OSPEDALE IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 69

6

(f.n.) – Aorn, dopo la decisione di avviare il recupero delle somme erroneamente erogate per il famoso articolo 9, di cui peraltro non si sa nulla e la qual cosa meriterebbe forse, un opportuno approfondimento, si profila all’orizzonte la previsione di un altro recupero, da parte dell’Azienda, quello relativo alle indennità di rischio radiologico erogate ad un certo numero di dipendenti a vario livello che, a quanto pare, non avevano alcun diritto di riceverle. In attesa che i sindacati, sempre in prima linea, quando si tratta di arrogarsi i meriti di un vantaggio economico, più o meno legittimo, di cui va a godere un dipendente, elaborino strategie, per “capotare” l’ultima tegola in arrivo e cambiare le carte in tavola a loro favore, sarebbe opportuno attivare il piccolo circuito della riflessione, di cui ognuno è dotato, per chiarirsi le idee una volta per tutte sui vantaggi e sulle perdite secche, che le chiacchiere hanno generato nel tempo. L’indennità di rischio radiologico, che spetta ai tecnici sanitari di radiologia, ai medici radiologi e al personale medico e non medico, esposto, rappresenta una delicatissima questione che ha dato origine a decreti e sentenze della Corte di Cassazione. L’indennità di rischio radiologico, prevede la somma di circa 105 euro mensili oltre un periodo di recupero biologico di 15 giorni. Ed è tutto sacrosanto, anzi il minimo per coloro che sono realmente esposti ad un rischio importante, come quello radiologico…Il carro comincia a scivolare pericolosamente verso il “vuoto”, quando si inizia a parlare di indennità erroneamente erogate, o vogliamo dire “erogate e ricevute con dolo” che è una formula assai intrigante?, fatto è che… siamo alle solite e queste “solite” non fanno certamente onore né a coloro che da qualche anno, ricevono  una indennità mensile che spetterebbe a qualcun altro, che noi sappiamo con certezza, non avere recepito nulla nonostante l’esposizione al rischio in oggetto, né contribuiscono a decorare il curriculum di chi come l’ex manager Ferrante, pavidamente, ma assai opportunamente, ha evitato di fare le opportune verifiche peraltro obbligatorie…Da perfetto codardo, decorato sul campo, quale ha dimostrato di essere in diverse occasioni, in cui ha dato prova di apparenti, brillanti avvii seguiti da vergognose interruzioni, come nella pratica di recupero relativa all’art.9, o sulle liste d’attesa di area medica, non si è lontanamente sognato, pur essendo a conoscenza delle “cofecchie”, di procedere ad una seria verifica sugli aventi diritto, alla indennità di rischio radiologico né a sanzionare chi speculava. In parecchi hanno marciato, allineati e coperti, sulla faccenda…facendo finta di niente anche e soprattutto, grazie all’assenza di controllo e in alcuni casi, arrivando ad impedire, ogni giusta reazione, da parte di chi avrebbe avuto diritto di parola, ma ha dovuto scegliere di tacere “per sopravvivenza”. Questo il “solito” clima ospedaliero, corredato e decorato da grottesche figure che, non paghe di ricevere, mensilmente, ciò cui non avevano diritto, predicano e impartiscono lezioni di tuttologia e sintassi, al popolo ospedaliero. Il commissario Carmine Mariano, purtroppo per qualcuno, ma fortunatamente per il resto del mondo, ha deciso di tenere conto delle regole e di applicare i parametri previsti dal decreto relativo al diritto di indennità di rischio radiologico…quindi … scaldino pure i muscoli i sindacati che non hanno disdegnato di fare campagna elettorale, anche su questo argomento…non dimentichiamo infatti che i sindacati, hanno una rappresentanza anche nella commissione preposta…Hasta el Domingo!

6 Commenti

  1. Non è vero che Agresti abbia difeso i dipendenti, si è tolta per non avere grattacapi, poi hanno inserito Il Corvino un’altro imbroglione e nullafecente

  2. C’è personale che è davvero esposto al rischio radiologico, e non percepisce l’indennita’, chi invece non esposto percepisce.
    Poi perché i tecnici radiologi che stanno in ufficio hanno tutte le indennità, il commissario deve valutare bene,come mai il tecnico che sta al Servizio Prevenzione, pur non stando al rischio percepisce anche i 15 giorni di riposo , e non fa niente tutto il giorno? Perché è il pupillo della Agresti?

  3. L’ unica persona che ha difeso TUTTI gli operatori sanitari circa l’ indennità di Rischio Radiologico è stata la Dott.ssa Agresti e per tale motivo è stata sostituita in Commissione Accertamento Rischio Radiologico, i cui attuali componenti sanno solo applicare a MODO LORO, dietro la scrivania, i criteri previsti dal Decreto Regionale N. 7/2016 a discapito di coloro che lavorano quotidianamente esposti alle radiazioni ionizzanti. E sempre tardi quando arriverà la procura ad indagare e fare giustizia per tutti coloro che lavorano onestamente in quella Azienda.

  4. L’ unica che ha sempre difeso gli operatori sanitari TUTTI è stata la dott.ssa Agresti circa l’ indennità di rischio radiologico, e per tale motivo è stata sostituita in Commissione Accertamento Rischio Radiologico, i cui componenti attuali l’ unica cosa che sanno fare è applicare a modo loro il Decreto Regionale N. 7 del 2016. Prima o poi arriverà la procura a fare giustizia per tutti coloro che lavorano dignitosamente in questa Azienda.

    • Probabilmente le varie indennità sono state merce di scambio per tenere buoni i sindacati così come i vari esoneri o le cause di servizio avallate dai preposti ai controlli

Comments are closed.