BATTIPAGLIA…TERRA STUPRATA DALL’INDIFFERENZA… DOVE OSANO I POLITICI…

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–   di Francesca Nardi    – discarica battipaglia BATTIPAGLIA…TERRA STUPRATA DALLINDIFFERENZA… DOVE OSANO I POLITICI…Un viaggio rituale, un ritorno privo di spazi di illusione e di speranza…quell’area circoscritta tra Battipaglia ed Eboli, che qualcuno ha scelto per ripulirsi dallo sporco invisibile dell’anima, si stende nel grigiore opaco di novembre…un’aria densa, umida, qualcosa che una volta era la brezza che saliva dalla costa, ti avvolge e si infila nei vestiti, lasciando tracce vischiose, trascinando con sé zaffate residue di gomma bruciata…un odore insistente…irriducibile…un odore che appesta l’aria sottilmente, aggredendo l’olfatto con intensità, altalenante, ma continua… la fabbrica che trasformava i penumatici in bitume è andata a fuoco due mesi fa…il rudere si erge come un enorme mozzicone di sigaretta, che continua a spargere veleno…Di fronte…appena qualche decina di metri più su…una Scuola Elementare che  appartiene alla coreografia d’insieme…bambini, al cui sistema immunitario è stato  probabilmente ordinato, da quella brava persona dell’assessore regionale Fulvio Bonavitacola, di arrangiarsi…bambini la cui sagoma si accompagna al panorama che nell’immaginario di chi comanda, non è nulla di diverso da uno skyline,  la memoria obbligatoria dei profili di un mondo, che sta inabissandosi nel silenzio…Nell’area di cui sopra, insistono circa 38 aziende che trattano rifiuti di diverso genere e di queste 38, ben 17 si conosce soltanto il nome, visto che nell’elenco fornito dal Comune di Battipaglia  nel 2018, non figurano la tipologia né il trattamento. Discariche non bonificate, protocolli d’intesa e di “facciata” mai rispettati e che nessuno si è mai sognato di far rispettare, rifiuti fuori controllo, sversati nelle discariche dismesse di Grotaglie e Castelluccio, mettendo a rischio le falde acquifere e chi ne usufruisce. E forse giova, per chi non avesse memoria o non ne fosse a conoscenza, ricordare che, nella discarica di Grotaglie, intorno agli anni ’90, furono individuate tre vasche ed in una di queste, furono sversati per anni ed anni, in maniera incontrollata, rifiuti ospedalieri provenienti da…da?, questo è il problema …da? Evidentemente da dove conveniva venissero…La coltre del silenzio è greve e maleodorante ed impedisce alla verità di varcare i confini di questa terra, che qualcuno sembra aver condannato senza possibilità di appello. Ma l’omertoso e criminale silenzio non riesce ad ammortizzare i miasmi, a nascondere l’inquinamento delle acque e del mare, dei canali irrigui ed i rifiuti di qualsiasi natura, interrati ovunque, a negare le aree di stoccaggio mai bonificate e a nebulizzare il sospetto pernicioso e perenne, sulla presenza inquietante dei rifiuti tossici. Denunce, proteste, coinvolgimenti emozionali finiti nel nulla, promesse ed assicurazioni di politici e non…Battipaglia, dopo essere stata terra di conquista si avvia ad essere terra di nessuno…Il Comitato Civico Ambientale da anni si batte senza sosta affinché vengano rispettati i diritti di una intera comunità in ginocchio, nonostante l’indifferenza de facto delle istituzioni. L’ultimo esposto al Procuratore della Repubblica di Salerno è del 25 settembre u.s. e riassume le varie tappe di un percorso accidentato e fino ad oggi volutamente ignorato dalla politica e dalle istituzioni. Ricordiamo che nonostante un protocollo d’intesa del 2002 siglato dall’allora Commissario di Governo Antonio Bassolino ed il sindaco di Battipaglia, in cui si faceva divieto di ubicare nel territorio di Battipaglia siti di compostaggio e obbligava alla bonifica delle discariche dismesse, nel 2017 con decreto dirigenziale la Regione Campania approvava un progetto esecutivo per un impianto di compostaggio da realizzarsi all’interno dello Stir…Ricordiamo che a distanza di 150 metri dallo Stir di Battipaglia ed in territorio di Eboli, insiste un impianto di compostaggio, che tratta fino a 79mila tonnellate annue di rifiuti. Al momento la Regione, nella persona dell’assessore Bonavitacola, appare sorda e totalmente indifferente alle richieste di un territorio, che non può tollerare nella maniera più assoluta, ulteriori soprusi ambientali. Appare inquietante inoltre, il personaggio Bonavitacola che, in occasione degli incontri sull’argomento cui deve obbligatoriamente partecipare a Battipaglia, giunge scortato come re Faruk in visita alle colonie e se ne va dall’uscita di servizio, quasi di nascosto, così come risulta assai inquietante il silenzio assordante, che incombe sul dramma che sta soffocando la vita stessa della città e dei suoi abitanti… ma ciò che maggiormente inquieta è l’ambiguità, al cui interno sembra muoversi il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, che alterna momenti di gloriosa partecipazione coreografica, ad una solenne e poco dignitosa, inerzia di fatto. Il sindaco di una terra offesa, martoriata, insultata e condannata a morte, come Battipaglia, non si limita a partecipare ai cortei e alle fiaccolate ma riceve personaggi come Bonavitacola sull’uscio del Comune e lo invita a seguirla in visita a quella scuola elementare al cui interno i bambini mangiano le merendine al sapore di gomma bruciata, poi sbatte il pugno sulla cattedra della maestra e chiede conto a tutti i Bonavitacola di turno che capiteranno a tiro e in odore di monnezza da sversare…Se il sindaco di una città messa al muro non è in grado di fare questo, deve dimettersi. Hasta la vista!   MAPPA DISCARICHE BATTIPAGLIA BATTIPAGLIA…TERRA STUPRATA DALLINDIFFERENZA… DOVE OSANO I POLITICI…