AMBC DICE NO ALLA REVOCA DEL RUOLO DI ASSESSORE DI ANTONIO FEDERICO

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MOndragone AMBC DICE NO ALLA REVOCA DEL RUOLO DI ASSESSORE DI ANTONIO FEDERICOMONDRAGONE – L’Associazione Mondragone Bene Comune denuncia la revoca del ruolo di assessore di Antonio Federico: “Si susseguono da qualche giorno notizie relative alla sostituzione dell’assessore Antonio Federico. Non si tratta più delle solite chiacchiere da bar o delle aspettative di qualcuno che da tempo ne chiede le dimissioni. La questione assume ora rilevanza politico-istituzionale poiché a parlare è il sindaco, il quale ha dichiarato a Cronache di Caserta che:<è una sostituzione interna alla lista “Io Amo Mondragone”, che non vuole essere un’occasione di giudizio sull’operato dell’amministrazione>. Il sindaco, ha aggiunto il cronista del quotidiano casertano, ha fatto riferimento ad una mera <questione interna alla lista>, sottolineando che la cosa si farà <nel rispetto degli accordi preelettorali presi dai componenti del progetto politico>. E no, esimio sindaco, proprio non ci siamo! Per la seconda volta in poco più di 2 anni e mezzo lasci che una tua prerogativa venga stravolta e che venga calpestata pubblicamente la legge. E’ il sindaco in base alla legge a scegliere, infatti, gli assessori e a comunicarli al consiglio. Ed è il sindaco a revocarli. Affermare –con estrema leggerezza– ciò che hai affermato significa che o non conosci la legge (e ciò è gravissimo, anche se non è una novità), oppure che di essa te ne fotti (e questo è ancora più grave, anche se non è una novità). Una lista, un partito, un movimento possono stabilire in piena autonomia un’eventuale turnazione dei propri consiglieri eletti, dichiarandolo e motivandolo in campagna elettorale (come fu fatto, per esempio, nella consiliatura del lontano 1987 dall’allora Lista Verde, senza suscitare però alcuna polemica tra l’uscente, Giampaolo Romano e il subentrante, Antonio Taglialatela), ma non possono affatto pretendere di far turnare gli assessori, che- ripetiamo– sono scelti e revocati esclusivamente dal sindaco. Non si può rubricare tutto ciò a <questione interna ad una lista>, come fa, sbagliando di grosso, questo <sconfortante> sindaco. Gli unici accordi preelettorali, esimio sindaco, sono quelli scritti nel programma elettorale che tu hai presentato. Ci sarebbe poi da fare un serio discorso sullo status di queste liste una volta esaurito il loro momento elettorale, cercando di chiarire: Cosa sono giuridicamente? Sono associazioni? Hanno uno statuto o un regolamento, democraticamente approvato e in vigore? E quali sono gli istituti di democrazia interna ai quali rispondono? E quali sono le procedure di trasparenza alle quali si assoggettano? Quanto poi al fatto specifico: l’assessore Federico ha assolto al meglio ad un compito immane, senza essere aiutato dal sindaco né da altri. Spesso è stato, al contrario, oggetto di attacchi non privi di strumentalità proprio da parte dei suoi stessi partner. Federico non è mai stato messo in grado di fare quella necessaria <rivoluzione> di cui necessita il settore e di cambiare un servizio ricco di interessi e sul quale sono troppi (i galli) a mettere becco (‘ncopp’ a munnezza ). E’ fuori di dubbio che il servizio sia assolutamente scadente (tra l’altro la sua gestione è tuttora frutto di un illegittimo <stato d’eccezione> essendo abbondantemente scaduta l’ordinanza sindacale con la quale Pacifico scelse l’attuale srl). Ma è un servizio scadente da almeno una ventina d’anni e da sempre è fonte di malgoverno e qualche volta di malaffare. Tutti coloro che si sono cimentati nel passato con la monnezza hanno sempre miseramente fallito. E qualcuno per la monnezza ha passato e sta passando anche qualche guaio. In questi due anni e mezzo Federico ha maturato esperienza e conoscenze che non possono essere buttate alle ortiche. Soprattutto mentre il settore dei rifiuti si appresta, per obblighi nazionali, a radicali, importanti e difficili cambiamenti. Per questo, vogliamo sperare che l’Assessore Federico non si dimetta, resista nel suo ruolo e continui a lavorare, presentando finalmente un progetto di radicale cambiamento del settore, anche coinvolgendo esperti ed esperienze esterni a questa asfittica amministrazione. E se il lavoro dell’assessore Federico al sindaco proprio non va giù, potrà sempre revocarlo nel rispetto della legge”.