SANTA MARIA LA FOSSA, LEGGE REGIONALE ABBATTIMENTO NITRATI: OLIVIERO E BONAVITACOLA AL CENTRO PIO LA TORRE

0

centro pio la torre santa maria la fossa SANTA MARIA LA FOSSA, LEGGE REGIONALE ABBATTIMENTO NITRATI: OLIVIERO E BONAVITACOLA AL CENTRO PIO LA TORRESANTA MARIA LA FOSSA (CE) – Ieri, presso il Centro di educazione e documentazione ambientale Pio La Torre di S. Maria La Fossa, bene confiscato a Francesco Schiavone, Sandokan, si è tenuto il convegno di presentazione della Legge regionale n. 20, dell’11 novembre 2019 “Interventi ambientali per l’abbattimento dei nitrati in regione Campania”.

Il promotore della legge regionale, Gennaro Oliviero, Presidente della Commissione Ambiente della Regione Campania, ha chiesto ad Agrorinasce di poterla presentare in un luogo simbolico, appunto il Centro di educazione e documentazione ambientale Pio La Torre, ove è la sede di Agrorinasce e ove è stato insediato già dall’anno 2015 il primo impianto pubblico di energia da fonte rinnovabile per il trattamento dei reflui zootecnici con abbattimento dei nitrati, alla presenza delle organizzazioni datoriali degli agricoltori, delle università e delle professioni, con l’Ordine degli agronomi.

La bella sala del Centro di educazione e documentazione ambientale era nutrita di allevatori e ha visto la partecipazione attiva di docenti universitari del Dipartimento di Agraria di Portici e del Dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali biologiche e farmaceutiche di Caserta, dell’ARPAC Caserta. La presentazione è stata l’occasione per un confronto serio delle istituzioni pubbliche per affrontare il tema dell’abbattimento dei nitrati e la valorizzazione della filiera bufalina.

Un impegno assunto dall’Ente Regione anche in risposta alla procedura di infrazione e alla condanna dell’Europa per la mancanza di impianti.

All’incontro sono stati presenti: il dott. Giovanni Allucci, Presidente del Consorzio di Comuni Agrorinasce, il Sindaco di S. Maria La Fossa, arch. Nicolino Federico il Commissario della CIA della Provincia di Caserta, Guido Coppola, il Presidente di Confagricoltura della Provincia di Caserta, ing. Raffaele Puoti, accompagnato dal direttore di Confagricoltura della Provincia di Caserta, dott. Tommaso Picone il Presidente dell’Ordine degli Agronomi, dott. Crescenzo Compagnone, accompagnato dall’ex Presidente Giuseppe Maccariello il Prof. Iovino (Professore del Dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali biologiche e farmaceutiche – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), Gennaro OLIVIERO (Presidente VII Commissione consiliare permanente Ambiente, Energia e Protezione Civile, Consiglio regionale della Campania), l’on.le Fulvio Bonavitacola  (Vice Presidente Regione Campania – Assessore All’ambiente Regione Campania).

“Abbiamo fatto sempre della collaborazione istituzionale e il rapporto con il territorio uno dei punti di forza dell’intervento di Agrorinasce – ha evidenziato Giovanni Allucci – Grazie all’ARPAC e alle istituzioni universitarie abbiamo compreso già dall’anno 2012 il pericolo dei nitrati per l’ambiente e per il tessuto economico del nostro territorio. Non a caso abbiamo progettato e realizzato il Centro di educazione e documentazione ambientale, un impianto di biogas per il trattamento dei reflui zootecnici con abbattimento dei nitrati e un’isola ecologica. Siamo operativi dall’anno 2015, partiti con 30 allevatori e adesso abbiamo richieste di conferimento del letame da oltre 80 allevatori e centinaia di studenti che ogni anno vengono a farci visita. Siamo disponibili ad un ulteriore impegno per la valorizzazione del nostro territorio e, insieme ai Comuni soci di Agrorinasce, renderemo disponibili altri immobili confiscati per valorizzare l’eccellenza agricola e la filiera bufalina.

Il Sindaco di S. Maria La Fossa, arch. Nicolino Federico, ha sottolineato l’importanza della filiera bufalina per il territorio ed ha elogiato il lavoro fin qui svolto da Agrorinasce per le imprese agricole del territorio: “Insieme ad Agrorinasce saremo pronti a dare una nuova risposta all’emergenza ambientale anche con un nuovo impianto che serva a tutelare sia l’ambiente sia la filiera bufalina”.

“È un tema molto importante per la categoria degli allevatori – ha sottolineato Guido Coppola – dobbiamo essere in grado di poter operare per produrre un prodotto di eccellenza. Gli allevatori sono molto sensibili all’ambiente e siamo disponibili per individuare le migliori soluzioni che non aggravino il sistema produttivo.”

Il dott. Crescenzo Compagnone ha rivendicato il ruolo degli agronomi per lo sviluppo delle aziende agricole e di allevamento e ha esortato le istituzioni presenti ad usare la competenza dei suoi associati per individuare le migliori soluzioni tecniche per il problema degli abbattimenti dei nitrati, non dimenticando che l’eccesso di azoto è dovuto anche alla presenza dell’uomo con gli scarichi civili più che degli animali”.

L’ing. Raffaele Puoti ha evidenziato il ruolo delle associazioni di categoria nella difesa delle imprese agricole e nell’individuare le migliori soluzioni per il miglioramento dell’ambiente e la crescita civile ed economica della Provincia di Caserta.

Il Prof. Pasquale Iovino ha presentato i risultati incoraggianti di una ricerca dell’università per l’abbattimento dei nitrati ed ha annunciato l’imminente intesa con Agrorinasce per lo sviluppo di un primo impianto prototipo.

Il Vice Presidente della Regione Campania, on. Bonavitacola, ha innanzitutto elogiato l’impegno dell’on. Oliviero nella promozione della legge regionale riconoscendone i meriti e sottolineando che questo è certamente uno dei temi prioritari della Regione Campania, atteso che la filiera bufalina presente tra le provincie di Caserta e di Salerno è uno dei principali punti di forza del territorio e ha dichiarato: “La Regione Campania con la legge di stabilità in discussione in questi giorni e soprattutto con la prossima programmazione dei fondi europei metterà in campo importanti risorse finanziarie per promuovere l’ampliamento e l’ammodernamento delle aziende di allevamento, la realizzazione di impianti di trattamento dei reflui consortili, e la valorizzazione della mozzarella di bufala campana.”

Il Presidente Oliviero è entrato nei particolari della legge ha sottolineato l’importanza di presentare la legge in quel luogo dove già era stata proposta quando ancora non era tale: “era giusto ora che è legge ritornare in questo luogo simbolo per presentarla. Era necessaria per ridurre la concentrazione al suolo e nelle acque della Regione Campania. Del resto, la Procedura In frazione dalla Comunità Europea esigeva una risposta efficace. Tratteremo i reflui organici da allevamento, sia in piccoli impianti per singola azienda, che in grosse strutture al servizio di appositi consorzi, senza gravare ulteriormente sulle zone a rischio e sul comparto zootecnico”.