BAIA DOMIZIA: UNA DENUNCIA ED UN SEQUESTRO PER SMALTIMENTO ILLECITO DI RIFIUTI

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     –         di Giulia Bosco         –          BAIA villetta sequestrata BAIA DOMIZIA: UNA DENUNCIA ED UN SEQUESTRO PER SMALTIMENTO ILLECITO DI RIFIUTI               Nella giornata di domenica 16 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Baia Domizia hanno colto in flagranza di reato V.F. mentre stava smaltendo in maniera illecita ed incontrollata una grossa quantità di rifiuti provenienti dalla sua attività di giardinaggio professionale, presso una villetta abbandonata lungo la strada provinciale 272 “Monte Massico-Garigliano”.

Il V.F., 50enne del luogo già ben noto alle forze dell’ordine, è stato sorpreso mentre mediante l’ausilio di mezzi meccanici, quali un miniescavatore ed un furgone, ammucchiava i rifiuti da lui precedentemente ammassati nell’area per poi distruggerli mediante incendio.

I Carabinieri, che lo tenevano d’occhio già da tempo perché lo sospettavano come l’autore di medesime condotte delittuose in altre aree della località turistica, sono prontamente intervenuti cogliendolo con le mani nel sacco e decretandogli una denuncia penale per smaltimento e trasporto illecito di rifiuti e discarica abusiva; oltre alla denuncia penale, sono stati sottoposti a sequestro preventivo i mezzi meccanici in uso al V.F.

Stessa sorte del sequestro preventivo, è toccata all’area immobiliare nelle disponibilità dell’indagato, utilizzata come discarica privata del V.F.

L’indagato, da informazioni assunte, è uno dei giardinieri più “famosi” nella località di Baia Domizia, specializzato nella potatura e nell’abbattimento dei pini che a centinaia caratterizzano il panorama domiziano; in tanti si rivolgono a lui per abbattere in maniera rapida e senza le autorizzazioni previste i pini.

Questo reato rilevato ieri dai Carabinieri di Baia Domizia, ha messo in luce uno dei grossi problemi di Baia Domizia: ovvero la pessima abitudine, di tanti giardinieri tra i quali anche tanti abusivi, di smaltire illecitamente i residui del loro lavoro per risparmiare sui costi di smaltimento; che, ricordiamolo, nel caso di potature e manutenzioni del verde a scopi commerciali, vanno smaltiti in apposita discarica con relativi costi di smaltimento. Il non rispetto di queste norme può riflettersi anche sui committenti, ovvero sui proprietari delle villette che commissionano il lavoro a questi farabutti, i quali hanno il dovere di accertarsi di come vengono smaltite le potature provenienti dalle loro proprietà.

Speriamo che l’operazione dei carabinieri di ieri segni un cambio di passo per le brutte abitudini di queste persone senza scrupoli, che oltre a infliggere un duro colpo all’ambiente contribuiscono a rendere brutta e sporca quella località che dovrebbe essere una gallina dalle uova d’oro prima per loro che ci lavorano e poi per i turisti che ci vengono a villeggiare.