ROCCAROMANA, CARTELLE CLINICHE ARCHIVIATE NEL DEGRADO, IL NURSIND SCRIVE ALL’ASL

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ospedale ROCCAROMANA ROCCAROMANA, CARTELLE CLINICHE ARCHIVIATE NEL DEGRADO, IL NURSIND SCRIVE ALL’ASL
L’ospedale di Roccaromana

Il segretario territoriale del Nursind Antonio Eliseo ha inviato una nota avente per oggetto: mancata Applicazione 81/08 locali stoccaggio Cartelle Cliniche. La nota è stata inviata all’Inail, al Nucleo ispettivo dei Carabinieri, al Dg dell’ASL, al Dipartimento di Prevenzione e Protezione e ai Ds dei Presidi e di Distretto competenti. “Questa Segretaria Provinciale-si legge-  informa le SS.LL in epigrafe che nel territorio di Roccaromana in Località Statigliano, l’ ASL di Caserta detiene  locali che utilizza come archivio per lo stoccaggio delle Cartelle Cliniche dei degenti dimessi dalle proprie strutture. Al sito accede il personale dipendente per recuperarle quando i cittadini ne fanno richiesta. I locali presentano discrasie strutturali che li rendendoli pericolosi per il personale addetto al recupero del materiale. Il luogo, che non rispecchia i parametri della legge sulla Sicurezza dei Luoghi di lavoro (81/08) , risulta privo di un servizio di guardiania ed è chiuso con un semplice lucchetto alla mercé di tutti, privo di elettricità, con bagni putridi, luridi  ed inutilizzabili per  gli addetti al recupero del materiale in questione,  materiale di indubbio valore diagnostico e terapeutico.  La non sicurezza dei luoghi, espone verosimilmente gli operatori a seri rischi per la loro incolumità. Locali non adeguatamente illuminati possono causare cadute con conseguenti e gravi traumi, infatti gli addetti, utilizzano le torce dei cellulari per individuare il contenitore contenente la cartella clinica da prelevare. Vi sono inoltre condizioni igieniche inenarrabili, perché un luogo non curato quotidianamente, da un punto di vista igienico, nel tempo diventa fonte di sporcizia. Si consideri inoltre che il personale, per i propri bisogni fisiologici è costretto ad utilizzare i bagni degli esercizi pubblici, con i rischi e i danni di immagine che comportano tali soste con veicoli aziendali.

Pertanto questa Segretaria Provinciale chiede  agli uffici in indirizzo competenti per legge, di verificare lo stato dei luoghi , di individuare le responsabilità e perseguire nei termini di legge chi mette in pericolo  l’incolumità dei dipendenti comandati al recupero di atti pubblici,  nonostante il pericolo e la conoscenza  dei rischi che corrono mentre ottemperano a precisi ordini di servizio e per garantire ai cittadini di entrare in possesso di documenti utili per il prosieguo di cure ultra specialistiche quali di cui necessitano i soggetti con diagnosi oncologiche”.