OSPEDALE, FANTASMI DEL PASSATO O COFECCHIE DEL PRESENTE?

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(f.n.) – Talvolta succede che i ricordi prendano la mano e la mente ed all’improvviso, ci sembra di incontrare qualcuno che in realtà, dovrebbe essere da tutt’altra parte, a godersi la pensione…Ciò avviene soprattutto, quando ci troviamo in alcuni luoghi che, automaticamente vengono associati a coloro che vi hanno lasciato impronte significative. All’interno dell’Aorn, il fenomeno avviene spesso e molte volte abbiamo addirittura “invocato” le eccellenze del passato, per commentare alcune storture del presente. Se passiamo dalle parti della UOC di Anatomia Patologica sovrappensiero, talvolta ci sembra di intravedere la dottoressa Carmela Buonomo, con la testa abbassata sul microscopio o il dottor Renato Rossi impegnato in una biopsia renale…poi… la realtà odierna ci investe e ricordiamo che la dottoressa Buonomo è stata decapitata, senza tanti complimenti e, con una scusa ridicola, se soltanto pensiamo alle irregolarità ribollenti, in cui si tuffa quotidianamente e con discreto “coraggio”, l’Ospedale e… ricordiamo a tale proposito,  che la decapitazione, organizzata a tavolino da campioni della stazza di Ferrante & Co., che sarebbero diventati specialisti dell’inguacchio a buon mercato,  per il colpo doppio Salvarola-Nardi, non aveva tenuto in alcun conto, il prezioso lavoro della Buonomo che sarebbe andato ad esaurirsi miseramente…Ricordiamo inoltre, che il dottor Rossi era andato in pensione da primario, prima dell’incarico alla Buonomo… ma quando la memoria si mette in moto, ahinoi…è assai difficile stopparla e certi particolari interessanti, emergono e si fanno strada con prepotenza, fino a rivendicare attenzione e riflessione…del resto… i fatti inspiegabili di oggi, possono talvolta, trovare luce e spiegazione grazie agli avvenimenti di ieri…o no? Ricordiamo che dopo il pensionamento di Rossi,  la dottoressa Buonomo aveva difficoltà notevoli a far fronte ai circa diecimila casi annui, che le si presentavano, per carenza di personale tecnico e medico e la Direzione sanitaria dell’epoca, faceva orecchie da mercante alle sue richieste ed il Direttore sanitario con l’ausilio dell’allora potente, dottoressa Antonietta Costantini, continuava a  proporre, con insistenza, la consulenza del dottor Rossi…la Buonomo, giustamente, sosteneva che non era di consulenze che aveva bisogno ma di tecnici e medici, ma i due dirigenti come dicono ad Oxford… “manc.. pa a’ cap”…ed accadde che un bel giorno, l’allora Dg Francesco Bottino ben “inzorfato” dal “potere” presente,  chiamasse la dottoressa e con quel suo elegante incedere: dottoré?, le chiedesse conto del ritardo diagnostico…A sostegno della risposta della Buonomo, se la memoria non ci inganna, vi erano ben 15 lettere inviate all’attenzione della direzione e che evidentemente Bottino non aveva letto…e forse neanche ricevuto, chissà perché…e così il tanto vituperato Bottino fece quello che i magnifici del prima e del dopo, non avrebbero osato fare dinanzi al potere…diede ragione alla dottoressa Buonomo e di lì a poco bandì un avviso pubblico…Cela va sans dire che la dottoressa Buonomo non guadagnasse poi molti punti, nella scala delle quotazioni del potere costituito e…il resto va da sé…Ma…c’è chi sostiene che l’attuale primario, pare si chiami Orabona, abbia bisogno, soprattutto, di consulenze e abbia incontrato qualche difficoltà a “ricevere” il testimone…del resto tanto baldanzosamente agognato…ma… fare il passo più lungo della gamba non è poi così agevole…e magari qualcuno starà pensando di attivare quella consulenza che non fu possibile attivare, quando c’era la Buonomo, che assolutamente non ne aveva bisogno…Vuoi vedere che quella mattina in cui all’alba delle 7 abbiamo fatto il solito giro strategico, per scattare qualche fotografia, quel signore dall’aspetto conosciuto che entrava nel reparto di Orabona, era proprio Renato Rossi?, ma allora non si trattava di un’associazione di immagini….vuoi vedere che era proprio lui e che probabilmente starà per tornare come consulente?,  o è già tornato?, …allora ci sarà sicuramente una delibera…Ma!?! Speriamo che non si tratti nuovamente del giochetto di molti anni fa, quando a seguito del solito concorso “cofecchiato” e del solito primario “deciso a tavolino”, un cattedratico partenopeo arrivava chiuso in ambulanza per operare al posto di chi non era in grado neppure di cimentarsi in una indagine cavitaria. Hasta la suerte companeros!

1 commento

  1. Se facessero i controlli seri vedrebbero quanti abusivi ci sono nei reparti. Medici non autorizzati, barbieri, oss a pagamento…Eppur vero che se renato rossi lavora per orabona ci si chiede il perché, chi lo paga e poi, gli altri non lo vedono?

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