OLIVIERO NEL GUADO E SASSO NON SA CHE FARE: GUERRA NEL PD PER LE CANDIDATURE ALLE REGIONALI, E IL CONSIGLIERE SESSANO È SOLO IN CASA PROPRIA

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     –     di Salvatore Zinno     –        oliviero OLIVIERO NEL GUADO E SASSO NON SA CHE FARE: GUERRA NEL PD PER LE CANDIDATURE ALLE REGIONALI, E IL CONSIGLIERE SESSANO È SOLO IN CASA PROPRIA             Sonni agitati e Natale poco sereno per il consigliere regionale Gennaro Oliviero, il politico sessano sta combattendo su più fronti per difendere il proprio scranno nel parlamentino Campano.

Infatti, mentre da un lato cerca di tenere unita la squadra sessana per provare ad avere una base di partenza forte, dall’altro lato combatte con la dirigenza nazionale del partito che lo vorrebbe a riposo.

A questo proposito, Gennaro Oliviero è al suo terzo mandato in consiglio Regionale, per cui, dopo ben quindici anni di incarico da Roma gli avrebbero chiesto di fare un passo indietro – più che legittimo – per dare spazio anche a qualche nuovo volto del panorama politico casertano.

Oliviero però, tutto è disposto a fare tranne che cedere il passo ad un chicchessia qualunque, scelto dal partito, che non sia in grado di garantire i forti investimenti che il nostro politico sessano ha nel campo delle cliniche private; voce tutt’altro che infondata dato che ben sei dei suoi congiunti più prossimi, tra: figli, nuore, nipoti diretti e nipoti acquisiti, sono impiegati in maniera stabile nel campo della sanità privata.

Molto più probabile, nel caso che non riuscisse a spuntarla contro il segretario Zingaretti, il cambio di casacca. D’altra parte lo ha già fatto alla precedente tornata elettorale; fatti due conti, capito che con le insegne del partito socialista non ce l’avrebbe fatta, cambiò squadra qualche mese prima delle elezioni regionali e si presentò alla corte del Partito Democratico risultando il più votato nella lista della provincia di Caserta. Ragion per cui o il PD se lo imbarca oppure il nostro professionista della preferenza farà un nuovo salto della quaglia verso il movimento renziano – sempre che trovi posto…

Sul fronte interno dicevamo, le cose non vanno benissimo. Per una campagna elettorale che sia foriera di successo, sarebbe indispensabile partire con una buona base da casa propria, ovvero da Sessa Aurunca dove la maggioranza guidata dal sindaco Sasso è nettamente spaccata.

Silvio Sasso è in grosse difficoltà, a causa degli insuccessi continui che sta collezionando per quanto riguarda lo sperpero di danaro per i continui spettacoli che cerca di propinare alla popolazione, per il caos che ha generato a Sessa per quanto riguarda il traffico veicolare, per la scarsissima attenzione alle esigenze della  popolazione delle frazioni, ma soprattutto per la stangata ricevuta dalla Corte dei Conti Regionale che gli ha presentato un conto di quasi tredici milioni di euro per il quale rientrare, pena il dissesto finanziario e tuti a casa anticipatamente.

Nella squadra di governo comunale, poi si contano diverse anime libere e magari anche contrapposte al disegno elettorale di Gennaro Oliviero. Infatti il Presidente del consiglio comunale di Sessa, Massimo Schiavone è seriamente intenzionato a correre in prima persona per le elezioni regionali. Per questo scopo ha prima mandato in avanscoperta i suoi esploratori alla Leopolda di Renzi per poi stringere un patto di ferro con il Consigliere Regionale Luigi Bosco; sta alacremente lavorando dentro e fuori Sessa cercando alleanze e gruppi di supporto nei specialmente nei comuni limitrofi.

Appia Polis lo aveva raccontato qualche mese fa non stupendosi per nulla così come ci sta stupendo oggi della presenza di Schiavone agli auguri di Natale di Luigi Bosco – basta andarsi a rivedere i numerosi articoli scritti sul tema.

Presenza accompagnata da un altro pezzo grosso della giunta sessana, il vicesindaco Fausto Fusco, imposto in giunta proprio da Schiavone – padre, questa volta – per onorare un impegno preso con il recentemente scomparso papà del vice sindaco.

A questi problemini sessani, si unisce anche un ulteriore problema nella vicina Cellole, dove l’ex vice sindaco Giovanni Iovino è pronto a concorrere anch’egli alla causa di Luigi Bosco candidandosi alle regionali; e conoscendo il personaggio ci sarà da scommettere che non si limiterà a fare da comparsa ma darà filo da torcere tentando di moltiplicare almeno per tre i suoi settecento voti delle passate elezioni comunali, pescando certamente tra chi ha votato Oliviero la volta scorsa.

Insomma, a conti fatti, questa volta il bilancio per Gennaro Oliviero pare protendere verso il negativo; una candidatura in bilico e nel caso la ottenesse, partirebbe molto menomato proprio da casa sua, proprio per questo motivo il vecchio “giocatore di carte” sta incontrando i più disparati gruppi di persone per fare il punto in casa propria.

Come andrà la vicenda per Oliviero tra il PD, i Renziani o chissà cos’altro…