…PENSAR MALE È PECCATO…MA LA GIUNTA MARINO È UNA MUSA ISPIRATRICE…

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 –   di Nicolò Antonio Cuscunà   – 

MARINOPE 12.12.19 ...PENSAR MALE È PECCATO…MA LA GIUNTA MARINO È UNA MUSA ISPIRATRICE... Diciamocelo, dall’analisi dei deliberati di giunta municipale targata Carlo Marino, il più delle volte s’è portati a pensare male, anzi, malissimo. È il caso del deliberato di giunta n.206 del 9 dicembre u.s. oggetto: Approvazione procedure di sospensione rinnovi autorizzazioni impianti pubblicitari di proprietà privata su suolo pubblico -tipologia 6X3.
In un primo momento, all’uomo qualunque, il provvedimento appare “positivo” e qualificante per una amministrazione “attiva”. Il mondo non è composto solo da benpensanti, ci sono anche i malpensanti peccatori ed i cattivi. Noi facciamo parte della prima categoria con riserva che ci induce a formulare osservazioni ad alta voce. Arredo urbano, decoro e sicurezza sono argomenti prioritari ad una “discreta amministrazione”, indispensabili a creare “buona e sicura” gestione dei servizi ai cittadini. Per cui, gli impianti pubblicitari disseminati per le strade cittadine abbondano, non sono censiti, orrendamente posizionati, pericolosi, dannosi e, riteniamo, non redditizi per le casse comunali. Il riordino di tale comparto è indispensabile ed è cosa saggia, buona e giusta, se indirizzato al miglioramento dei servizi per elevare la qualità della vita cittadina, anche in funzione ” di città a prevalente economia derivata da TURISMO”. Ciò premesso, ci chiediamo: “… perché sospendere solo i 6X3 privati, ce ne sono anche di proprietà pubblica, di associazioni, di benefattori volontari, curatori di aree verdi pubbliche…”. Perché solo la categoria dei 6X3 e non i TOTEM, COLONNE LUMINOSE, PENSILINE TPL, PALINE SEGNALETICHE ORARI TPL, TRANSENNE DISSUASORI, di cui la città è invasa ed inquinata? Nel deliberato di G.M. si fa esplicito riferimento al “ripristino della legalità”, segno inequivocabile di “presenze” non legali. Si manifesta la volontà di “rimodulare gli impianti a maggiore impatto”, ciò significa che si vorrebbe procedere ad una cernita ‘ Misurata con quale calibro? Politico, personale, di gruppo. Si valuteranno le dimensioni, postazioni e modalità d’affidamento…
Madonna mia quante cose delicate e pericolose messe insieme…e l’intenzione di risolverle, senza il preventivo e autorevole parere del Consiglio Comunale.
Questi delicati ed importanti argomenti andrebbero preventivamente dibattuti nelle Commissioni Consiliari Permanenti (altrimenti intostano l’acqua nel secchio), meriterebbero pareri di urbanisti e categorie produttive.
Il deliberato è un’ottima iniziativa ma per essere efficace deve essere corredata dalla capillare catalogazione della presenza, nel territorio cittadino, di tutte le diverse categorie di strutture ad uso pubblicitario., urbano e extraurbano.
Il provvedimento così come deliberato, si presta invece a capziose interpretazioni, anche malevole, a causa della superficialità con cui è stato concepito. Il provvedimento avrebbe dovuto rappresentare, con chiarezza e determinazione, la volontà dell’Ente Comune di azzerare tutta l’impiantistica pubblicitaria. La procedura di sospensione si presta a molte e differenti interpretazioni, per cui: ” autorizzati, abusivi, dimenticati …”, potrebbero non accettare il provvedimento ed opporsi, ottenendo, nel contempo, la continuità a ” succhiare la zizza pubblicitaria urbana “. Il comparto pubblicità esterna, affissioni manifesti commerciali, funebri, politici, culturali è un enorme calderone colmo di delizie e di soldi. L’Ente Comune, amministrandolo con sagacia, oculatezza ed onestà, può e deve trarne risorse per le casse pubbliche, aumentare i servizi per diminuire i prelievi dalle tasche del contribuente. Di contro, proliferando il disordine, l’incerto, il dubbioso, le zone d’ombre, si crea sfiducia, sospetto e cattiva amministrazione. Siamo portati a credere che l’Amministrazione Carlo Marino è votata ad allontanare dubbi e sospetti per normare legalmente il pericoloso e complesso settore. Siamo fiduciosi, attenderemo con pazienza di riscontrare i fatti che porrà in essere per ” RIPRISTINARE LA LEGALITÀ”.