ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, ARRIVA SCHIAVONE

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NELLA SINISTRA SESSANA È STATO DEFINITO IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE TRA VERNILE E SCHIAVONE…A CHE CONDIZIONI?

   –   di Salvatore Zinno  – massimo schiavone basilio vernile ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, ARRIVA SCHIAVONE

 Alla vigilia del 3 ottobre, data nella quale sono chiamati alle urne tutti gli amministratori locali della provincia di Caserta per rinnovare il Consiglio Provinciale, cercheremo di dare un ordine alle voci che si accavallano “impertinenti e insinuanti” tra le strade sessane in merito alla candidatura di Massimo Schiavone in luogo del consolidato Basilio Vernile, in un ragionamento tutto interno al PD ed alle sue “correnti”.

Va premesso che le imminenti elezioni provinciali, per il PD casertano non partono con buoni auspici; infatti delle tre liste pronte ai nastri partenza, una è stata bocciata dalla commissione elettorale per dei vizi formali commessi, secondo alcuni, appositamente per boicottare la componente Graziano-Sgambato-Picierno in favore della lista Oliviero-Caputo. Ed in effetti, ai più esperti, non è stato possibile fare a meno di notare che gli errori nella presentazione della lista, che ne hanno portato alla ricusazione, erano si gravi ma molto banali tecnicamente parlando e non degni quindi di una segreteria organizzativa esperta e “vecchia del mestiere” come quella del PD provinciale di Caserta. In seguito a questo fatto, si racconta che si stiano meditando velenose vendette. Intanto la sfida del tre ottobre prossimo sarà tra le due liste di espressione di centro-sinistra (a dire il vero quella ispirata dal duo Bosco-Zannini non si è ben capito dove tiene i piedi) e tre liste di centro-destra, una delle quali di piena ispirazione leghista-.

Tornando a Sessa, c’è da dire che l’area di sinistra ha da anni affidato al consigliere Basilio Vernile il compito di rappresentare il territorio in seno al parlamentino provinciale; compito svolto sempre con diligenza dal geometra sessano. Questa volta però, senza avere contezza di alcun dibattito interno – a detta di alcuni militanti storici del PD sessano – si è presentata la candidatura di Massimo Schiavone, giovanissimo Presidente del Consiglio Comunale di Sessa Aurunca alla prima esperienza amministrativa.

“Politica delle alternanze” direte voi, cambiali (politiche) pagate ed incassate, dicono altri. Vi spieghiamo il perché.

Da un lato, dicevamo, abbiamo il giovane Massimo Schiavone, divenuto Presidente del Consiglio Comunale a seguito di una sorta di ricatto orchestrato alle spalle del Sindaco Sasso, il quale dal canto suo è geneticamente predisposto a subire di tutto pur di restare in carica; al giovane Schiavone ed al suo mentore – il papà imprenditore della sanità Michele Schiavone – è stato promesso il “prestigioso” scranno di Consigliere Provinciale per tentare di placare il suo smanioso ego. D’altra parte, lo stesso Schiavone Junior, lo dice in una recente intervista, che dall’età di sedici anni ha incarichi di rappresentanza e “non ne sbaglia una”!

Dall’altro lato invece, ci troviamo di fronte ad un “vecchio” volpone della politica locale, uno che bada alla sostanza e non alle cariche di rappresentanza, il consigliere Basilio Vernile da Santa Maria Valogno – minuscola frazione collinare di Sessa Aurunca. Per Vernile, la sostanza della politica si valuta in termini di incarichi ai propri famigli (o famulus per i latini); infatti il consigliere, a cui va riconosciuta la scaltrezza di aver saputo presentare all’epoca delle comunali una lista tutta sua, è riuscito a far pesare in maniera forse anche troppo sproporzionata la sua capacità elettorale ed ha portato a casa importanti risultati.

La sua lista, “Passione Democratica”, alle comunali del 2016 raccolse appena 653 voti, 412 dei quali proprio da Vernile in persona. Con questa dote, riuscì un anno e mezzo fa ad imporre la sua “socia” politica – Tommasina Casale – nel ruolo di Assessore con importanti deleghe quali: turismo, spettacolo, litorale ecc. ecc.

Ma non finisce qui. Dopo aver “ringraziato” la Casale per i 35 voti raccolti nel seggio di Fasani – frazione di origine della Casale – il Consigliere passa a ringraziare il suo vero e proprio zoccolo duro di supporter; infatti nel giro di poco più di anno, vengono affidati incarichi diretti dal Comune per manutenzioni ad una ditta edile di Santa Maria Valogno, per un importo superiore ai centomila euro. Di Santa Maria Valogno è originario proprio Basilio Vernile ed in questo seggio elettorale lui raccoglie il grosso delle preferenze, ben 86 su 412. Questa frazioncina ha appena 261 elettori per cui, se un terzo degli abitanti della frazione preferiscono il nostro Vernile, è cosa clamorosa. Ragion per cui è d’obbligo offrire un ringraziamento anche lì…le determine di affidamento dei lavori le abbiamo lette una per una sull’albo pretorio comunale e le cifre dei singoli incarichi, messi in colonna fanno un totale importante, specialmente per una piccola impresa di paese. Basti pensare che in una sola giornata, il 2 febbraio del ’18, alla ditta “amica” vengono affidati ben sette incarichi per un totale di poco più di sedicimila euro; mica male.

Oltre a queste “cosette”, c’è il vecchio amico, compagno di scuola e socio di studio, una di quelle amicizie che non tramontano mai, al quale viene affidato l’incarico, nonostante abbia studio nel vicino comune di Cellole, di accatastare la nuova caserma dei Carabinieri per un importo di €3.500. Incarico ricevuto dal professionista il 14 febbraio ’19 e liquidato dal comune ai primi di settembre, un vero record di sollecitudine considerate le conclamate lentezze di cassa del Municipio sessano.

%name ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, ARRIVA SCHIAVONEPer concludere, il capolavoro di familismo. Il cognato del Consigliere Vernile, Ing. Antonio Ficociello, viene prima eletto nella commissione sismica comunale, della quale viene nominato Presidente con ottima retribuzione (l’ultima determina di liquidazione ammonta ad € 5.800) e poi gli viene affidato anche qualche incarico qua e la; ad esempio un incarico per misurazioni fonometriche per le manifestazioni di piazza tanto care al duo Silvio Sasso/Tommasina Casale.

Orbene, analizzati i dati, le “motivazioni” per favorire una sana alternanza in seno alla compagine del PD sessano, sembrano sufficienti a convincere il “vecchio volpone” Vernile a cedere il passo al giovane ambizioso Schiavone.

I fatti raccolti sono questi checché se ne possa pensare e in qualsiasi modo si vogliano leggere queste notizie, ma le correlazioni, diciamo così, “politiche” sono tutte da provare; per ora però, ci sono due certezze. Una, la prima, è l’elezione che avverrà tra qualche giorno, in pompa magna di Massimo Schiavone al Consiglio Provinciale di Caserta, grazie ai buoni uffici del più volpone dei volponi, Gennaro Oliviero che tenterà di tenere addomesticato il clan Schiavone al quale aveva promesso di lasciare il posto in regione a seguito della sua elezione (mai avvenuta) al parlamento; promessa che ad aprile prossimo non potrà più mantenere. La seconda certezza è il carrello della spesa, ben pieno di prebende varie intascate dal Consigliere Vernile per i suoi 412 voti personali e 653 consegnati alla corte di Silvio Sasso appena due anni e mezzo fa.