO GIORNO”, DI SIMONE SPADASapere analizzare un’emozione che provoca sofferenza non è semplice, ancora meno lo è riuscire ad eliminare il dolore dai ricordi per assaporarne solo la gioia. Il film di Simone Spada non vuole lanciare né giudizi né messaggi. Per questo, infatti, evita di essere eccessivamente caricato e tragico, decidendo di porre al centro della storia l’essere umano. La pellicola non parla mai esplicitamente di eutanasia, e lo fa proprio per evitare prese di posizione o dibattiti sulla morale. “Domani è un altro giorno” parla di amicizia, e l’amicizia vera ed autentica, è sempre terapeutica, e non chiede niente in cambio. Simone Spada racconta con semplicità e con coraggio temi enormi e complessi. Lo fa mettendoci sensibilità, umanità, e anche un po’ di ironia. Dirige in modo sobrio e misurato, evitando i momenti strappalacrime o ricattatori.rsz 1 dsf5803©fabio lovino 1 e1551280665310 FESTIVAL DEL CINEMA: “DOMANI È UN ALTRO GIORNO”, DI SIMONE SPADA“Domani è un altro giorno” è una battaglia contro la solitudine, e seppure si affrontino temi così delicati, quello che resta è solo tanta speranza. Commozione e umorismo sono in equilibrio, merito anche dei due protagonisti, che sono così complici da riuscire ad esprimersi anche nei silenzi e negli sguardi. Simone Spada parla di malattia e di abbandono senza rinunciare a un po’ di leggerezza, che rende tutto più sopportabile. Il pubblico prova empatia e viene invaso da una forte voglia di vivere e di condividere. “Domani è un altro giorno” è un’opera molto particolare nel panorama nel cinema italiano: è un esempio di cinema delicato, mai gridato, sempre prudente ed equilibrato. Se in “Hotel Gagarin” Spada parlava di sogni e magia, in “Domani è un altro giorno” fa i conti con la malattia e l’addio. “Domani è un altro giorno” (titolo anche della canzone di Ornella Vanoni cantata da Noemi) ci riconcilia con la natura umana, e dimostra come il cinema sia in grado di raccontarla.