OGGI È MORTO IL CAB: IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA VOTA LA SOPPRESSIONE!

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   –   di Giulia Bosco   – CAB DECEDUTO OGGI È MORTO IL CAB: IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA VOTA LA SOPPRESSIONE!

 Consorzio Aurunco di Bonifica, nato a Sessa Aurunca ad ottobre del 1925 e morto a Napoli ad ottobre del 2019.

All’età di 94, grazie ai fallimenti politici degli amministratori del Consorzio e della politica regionale in genere degli ultimi trent’anni, oggi è stato definitivamente messo in archivio l’ente che ha fatto grande la piana del Garigliano, da Sessa Aurunca a Minturno.

Nella seduta odierna del Consiglio Regionale, su proposta del Consigliere sessano Gennaro Oliviero, che se ne assume la totale paternità, è stata votata la soppressione del Consorzio sessano con il conseguente accorpamento delle funzione e del territorio al Consorzi di Bonifica per le il Bacino Inferiore del Volturno; pachidermico consorzio con sede a Caserta, spalmato su ben quattro provincie che comprende oltre 90 comuni, da Giugliano a Maddaloni, ai comuni del basso beneventano fino a Nola ed un lembo della provincia di Avellino; ai quali oggi si aggiungono i comuni di Sessa Aurunca e Cellole del soppresso CAB.

Se questo sarà un bene o un ulteriore danno al territorio lo vedremo già nelle prossime settimane, quando si dovranno decidere le sorti dei dipendenti del CAB e degli operai avventizi che oggi vi lavorano. Ma i problemi più grossi per il territorio si scopriranno solo con il tempo, quando si spera si potrà tornare alle urne ed eleggere i rappresentanti legittimi che dovranno amministrate il Consorzio del Volturno, anch’esso sotto gestione commissariale.

Quanta rappresentanza riusciranno ad accaparrarsi gli agricoltori aurunci a dispetto degli agguerriti latifondisti della zona aversana-marcianisana-casalese, fino al giuglianese o la zona Villa Literno-Castel Volturno?

Si vedrà, intanto non possiamo fare altro che esprimere un senso di vicinanza a chi si è battuto con passione in questi anni affinché questa istituzione non morisse, ma anche una nota di biasimo forte a coloro che hanno decretato questa ingloriosa fine, dall’ex Presidente Raffaele Puoti, oggi alla guida dell’associazione degli agricoltori casertani, fino al primo commissario del 2011, il defunto Angelo Barretta che moltiplicò in maniera scandalosa il debito del consorzio con le centinaia di assunzioni clientelari che gli servirono poi per diventare sindaco di Cellole.