SESSA AURUNCA: VOTO & IMPRENDITORIA…COME TI LICENZIO IL DISSIDENTE…

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(f.n.) – Tra il rustico ed il grezzo transitando per il ruspante, ma con le redini della borsa ben salde in mano, si sono conquistate valanghe di voti e di consensi, la cui genesi è da film tragicomico, con risvolti e dettati di tale incredibile aridità emozionale, al cui confronto una macchinetta sparapunti, diventa la controfigura di Heidi. Per i notabili aurunci, gente che può… per capirci, i metodi e le strategie a sostegno di un candidato, sia esso al Comune o alla Provincia, alla Regione o al condominio di Via Roccacannuccia, sono sempre gli stessi, sempre inossidabili, sempre vincenti. Cambia poco del resto,  quando il bisogno è uguale a se stesso e le vie d’uscita in numero uguale a ieri…il percorso torna ad essere quello di sempre: obbligato… accidentato quanto basta per farti ragionare e decidere che non si può dire sempre no ed è, anzi più conveniente dire sì…Sui bordi della via che calpesti tutti i giorni, la voglia di ribellarsi si accantona in maniera direttamente proporzionale alla necessità di sedare i venti ribelli…e la storia si ripete, nel bisogno quotidiano di sopravvivere ed il candidato giusto da sostenere alle Regionali, in rappresentanza delle terre degli Aurunci, anche questa volta, sarà Michele Schiavone, titolare della Emme Due srl di Sessa Aurunca, a deciderlo…sarà l’imprenditore della Sanità privata ad indicare il nome giusto e ad arrabbiarsi… se farai finta di non capire…Del resto lui paga…i posti di lavoro sono i suoi e tu per quale motivo dovresti dire no e votare qualcuno che non sia il candidato indicato da lui? E’ una logica stringente quella di Schiavone, ruspante appunto, ma non fa una piega dal suo punto di vista… La logica del padrone delle Ferriere, infatti, non ammette repliche né diversivi…Chi cresce e pasce in questa dimensione, sa di poter contare sul silenzio tombale imposto dal bisogno e al momento opportuno, ai sacchetti di caramelle lanciati al più bravo della compagnia, si potrà persino sostituire l’ammonimento, appena appena mascherato da dileggio…ma la musica di fondo sarà sempre la stessa…  io pago e tu fai quello che dico io, altrimenti quella è la porta. Ieri il predestinato era Silvio Sasso, domani sarà forse suo figlio Massimo il destinatario obbligato, di tanta solidarietà e spontanea benevolenza…E chissà se il grande imprenditore, a corredo delle prossime riunioni con i dipendenti, ha già coniato nuovi slogan ad effetto o ripeterà frasi chiave come quella che, nel corso della campagna elettorale per Sasso, diventò quasi un mantra per i suoi dipendenti: “ognuno di voi dovrà portare almeno 8 voti…se non avete la possibilità di condizionare almeno 8 voti, siete 0”…ma secondo voi… non è carino come incipit di un comizio? Questa volta però, se il candidato sarà suo figlio, l’imprenditore Schiavone varerà le corazzate e non andrà troppo per il sottile…infatti se le informazioni sono giuste, pare abbia già iniziato la scrematura di coloro che hanno osato dichiararsi di idee differenti, da quelle che ufficialmente professano gli Schiavone e che li collocano nell’area del Pd…Da indiscrezioni si apprende, infatti, che sarebbe stato licenziato in tronco, il direttore sanitario della Rsa di Baia e Latina, appartenente al gruppo Schiavone, il dottore Giuseppe Forte, eccellente ginecologo e stimato professionista, noto in tutta la provincia di Caserta, il quale a Sessa Aurunca, ricopre la carica di segretario cittadino di Forza Italia. I metodi sono discutibili ma non meravigliano…Del resto da uno che convoca le truppe dei dipendenti, per organizzare freddamente, il voto dei pazienti portatori di disabilità psichica, dei parenti dei pazienti e degli amici dei parenti dei pazienti, puoi anche aspettarti che metta alla porta l’amico, al quale aveva chiesto di dirigere una sua struttura, che si è consentito il lusso di pensarla diversamente…Un suggerimento nasce spontaneo…il patron Schiavone dovrebbe stampare un libretto di istruzioni sul voto obbligato, da distribuire ai dipendenti, come promemoria per il mantenimento del posto di lavoro, o no? Hasta la vista companeros de merienda!