PLAY DUETT 2, ‘CONCERTO TEATRALE’ ALLA SALA ASSOLI

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P1040679 min 300x225 PLAY DUETT 2, CONCERTO TEATRALE ALLA SALA ASSOLINAPOLI – “Un concerto teatrale”: così Tonino Taiuti e Lino Musella definiscono “Play Duett 2”, la seconda parte del primo, fortunatissimo lavoro. Un sequel? I due attori, musicisti e performer parlano di un testo che “cerca di liberarsi della tradizione quasi senza volerlo, con più libertà”. Gioco che si rinnova intorno a un nuovo tema, la prima nazionale del lavoro è nella Sala Assoli di Napoli dal 3 al 6 e dal 9 al 12 gennaio 2020. La produzione di Casa del Contemporaneo unisce due tra ii migliori interpreti del teatro napoletano, Taiuti e Musella, vincitori di numerosi premi. Il primo ha già vinto le Maschere del teatro italiano; l’altro quest’anno si è aggiudicato anche il premio Ubu. Per la loro seconda volta hanno scelto meno testi in napoletano e non si fanno mancare niente, dalle luci di Cesare Accetta ai suoni e alle musiche suonate dal vivo da Luca Canciello e Marco Vidino. Mescolano parole e suoni, Derek Bailey e il blues, il noise e il mandolino, passando dall’elettronica del Nord Europa alla sperimentazione e alla tradizione mediterranea. In mezzo c’è la parola e mesi di ricerca per trovare quelle giuste, ci sono due generazioni a confronto, due modi di sentire che si amalgamano, si guardano, si parlano, come se 30 anni di differenza fossero una massa aggrovigliata da dipanare o uno scioglilingua.

Play Duett è un dispositivo scenico che omaggia la musica, la poesia, il gioco, le avanguardie, le cantine, la memoria, la morte. La parola play è un crocicchio. Si traduce con recitare, suonare e giocare. La recita di Play Duett è un gioco concertato. Questo dispositivo combina frammenti di letteratura, di vita e di teatro che prendono forma e si dissolvono come in una seduta spiritica. Lo spirito è comico, è alcolico, è anima. La memoria rievoca uomini, personaggi e nomi, e l’evocazione è teatro in purezza. La cantina teatrale diventa il nostro luogo immaginario, lo spazio storicamente deputato alla ricerca e alle avanguardie è ormai un ricovero bombardato, ma è tuttavia un luogo possibile, un rifugio per alcuni, un avamposto di libertà e d’invenzione, un luogo “ aperto/appartato”. Play Duett 2 è una specie di concerto di Natale, una specie di suite mortale. Il nuovo gioco si avvita attorno a un tema. L’aspetto musicale allora si eleva al quadrato perché  travalica il linguaggio, perché la musica è ineffabile, perché un suono non è confutabile. Musica e suoni si susseguono per approcciare al mistero. Frammenti poetici si declamano per  testimoniare il tentativo disperato di dare parole a quel segreto. Il gioco si moltiplica per assonanza, contrasto, simpatia, tonalità, distorsione. Liberi da responsabilità di rappresentazione si cerca di ristabilire un semplice e antico contatto tra platea e palcoscenico, si cerca di stringere un patto più stretto tra visione e ascolto. Si cerca di nuovo uno spazio  in cui si possa insieme ancora, vivere, respirare, suonare, giocare.