a cura di Dalia Coronato
Suoni e colori si intrecciano sul palco del Teatro comunale di Caserta grazie all’idea nata da Donato Tartaglione e Sergio Vozza, direttori artistici de “La Musica Dipinta”. La serata dedicata al fratello del curatore, Italo Vozza, deceduto lo scorso marzo, fonde l’arte della musica e della pittura in unico grande abbraccio. “Dopo numerosi incontri negli anni e diverse discussione tra le arti che amiamo di più, ecco un sogno che si realizza”, confessa emozionato il bassista casertano alla giornalista Maria Beatrice Crisci, presentatrice dell’evento. Paralipomeni di una sinestesia è la didascalia per descrivere uno spettacolo capace di esprime l’associazione di due arti appartenenti a sfere sensoriali diverse.
Le parole si colorano sulla scena e le domande attraversano il pubblico con l’Incursione teatrale di Fausto Bellone. L’opera creata per l’occasione dall’attore capuano – accompagnato da Ferdinando Ghidelli alla chitarra e da Ubaldo Tartaglione al basso – disegna un sogno che vede come protagoniste due muse in dicotomia: la musica e la pittura.
“Una serata diversa dal solito, uno spazio di novità e sperimentazione”, afferma Tony Laudadio, in scena con il reading “Nero Sangue”. La composizione scritta dall’attore casertano – nata originariamente dall’insieme di musica e parole – viene messa in scena con un reading performativo. Laudadio ri-dipinge con la voce uno dei quadri più famosi di Pablo Picasso, Guernica e riscopre il ruolo geniale dell’artista, sollecitando tutte le note del sentimento umano tra la logica e la follia.
Il ritmo jazz del maestro Pietro Condorelli (con Claudio Borrelli alla batteria e Emiliano De Luca al contrabasso) imbratta la tela bianca di Salvatore Ravo. I colori catturano le note, mentre la mano del pittore ondeggiando si lascia governare dalla musica che contagia la pittura. L’omaggio all’arte si conclude con la presenza energica di Enzo Avitabile. Il musicista internazionale cresciuto a Napoli abbraccia il pubblico con le parole di James Brown. “Lui che non ha frontiere e vola su mari e muri” ricorda il suo passato con Soul Exspress , mentre il suo spirito dal sax contamina la gente che si alza in piedi a ballare.