“THE POST”: PRESERVIAMO LA LIBERTÀ DI PAROLA

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maxresdefault “THE POST”: PRESERVIAMO LA LIBERTÀ DI PAROLATutto ha inizio perché Daniel Ellsberg, un uomo del Pentagono, divulga nel 1971 alcuni documenti di un rapporto segreto, che riguardano l’implicazione militare e politica degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Il New York Times è il primo a rivelare l’affare, ma a causa di un’ingiunzione della Corte suprema non può proseguire con la pubblicazione. È allora il Washington Post ad occuparsene.coverlg home “THE POST”: PRESERVIAMO LA LIBERTÀ DI PAROLA“The Post” è un’opera importante innanzitutto perché riporta fatti realmente accaduti all’editrice del Washington Post Katharine “Kay” Graham e al suo direttore Ben Bradlee negli anni Settanta. Inoltre, non è solo una storia che insegna a difendere a tutti i costi la libertà di stampa e il giornalismo “morale”, ma è anche un film politico, che svela alcuni importanti segreti sulla guerra del Vietnam, e che affronta anche il tema del femminismo. Kay Graham ha eredito l’azienda dopo la morte del marito, e ora è lei a tenere le redini, lottando con i pregiudizi di un mondo governato da uomini. La scelta di divulgare i segreti governativi riguardanti la guerra del Vietnam spetta proprio a lei, e sarà una grande vittoria non solo per la libertà di stampa, ma anche per il ruolo della Donna.the post 2 “THE POST”: PRESERVIAMO LA LIBERTÀ DI PAROLADue icone del cinema, Tom Hanks e Meryl Streep che raccontano la dura realtà affrontata dai soldati in Vietnam, ma anche la vita di editori e scrittori che non sono disposti a compiere una rivoluzione e preferiscono tacere. Il giornalismo è questo in fondo: il contatto e la distanza. La regia di Spielberg è attenta e curata a mostrare le varie fasi che precedono la decisione finale di pubblicazione: Kay Graham inizialmente ascolta gli NOR D24 063017 134569 R3 e1516020703310 700x430 “THE POST”: PRESERVIAMO LA LIBERTÀ DI PAROLAuomini parlare di spalle, per sottolineare la sua posizione di inferiorità, ma poi quello che prevale è il coraggio e l’importanza di preservare il diritto all’informazione. “The Post” è più che un semplice documento storico, è un film attuale e necessario. È un inno alla libertà, ma anche un ammonimento a ricordare la responsabilità di quel che ogni giorno viene scritto e stampato, è la storia della guerra tra Verità e Potere che è ancora e costantemente in corso.

Mariantonietta Losanno