CANCELLO ED ARNONE, A LETTERATITUDINI SI PARLERÀ DI MIGRANTI

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4 1 1 scaled CANCELLO ED ARNONE, A LETTERATITUDINI SI PARLERÀ DI MIGRANTICANCELLO ED ARNONE (CE) – Giovedì 27 Febbraio p.v. alle ore 19,00, Letteratitudini avrà il piacere di presentare il libro di Alfonso Caprio “Porto Schiavetti (Poesie e Migranti) – Europa edizioni.

Il tema della sarà dedicato ai MIGRANTI – LA BARCA DEI SOGNI, un argomento molto spinoso che sicuramente darà adito ad un ampio dibattito, e leggendo le poesie del libro di Alfonso Caprio dal titolo “Porto Schiavetti” (Poesie e Migranti) –  Europa edizioni, il pensiero va proprio a loro e mille sono le domande che ci poniamo: come facciamo a non capire? a non ricordare? a non essere consapevoli? Come facciamo a girare lo sguardo, a non provare nulla? Un libro veramente interessante quello di Alfonso Caprio che potremo consultare e scoprire insieme, leggendo le sue bellissime poesie.

Ma la sorpresa della serata sarà la presenza di Padre Daniele Moschetti, con il suo lungo e sofferto cammino verso la pace, giustizia e dignità.

Egli è un sacerdote missionario comboniano. Nel 1988 lasciò il suo lavoro ed iniziò il suo percorso di fede e umanità tra i missionari comboniani che lo portò a vivere per undici anni il suo apostolato con i baraccati di Nairobi (Kenya) di Kibera e Korogocho. Ha vissuto un anno sabbatico in Palestina. Poi per 7 anni gli è stata assegnata una missione in Sud Sudan, un paese martoriato da decenni di guerra civile prima con il Nord Sudan e poi interno. Dal Luglio 2017 fu destinato agli Stati Uniti d’America dove insieme ad altri missionari di altre congregazioni religiose ha portato avanti un ministero di Giustizia, Pace e Riconciliazione presso le Nazioni Unite e il Parlamento americano.

Dopo tanti anni in Sud Sudan, la nuova missione di Padre Daniele Moschetti è in Italia, a Castel Volturno, in provincia di Caserta, nella terra dei fuochi dove per diversi anni si occuperà della parrocchia che i missionari portano avanti da quasi 20 anni, nella tutela e nella promozione dei diritti degli immigrati e nell’accoglienza di persone in difficoltà, nel tentativo di superare il degrado ambientale, umano e sociale di queste terre.

Molto interessante è il suo libro “Sud Sudan” che inizia con l’introduzione scritta da Papa Francesco che dice: “I missionari sono soliti raccontare la loro vita sovente vissuta in periferia e dalla parte dei poveri. Così è questa testimonianza di padre Daniele Moschetti, che offre un ampio resoconto del generoso e appassionato impegno di tanti missionari e missionarie al fianco dei bisognosi e, soprattutto, di chi soffre a causa dei perduranti conflitti, che causano morte e distruzione. (…). Rinnovo perciò la gratitudine ai missionari e missionarie che, discretamente e silenziosamente, svolgono il loro servizio. A loro e a tutto il popolo del Sud Sudan imparto di cuore l’apostolica benedizione”.

Concludiamo con una riflessione: Padre Daniele Moschetti avrebbe potuto scegliere la carriera, l’appartamento vicino alla famiglia, il matrimonio, la macchina lussuosa; invece ha scelto gli ultimi, ha scelto di vivere a fianco dell’umanità ferita, che si trova a tutte le latitudini, anche se in alcuni luoghi è più visibile.