(f.n.) – Audite, audite… Presidio Ospedaliero di Piedimonte, il vertice a Santa Lucia tra i sindaci del Matese e il presidente De Luca, favorito dal consigliere Giovanni Zannini e dall’assessore Sonia Palmeri, è stato preceduto da un incontro “istruttorio” per pochi intimi, organizzato a sorpresa dal consigliere regionale Gennaro Oliviero per mostrare al mondo “stupetiato” dei suoi fans, i famosi carrarmati del Duce…e farsi un selfie. Ma andiamo per ordine, perché ne vale la pena… Una delle strategie più in voga nella sanità di Terra di Lavoro è quella, ormai, più che nota addirittura stantia e leggermente patetica, che alcuni politici di “peso” e soprattutto di “lungo corso” continuano ad adottare, nonostante abbiano inventato il telefono… ostinatamente certi dell’efficacia imperitura del loro ingegno… nonostante l’uomo non si arrampichi più sugli alberi da un bel po’ ed abbia smesso di saltare, facendo uh uh, tutte le volte che gli regalano una banana. La più accorsata tra le manovre è quella che presiede scientificamente alla creazione di un problema…una specie di virus creato in laboratorio, che non genera malattie incurabili, ma determina un disagio concreto che penalizza l’utenza di un Presidio Ospedaliero o di una Aorn. Essere l’autore occulto di un problema, per poi tradursi nel tempo, accogliendo le istanze del popolo ignaro, nell’eroe pubblico che, petto in fuori, risolve tutti i problemi, rappresenta, anzi ha rappresentato, la maniera migliore per raggranellare montagne di voti…o la mossa giusta “pe cummannà”…Continuare a giocare con i bussolotti, oggi ad un passo dalle Regionali più complicate degli ultimi decenni, e tentare di rimettere l’anello al anso ai cittadini contribuenti, significa avere perduto il senso della realtà…Le notizie non devono quindi essere frammentarie, ma precise ed i retroscena degli incontri ufficiali tra politici ed istituzioni, devono essere raccontati per quello che sono e non per ciò che qualcuno vorrebbe fossero stati. Il vertice di ieri a Santa Lucia tra i sindaci del Matese e il presidente Vincenzo De Luca, chiamati a confrontarsi su un argomento di primaria importanza come il futuro del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese, si è reso possibile come abbiamo detto, in virtù dell’impegno dal consigliere regionale Giovanni Zannini e dall’assessore Sonia Palmeri, che hanno raccolto concretamente le istanze dei vari sindaci ed amministratori del territorio. Ciò che invece stride, come una grattata di unghie sul vetro è stata l’improvvisa apparizione sulla scena del consigliere Oliviero che, prima dell’ingresso di De Luca nella sala riunioni, lo ha dirottato in un’altra sala, al cui interno aveva raggruppato otto dei sindaci Matesini, ovviamente suoi fedelissimi. Dopo un quarto d’ora, mentre ovviamente il resto dei convenuti fumava rabbia sacrosanta dal naso, il presidente De Luca raggiungeva il gruppo. E’ appena il caso di sottolineare che la scorrettezza non ha giustificazioni, ma la nostra proverbiale generosità di fondo ci induce a comprendere che, quando il terreno è friabile ci si aggrappa a ciò che capita…Ma non si dovrebbe mai esagerare…Quando si sono alzati steccati della vergogna per anni, a difesa di un manipolo circoscritto di favoriti e si è marcata a fuoco la differenza con il resto del mondo locale, gestendo senza scrupolo alcuno uomini e cose, consentendo, quando era utile alla causa, a cialtroncelli senza storia di calunniare persone perbene, non ci si può “scetare” all’improvviso, dichiarando con grande commozione che “le diverse visioni della politica vanno messe da parte, altrimenti a subirne le conseguenze saranno i nostri concittadini” e pretendere di essere credibili. No, davvero non si può. Avere assistito senza profferire verbo, anzi pronosticandone la fine, alla distruzione in progress del San Rocco di Sessa Aurunca, incidentalmente il Presidio Ospedaliero del suo collegio e consentirsi, oggi, il lusso di sbattersi il petto per il futuro del PO di Piedimonte, organizzandosi per ricevere la sua parte di foglie d’alloro frusciante, a risultato raggiunto, significa soltanto una cosa: considerare il popolo degli elettori una mandria informe e mugghiante, che muove la testa a comando. Hasta la vista!