INCONFERIBILITÀ E SOSPENSIONE, IL COMUNE SI OPPONE AL RICORSO DI PATRIZIA MEROLA. L’OPPOSIZIONE “LA COMMEDIA DEL GIOCO DELLE PARTI”

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“SIAMO AL GROTTESCO, L’AMMINISTRAZIONE GIAQUINTO SI OPPONE PER ANDARE CONTRO SE STESSA E L’OPERATO DEL SINDACO, UN INUTILE SPERPERO DI DANARO PUBBLICO CHE LA DICE LUNGA SU COME VIENE AMMINISTRATO L’ENTE E LA CITTÀ DI CAIAZZO”

CAIAZZO – L’Amministrazione comunale si oppone al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato da Patrizia Merola avverso la comunicazione con la quale il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza del Comune di Caiazzo aveva notificato la dichiarazione di inconferibilità della nomina della stessa Merola quale Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ipab “Opere Pie Riunite” di Caiazzo.

Come si ricorderà, nel mese di maggio 2019 l’Autorità Nazionale Anticorruzione, a seguito della segnalazione inoltrata dai consiglieri del gruppo consiliare “Caiazzo bene comune”, nel dichiarare inconferibile, e quindi nulla, la nomina della Merola perché nel biennio precedente aveva ricoperto la carica di consigliere comunale, aveva anche sanzionato il sindaco Stefano Giaquinto con tre mesi di sospensione durante la quale allo stesso veniva impedito di conferire incarichi di natura amministrativa.

“Ora, per opporsi al ricorso, il Comune si è dovuto affidare ad un legale, sborsando qualche migliaio di euro. Chi pensava che l’intervento dell’ANAC fosse solo una mera questione burocratica, deve ora riflettere sulle spese che il Comune sarà costretto ad affrontare per stare in giudizio. La vicenda ha davvero del grottesco”, lamenta il gruppo di minoranza di Caiazzo Bene Comune.

“In pratica, Giaquinto nomina Patrizia Merola alla guida delle Opere Pie violando la legge in materia, viene per questo sospeso dall’Anac; quindi, Merola presenta ricorso straordinario al Capo dello Stato contro la decisione dell’Anac e la comunicazione del Responsabile Anticorruzione del Comune. Infine, il Comune decide di opporsi al ricorso della Merola che, intanto, sostiene la legittimità e la regolarità degli atti emanati dal primo cittadino!

Se fossimo a teatro, ci troveremmo ad assistere alla classica commedia con il gioco delle parti.

Peccato, però, che in tutta questa vicenda non ci sia molto da ridere. Il giochetto – illegale – di Giaquinto di nominare la sua ex compagna di gruppo consiliare alla guida delle Opere Pie costerà non poco alla comunità di Caiazzo che, anziché destinare quei soldi al sostegno di qualche disabile, alla riparazione delle buche sulle strade (numerose), alla piantumazione di alberi nelle aiuole o a qualsiasi altra iniziativa sociale, dovrà pagare l’onorario all’avvocato.

Noi consiglieri Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine della Rocca seguiremo con attenzione l’evoluzione di questa penosa vicenda che, non si esclude, possa avere anche dei risvolti di natura penale”, conclude l’opposizione.