SANITÀ, 150 OSS A RISCHIO, LA SOLIDARIETÀ DEL NURSIND

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Il segretario territoriale del Nursind, Antonio Eliseo ha inviato una nota al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al Direttore Generale dell’ASL di Caserta Ferdinando Russo in cui esprime la propria solidarietà ai 150 lavoratori OSS che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. “Caserta come Napoli – si legge nella nota- stessa faccia della stessa identica medaglia, vite unite dallo stesso destino, un destino che lì lega in una sola parola licenziamento. un termine che “straccia” sogni, aspettative, dignità. Per questi Lavoratori, donne e uomini per i quali si apre un baratro, un precipizio e per i quali si prospetta una di quelle cadute dalle quali rialzarsi diventa difficile, probabilmente complicato trovare le parole per spiegare ai tuoi figli che quel lavoro, che dava certezze potrebbe non esserci più. Noi conosciamo bene che ad una Azienda Pubblica si accede per concorso, noi siamo i fautori del rispetto delle normative vigenti, ma questo non ci esime come Organizzazione Sindacale, dal prendere atto che questa precarietà fa male, che questa precarietà non ha riservato regole di salvaguardia, che queste persone per le Aziende non hanno né un nome né un cognome ma rappresentano solo ore di lavoro comprate. Questa forma di lavoro fa male, ti da la consapevolezza che il lavoro non abbia un’anima ma solo braccia da utilizzare. Siamo stati talmente stupidi di snaturare anche quello che “nobilita l’uomo” il termine del lavoro nella sua essenza letteraria rendendolo come un prodotto da supermercato. La storia degli avvisisti della ASL Na 1 e la stessa identica storia dei 150 di Caserta e di chissà quanti altri posti tutti riconducibili al “filo rosso “quello del bisogno, della necessità, il bisogno di non mortificare la propria dignità e la necessità attraverso il lavoro di sentirsi donne e uomini liberi. Noi abbiamo l’obbligo morale di non riconoscere più forme di lavoro, che incrociano arzigogoli letterari che ne fanno perdere forma e sostanza, l’uomo non deve perdere la sua sfera “ emozionale” nella flessibilità, precarietà, stabilizzazione, esternalizzazione, ci siamo fatti stravolgere il mondo del lavoro quello ricco di protagonismo, di solidarietà abbiamo sbattuto fuori dal nostro quotidiano i principi di equità e giustizia sostituendoli con il Liberismo e Globalizzazione in un clima che ha generato una “guerra tra poveri “ dove non abbiamo neanche il coraggio di contare i morti già a partire da quelli caduti sul lavoro. Il territorio Casertano non può permettersi di perdere 150 posti di lavoro, la Politica, le istituzioni sono corresponsabili di questo “dramma “, trovino loro le risposte, facciano la loro parte è giusto rappresentare le istanze di queste donne e di questi uomini, che si dia voce a chi voce non ha, perché affermare il diritto al lavoro significa sancire i principi dettati dalla Carta Costituzionale. Presidente De Luca dia risposte a questi lavoratori”.

14 Commenti

  1. Cara ylenia non mi riferivo certamente a te nei miei commenti precedenti mi sembra che tu l abbia preso troppo sul personale. Quanto poi alle considerazioni e commenti sulla mia persona non sono carine nè te lo permetto Perché io non ti ho offesa.

  2. NON SUCCEDENO SOLO A NAPOLI CERTE COSE… QUESTO NON LO DICO PER DIFENDERE NAPOLI MA PERCHÉ SUCCEDONO ANCHE AL TROVE E C ‘È PURE DI PEGGIO. AD ES. L A.O.U DI MALPIGHI DI BOLOGNA CONTINUA A BANDIRE CONCORSI IN PRESENZA DI GRADUATORIE VALIDE E ATTIVE REGOLARMENTE PRESENTI SUL SITO DELL AZIENDA SU AVVISI E CONCORSI.
    IN PARTICOLARE IL CONCORSO DI ASSISTENTE AMMISTRATIVO CAT. C DEL 2010 DI QUESTO SONO STATE CHIAMATE POCHI IDONEI. IN SEGUITO ALLA PUBBLIVAZIONE DI UN NUOVO BANDO DI CONCORSO PER LA STESSO PROFILO PROFESSIONALE È STATO FATTO DA IDONEI UN RICOSO AL TAR NEL 2015 DOPO TRE GRADI DI GIUDIZIO LA SENTENZA È A FAVORE DEGLI IDONEI E “ORDINA”LA CITATA AZIENDA QUALORA NE AVESSE BISOGNO DI UTILIZZARE LA GRADUATORIA DI IDONEI. A TUTT OGGI È FERMA ANZI È STATO FATTO UN ALTRO CONCORSO MEDESIMO PROFILO PROF.
    ORA VIENE DA CHIEDERSI SE NEMMEMO IL TAR RIRSCE A FERMARE L ILLEGALITÀ COSA SI DEVE FARE? PER NON PARLARE DELL A.O. S.ANTONIO ABATE DI GALLARATE DOVE TI INDUCONO ALLE DIMISSINI. TI LASCIAMO PARCHEGGIATE LÀ. DOVEVANO ARRIVARE ALTRI!! LA P.A. È DIVENUTA CASA PROPRIA! COSA SI PUÒ FARE PER FARLA FINITA?

