OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 63

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(f.n.) – Gli avvenimenti spettacolari che hanno caratterizzato la settimana appena trascorsa, potranno essere registrati negli annali dell’Aorn, a futura memoria e quale monito per i posteri, come la migliore performance di cui un direttore o subcommissario sanitario, sia stato autore e protagonista, negli ultimi cinquant’anni. I trasferimenti a “fallo di borzoi russo” di reparti sensibili, come la Uoc di Malattie Infettive, seguiti peraltro, da una serie di “emozionanti” ritorni al mittente e da esilaranti tentativi “apparatori”, perché è risaputo che la regale insulsaggine, sovente ha un effetto domino, invitano a riflettere, non soltanto sui danni collaterali della sprovvedutezza, ma soprattutto sulle reazioni dei capidipartimento e di quanti direttamente interessati, allo sconquasso in atto, si sono distinti per reazioni praticamente… inesistenti. Nessuno, infatti, ha emesso un solo fiato di protesta…nessuno ha neppure osato, produrre qualcosa che somigliasse ad una contestazione o a un dissenso, quando la subcommissaria sanitaria, ha iniziato a perdere il controllo della logica…Gli interessati, indossata la tunica di vittima predestinata, si sono fatti sballottolare ovunque, senza ribellarsi. ma non finisce qui…la vicenda nella sua trasposizione mediatica  si è arricchita di formule “apparatorie” che per quel che ci riguarda,  ne hanno consacrato la “pochezza”, in verità. A prescindere che la politica “apparatoria” è qualcosa che fa decisamente girare lo stomaco e quindi si rende necessario, rimetterci anche il denaro per gli antiemetici,  ci interroghiamo sul senso “occulto” delle dichiarazioni del commissario Carmine Mariano, nella pagina locale di un quotidiano…A 24 ore dallo spostamento scellerato della Uoc Malattie Infettive, dal caos ambulatoriale e dallo smembramento di Otorino, quindi in data 27 settembre u.s., si legge e quindi, le dichiarazioni sono state rilasciate un giorno prima, in contemporanea al delirio logistico della Siciliano…che va tutto bene, che si è trattato di un trasloco lampo in attesa di…certo l’utenza ed alcuni operatori sanitari all’oscuro di tutto sono rimasti disorientati ma…sono cose che succedono, no? Allora… il commissario era o non era al corrente del tour di Tetta del Nostro Scontento alla scoperta dell’Ospedale con licenza di demolizione del sistema nervoso collettivo?, in questo caso, visto il danno di immagine ed altro, non quantificabile al momento, riteniamo che neppure l’intemerato commissario, sia esente da responsabilità. Si è fidato?, ebbene,  ha fatto male!, ma soprattutto… dinanzi al simposio tragicomico che ha paralizzato un “pezzo” di ospedale, cosa fanno il commissario Mariano e l’architetto Patitucci?, decidono di salvare la faccia …di chi?, della sub commissaria?, dell’Ospedale?…l’incomparabile duo, ci ricorda la principessina di Taitù che si copriva pudicamente il seno dimenticandosi del leggiadro posteriore drammaticamente scoperto. Hasta el domingo!

2 Commenti

  1. Il Due assomiglia a mia sorella
    con quella gonna di flanella
    a stelline bianche e blu
    si crede la regina Taitù
    e non se la vuole togliere più.»

  2. La principessa Taitú storica castratrice delle sue vittime se non viene esautorata continuerà a fare danni. E se fino adesso mobbizzava solo le donne sa ora in poi incomincerà non più solo con le vendette trasversali ma colpirà direttamente quei dirigenti che oseranno alzare il capo. Chi sarà il primo? Forse l’architetto patitucci? Oppure il capodipartimento Andreone? O forse il primario Peluso? O il prof Coppola, unico che ha osato parlare? O forse direttamente il commissario che ha osato valutare pubblicamente le Sue capacità organizzative. A De luca l’ardua sentenza. A noi non resta che pregare

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