Una ventina di lavoratori interinali dell’Ospedale di Caserta, hanno atteso questa mattina, per circa tre ore, dinanzi alla sede della giunta regionale a Santa Lucia a Napoli, per richiamare l’attenzione del Governo regionale, sulla necessità di trovare una soluzione dignitosa, che salvaguardi il futuro di centinaia di lavoratori interinali attualmente a rischio. I lavoratori speravano di essere ricevuti dal dottor Antonio Postiglione, responsabile della Direzione regionale per la Tutela della Salute o da qualsiasi altro funzionario, ma l’attesa si è rivelata inutile fino al momento in cui il consigliere regionale Luigi Bosco, che si trovava, pare casualmente, nelle vicinanze, non si è offerto di fare da portavoce delle loro istanze, recandosi personalmente dal direttore Postiglione, il quale avrebbe assicurato che nel corso della prossima settimana, avrebbe ricevuto i lavoratori. Intanto anche il consigliere regionale Giampiero Zinzi si è interessato al problema ed ha depositato una interrogazione avente per oggetto “Processi di stabilizzazione dei lavoratori atipici in servizio presso l’AORN ‘S. Anna e S. Sebastiano’ di Caserta”.
L’interrogazione, la settima sull’argomento, rileva il diverso orientamento della Regione Lazio che di recente ha pubblicato un bando per la stabilizzazione dei precari ritenendo validi, tra i requisiti, i servizi prestati con diverse tipologie di contratto flessibile. “La decisione della sezione Lavoro del Tribunale di Napoli prima e il bando del Lazio adesso, – ha dichiarato Zinzi – delineano un nuovo approccio che riconosce valore ad una categoria di professionisti che da anni hanno contribuito in maniera determinante al funzionamento di diversi servizi. La Giunta regionale segua l’esempio del Lazio ed integri le linee guida per la stabilizzazione”.
Ma i sigg. rappresentanti a cui ogni mese, da anni, versiamo la tariffa, dove stanno? Ci mandano a Napoli da soli, a farci rispettare da noi stessi, e poi loro passano solo a fine mese per incassare.
I sindacalisti che vanno musicando si sono eclissati, nemmeno i parenti si sanno difendere.
I licenziamenti devono iniziare dai loro figli, dalle loro mogli, licenziate prima loro
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