PIANO DIMENSIONAMENTO A CASERTA, SEGRETARIA FLC RICCIARDI: “NON RISPONDE A ESIGENZE DI ALUNNI E ISTITUTI”

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ricciardi flc e1523964587926 300x190 PIANO DIMENSIONAMENTO A CASERTA, SEGRETARIA FLC RICCIARDI: NON RISPONDE A ESIGENZE DI ALUNNI E ISTITUTICASERTA – “Il piano di dimensionamento proposto dal Comune di Caserta è inadeguato” così in una nota la Segretaria Generale della FLC CGIL di Caserta, Gaetanina Ricciardi “Il piano proposto dall’amministrazione comunale non risponde alle esigenze formative degli alunni  e a quelle di gestione degli istituti. Registriamo che anche gli ultimi provvedimenti di Giunta hanno mancato di recepire le osservazioni dei sindacati della scuola che, è bene ricordarlo, vivono quotidianamente il mondo dell’istruzione  e sono osservatori privilegiati in grado di offrire suggerimenti importantissimi su un piano cosi importante come la riorganizzazione degli istituti scolastici del comune capoluogo. Si continua su una strada che non tiene in considerazione i criteri della territorialità e dell’interesse primario degli alunni e delle famiglie.  La FLC CGIL esprime totale contrarietà sia per il metodo con cui è stato proposto il dimensionamento a Caserta sia nel merito.  L’organizzazione della rete scolastica comunale, con quest’ultima delibera, non è certamente ispirata ad una prospettiva di lungo termine che consenta la stabilità necessaria ad alcune istituzioni scolastiche. Vi è addirittura – come nel caso dell’accorpamento della scuola primaria a tempo pieno dall’IC Da Vinci Lorenzini all’IC De Amicis Giannone (oltre 150 alunni coinvolti) – la possibilità che il tempo pieno scompaia per l’assenza di strutture idonee. Questa prospettiva è inaccettabile: in Italia al momento è il 40 per cento dei bambini ad usufruire del tempo pieno e tale dato diminuisce sensibilmente in Campania. Nonostante ciò si continua con inspiegabili scelte che non puntano ad invertire questa tendenza. Chiediamo con forza, infine, che le istituzioni si impegnino a costruire una governance dell’istruzione improntata alla massima collaborazione con le organizzazioni sindacali, perseguendo un approccio di programmazione territoriale partecipata, per offrire a tutti – famiglie, lavoratori della conoscenza e soprattutto i piccoli alunni – soluzioni formative di ampio respiro, efficaci ed efficienti sul lungo periodo”.