CRISTINA COMPASSO E LA SAGRA DEGLI HASHTAG

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   –   di Francesca Nardi   – CERTA SINDACA CRISTINA COMPASSO E LA SAGRA DEGLI HASHTAG“…di natura riservata e profondamente indifferente alle provocazioni…” la sindaca di Cellole,  Cristina  Compasso, preferisce quasi sempre non rispondere a ciò che considera una provocazione…questa volta però… ha deciso di rispondere e lo fa nella maniera più comoda e meno compromettente…la maniera tipica di chi vuole apparire vittima predestinata ed innocente di un disegno posto in essere, da gente senza onore,  ma non ha le carte in regola per presentare una regolare querela, nelle sedi opportune, nè argomenti “adeguatamente” inconfutabili, da indurla a pretendere “legittimamente” dalla redazione di “certa stampa”, la ritrattazione delle “presunte” menzogne pubblicate. Gentile Cristina Compasso, (apprezzi il garbo e l’incedere, dal momento che, se avessimo voluto fare il paio con lei, avremmo potuto parlare di una certa sindaca,  con licenza di insulto, che scrive boiate), la “certa stampa” cui le fa riferimento, esige che lei sia conseguenziale ai suoi hashtag da operetta, e chieda conto della infamia gratuita che “certa stampa” avrebbe gettato sulla consigliera Giusy Pecoraro e la sua famiglia, “documentando” ovviamente le sue affermazioni, che, al momento, sono da ritenersi assolutamente e pericolosamente “gratuite”. Invece di sbattersi il petto sui social, spargendo melense, quanto inopportune, per un sindaco,  manifestazioni di privilegio nei confronti di componenti della sua amministrazione, sia concreta…chiami la “certa stampa” con il suo nome, altrimenti dovremmo iniziare a sospettare che lei si mantenga nel vago, perché teme una querela per calunnia che, nel momento in cui pronuncia il nome della testata e non documenta e dimostra la maniera in cui la stessa “certa stampa” infama le persone,  capiterà virtualmente ma inevitabilmente, tra il suo grazioso capo ed altrettanto vezzoso collo. Consideriamo inoltre assai poco elegante, che lei abbia menzionato, peraltro assai improvvidamente,  un momento difficile vissuto della consigliera Pecoraro, quasi a  giustificare l’incarico retribuito, conferito ad un suo famigliare….Non teme che a da domani potrebbe esserci la fila davanti al comune di Cellole…visti e considerati i tanti problemi che affliggono gran parte dei cittadini e che finalmente potrebbero essere indotti dal suo post, ad intravedere uno spiraglio per il loro avvenire, grazie al suo buon cuore? Hasta la alcadesa!