OSPEDALE SAN ROCCO, IL NURSIND: “PESSIMA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE”

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SESSA AURUNCA – I rappresentanti sindacali aziendali del Nursind Angelina Raso ed Amedeo Palone, hanno inviato una lettera al direttore generale dell’Asl, dottor Ferdinando Russo, in cui denunciano la cattiva gestione delle risorse umane all’interno del PO San Rocco di Sessa Aurunca. “Il Nursind vuole denunciare le incongruenze gestionali del personale sia amministrativo che sanitario, nel P.O. San Rocco di Sessa Aurunca- si legge nella nota – Si rimane basiti sull’utilizzo in stile “baronato” del personale, utilizzato a proprio piacimento, sorvolando sulle più comuni regole e leggi in merito.

È di pochi giorni fa la notizia che, un impiegato amministrativo con esperienza trentennale, veniva allontanato dalla direzione sanitaria per far posto a un giovane con un contratto a termine, senza la dovuta esperienza. Il compito dell’impiegato spostato era quello della gestione delle presenze e quindi delle buste paga; noi ci domandiamo: come può essere giustificato uno spostamento del genere in un settore così delicato? Altro nostro interrogativo è: perché spostare un amministrativo d’esperienza e non, invece, le molte figure professionali sanitarie (cps infermieri) per accogliere questo nuovo dipendente amministrativo alla prima esperienza lavorativa?

Tutto questo sembra quasi un arrogante progetto d’epurazione per i “non graditi” al Direttore Sanitario del San Rocco o a chi non fa parte del suo entourage.

Se si va nello specifico, poi, si notano anche caratteri di parentela e consanguineità con altri “impiegati” in forza alla direzione sanitaria.

Purtroppo tutto questo fa rumore e viene “sbattuto in faccia” a chi svolge da anni, (senza chiedere nulla) il proprio lavoro con impegno e professionalità.

Vogliamo segnalare come esempio di bad management, anche quanto è successo ieri mattina nel blocco operatorio: interventi in entrambe le sale contemporaneamente con personale ridotto a causa di uno spostamento, senza compensazione, di un infermiere con esperienza decennale di sala operatoria, inviato all’U.O. di medicina Generale.

Non vogliamo entrare in merito a questa decisione, ma ci domandiamo: come mai il Direttore Moretta, per ovviare alla carenza infermieristica nella seduta operatoria di oggi ha erogato un ordine di servizio – solo per questa mattina – a un infermiere dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione, quindi non formato, escludendo due infermiere da poco in forza alla Direzione stessa, formate e con anni di esperienza in sala operatoria ma utilizzate dal direttore presidiale come impiegate amministrative?

In data 11 novembre 2019, per una seduta operatoria che coinvolge due sale contemporaneamente (elezione e urgenza) sono quindi presenti le seguenti unità:

1 coordinatrice infermieristica;

1 cps infermiere di sala operatoria;

1 cps infermiere di rianimazione (non formato, quindi).

Noi ci domandiamo, esiste il rispetto dei livelli minimi assistenziali?

E il paziente, è tutelato?

Tutto questo è davvero “sui generis”(eufemismo) e intollerabile”