SESSA AURUNCA, QUANDO LA REGOLA È UN OPTIONAL E LA PEZZA A COLORI… UN OBBLIGO

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%name SESSA AURUNCA, QUANDO LA REGOLA È UN OPTIONAL E LA PEZZA A COLORI… UN OBBLIGO(f.n.) – Talvolta il senso del pudore dovrebbe porre un freno all’arroganza dei signorotti locali, persino nel caso di chi, come l’imprenditore Michele Schiavone non è avvezzo a richiami o a sanzioni, semplicemente perché, nei suoi domini aurunci,  nessuno si è mai sognato di turbare, con un solo alito contrario, il quieto e redditizio corso dei suoi interessi politico-imprenditoriali…Cela va sans dire che, se tale dimensione esistenziale privilegiata, viene turbata dalla frana di un costone, e tra le cause presunte, figura lo sbancamento azzardato, che ha consentito l’ampliamento, altrettanto azzardato di una volumetria …vogliano dire altrettanto azzardata?,  o abusiva, nonostante l’autorizzazione del Suap?,…e capita che il committente dello sbancamento, sia proprio Michele Schiavone…è addirittura ovvio che il suddetto, candidamente e con l’impassibilità di chi, da sempre, naviga in un oceano parallelo in cui l’uomo onesto non ha bisogno di regole scritte, perché è lui e non altri, la regola stessa…si presenti nel cortile condominiale, in cui è franato il costone, accompagnato da un gruppo di apostoli e come un profeta-possidente, leggermente infastidito, in visita alle colonie terremotate, dia l’ordine di rimozione dei massi… Ovviamente la frana non aveva chiesto il permesso di esprimersi e questo è davvero inammissibile! Al seguito di Michele Schiavone, in due riprese, mattutina e pomeridiana, vi erano Luigi Boccino, dipendente dell’impresa che aveva effettuato i lavori per Schiavone, Carmine Tortora ingegnere delle imprese di Schiavone, un maresciallo ed il comandante dei Vigili Urbani Pasqualino Emerito, che facevano da corollario ad un escavatore, che avrebbe dovuto spostare i massi ed il terriccio franati. Un abitante del condominio, che affaccia nel cortile, Maurizio Mennillo, accortosi del rumore proveniente dal escavatore schiavone SESSA AURUNCA, QUANDO LA REGOLA È UN OPTIONAL E LA PEZZA A COLORI… UN OBBLIGOmotore dell’escavatore, si precipita nel cortile e chiede conto, della presenza non autorizzata del gruppo degli Schiavone’s friend…Ne deriva un’accesa discussione con il Boccino prima e con il  Tortora poi, mentre sullo sfondo surreale del costone crollato, l’ineffabile Pasqualino Emerito, si limita ad annuire solennemente ad ogni palpito verbale di Schiavone…La domanda nasce spontanea…In quale veste i Vigili Urbani entrano in una proprietà privata, assieme al presunto responsabile del danno e ai dipendenti di un’impresa privata, invece di presentarsi con un tecnico del Comune?, per quale motivo il comandante dei Vigili Urbani non ha allertato i Vigili del Fuoco, che saranno chiamati dai proprietari del condominio ed  arriveranno soltanto in un secondo momento, per transennare l’area? Pare che il munifico Michele Schiavone, abbia risposto a chi gli chiedeva cosa facesse in quel luogo, con tutto quello che aveva da fare, che lui era lì a titolo gratuito…Un vero benefattore dell’umanità aurunca con tanti like sotto ai post che parlano di lui…Dopo Silvio… meno male che Schiavone c’è…Dopo un alterco abbastanza animato in cui i “non ci muoviamo di qui” si sono coreograficamente spalmati sulle corsette mimetiche “avanti e indietro” del corpulento signor Boccino, che urlava come un forsennato…esaurite le batterie dell’arroganza,  l’allegra brigata “non autorizzata” si vedeva costretta ad allontanarsi, al seguito dell’escavatore e l’area veniva finalmente transennata dai Vigili del Fuoco…Hasta la suerte!%name SESSA AURUNCA, QUANDO LA REGOLA È UN OPTIONAL E LA PEZZA A COLORI… UN OBBLIGO