  3. Adele, hai scritto 10 commenti tutti uguali e con le lettere maiuscole, pensi che non sappiamo leggere? Adesso ti racconto la mia storia:ho fatto il corso oss nel 2002 e dopo varie esperienze lavorative sono entrata con la cooperativa all’interno di una ASL per inciso il mio è sempre stato un contratto a tempo INDETERMINATO (così lo leggi bene), sono passati 9 anni e adesso mi dicono che la mia esperienza lavorativa non vale una nocciolina, che tutti gli anni che ho passato nella ASL è come se non esistessero, ti sembro PATETICA? non so quanti anni hai ma per il futuro ti consiglio di usare parole più gentili perché se parli così non sembri una bella persona

  4. Bene e giusto un consorso pubblico se il rapporto dura meno di 36 mesi entro il quale deve uscire un concorso altrimenti se il lavoratore viene riassorbito da coop a coop e lo stesso resta in carica per 5 -10 e più anni fino che questi non arrivino a 50 anni dove sei vecchio per trovare un posto di lavoro e sei giovane per andare in pensione. Tra l’altro in caso di concorso rispetto ai giovani già questi partirebbero penalizzati per la freschezza agli studi ma dove addirittura a parità di punteggio entrerebbe il più giovane! Non si scherzi sulle sorti di questi lavoratori poichè oggi grazie ad attestati regalati, purché si è pagato le molte scuole accreditate dalla politica e che avrebbero permesso di sfornare migliaia e migliaia di OSS generando una guerra tra poveri.
    Di tutto ciò non hanno certo colpa i lavoratori delle cooperative che non avrebbero generato loro tutto questo.
    Non è bello, c’è chi ha tirato anni ed anni il carretto in attesa di un concorso che non è mai arrivato fino a quando un bel giorno decidono di aprire al concorso buttando fuori detti lavoratori che sebbene avrebbero lavorato con le cooperative, avrebbero lavorato nel pubblico e per il pubblico e questo non lo si può certo ignorare. La legge Madia sarebbe dovuta essere estesa per la stabilizzazione a questo tipo di lavoratori che di certo nulla avrebbero da imparare ai vincitori di un concorso, d’altronde una domanda è solo una domanda! Qualcuno non capisce certo di cosa sto parlando, ma è certo che c’è gente che dopo 10 anni viene spazzata via, sottopagati e sfruttati altro che sapevano che prima o poi dovevano andare via. Forse sarebbe giusto fare anche distinzione da chi ha un titolo statale da uno a pagamento da scuola accreditata e spero che il Governo metta mano su questo e sui lavoratori delle cooperative a lungo termine.

  5. Adele , buongiorno , i 150 possibili licenziamenti sono lavoratori delle cooperative , non c’è nessun contratto a termine . Sono ore di lavoro comprate attraverso l’acquisizione di beni e servizi . Se leggi attentamente il comunicato è detto chiaramente che in un Azienda Pubblica si accede per concorso , ma questo non deve esimerci dal condannare forme di lavoro che producono precarietà .

  6. Salve a tutti, io oss che lavoro in una struttura pubblica di roma, entrato von avviso consapevole che prima o poi questa esperienza finira

  7. Perché non avete pubblicato il mio commento? Non vi piace? Non siete d accordo? Ma almeno ditelo!!

  8. Io non riesco a capire scusate….solo a Napoli nascono queste cose?……chi come noi ha fatto un concorso pubblico e un fesso?….nel pubblico si entra per merito non per clientelismo non capisco questa polemica vergognosa !!

  9. NOI ALTRINON ABBIAMO NEPPURE AVUTO IL PRIVILEGIO DI AVERE QUEL LAVORO A TEMPO DETERMINATO QUINDI SMETTIAMOLA!! SIAMO STANCHI DI LEGGERE SEMPRE LE SOLITE COSE SMETTETE DI FARE VITTIMISMO. QUESTI PRENDERANNO L ASSEGNO DI DISOCCUPAZIONE NOI NEPPURE QUELLO ABBIAMO AVUTO!!
    BASTA! BASTA!!!!

  10. Facciano il concorso come abbiamo fatto noi idonei che attendiamo di essere chiamati.Quando arriverà il nostro turno? Mai? Anche noi siamo madri e padri di famiglia abbiamo un diritto acquisito cerchiamo di sensibilizzare il diritto che non arriva non chi crea precariato per poi arrivare alla stabilizzazione!!!

  11. Si tratta di contratto a tempo determinato ha un inizio e un termine!!
    SI CHIAMA CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO.
    NON L I C È N Z I A M E N T O!!!!!!!!

  12. Non si tratta di licenziamento MA “SCADENZA CONTRATTO DI LAVORO”
    DICIAMO LE COSE COME STANNO REALMENTE E USIAMO I TERMINI GIUSTI!!!!!
    CERCHIAMO DI NON ESSERE PATETICI PWR FAVORE!!!!!

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