CAOS RIFIUTI, LA DHI DICE “NO” AL COMUNE, RACCOLTA A RISCHIO E 26 OPERATORI LICENZIATI

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(g.l.) CASAGIOVE – La crisi dei rifiuti che sta mettendo in ginocchio molti comuni della Campania, non ha risparmiato nemmeno la cittadina di Casagiove, ponendola oltremodo al centro degli interessi di tutta la popolazione, che da questa mattina ha appreso dalla stampa la notizia della rinuncia della ditta “DHI” alla raccolta dei rifiuti sul territorio in attesa di una nuova procedura per l’affido dell’appalto. Un servizio di raccolta che sarebbe dovuto partire già dal prossimo 1 Agosto, subentrando alla ditta “Gruppo Barbato Holding”, che sta operando con un incarico di 6 giorni, e che lascia al sindaco Corsale e alla sua Amministrazione ancora poco tempo per scorrere una graduatoria ad invito prima di vedersi i rifiuti nuovamente a terra. Dalla “Nova Ecology” di Alfredo Messore, intanto, dopo l’ultima ordinanza sindacale, sono partite 26 lettere di licenziamento per gli operatori del cantiere di Casagiove che, senza alcun contratto e senza nessun accordo tra il Comune e la ditta “Nova Ecology”, non hanno più una collocazione. Secondo quanto dichiarato da Messore, i licenziamenti sono una conseguenza dettata dal fatto che non può permettersi di pagare gli stipendi senza un reale rapporto di lavoro, considerando che il Comune di Casagiove in data 15/01/2019 provvedeva alla risoluzione contrattuale ai sensi dell’art.92, comma 4, D.Lgs.159/2011, specificando che avrebbero dovuto continuare ad espletare il sevizio di raccolta dei rifiuti in attesa di essere sostituiti. Dopo aver incassato il “NO” della Prefettura ad iscriverla alla white list, la ditta “Nova Ecology” ha operato sul territorio comunale per ben 6 mesi, in un regime di sospensione dei pagamenti, come specificato nel comunicato che vi riproponiamo: www.appiapolis.it/2019/07/20/braccio-di-ferro-tra-comune-e-nova-ecology/.

Il sindaco Corsale rammaricato ha dichiarato che provvederà a tutelare il passaggio di cantiere degli operatori, che posti al centro di questa infelice vicenda annunciano proteste se non si trova una risoluzione che dia respiro al loro futuro e alle loro famiglie. La situazione instabile non è tra le favorevole neanche per i cittadini, che si dicono sono stanchi di subire ulteriori disagi.