CORONAVIRUS, LE DISPOSIZIONI DI SANTA MARIA A VICO

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COMUNE SANTA MARIA A VICO 300x177 CORONAVIRUS, LE DISPOSIZIONI DI SANTA MARIA A VICOSANTA MARIA A VICO – Anche il Comune di Santa Maria a Vico ha pubblicato un’ordinanza per arginare la diffusione del Coronavirus. Riprendiamo le parole del comunicato:

” 1. a coloro che siano rientrati a partire dal 07 marzo dalla Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia oppure che siano rientrati dall’estero da meno di 14 giorni e abbiano soggiornato in zone a rischio epidemiologico: 
a. di comunicare tale circostanza al Comune (0823 808313 oppure coronavirus.it), consegnando l’allegato modello, e al proprio Medico o al pediatra o ai numeri 118 (soccorso medico), 1500 (call center dedicato) e 800 90 96 99 (call center regionale);
b. di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni;
c. di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
d. di rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza;
e. in caso di comparsa di sintomi, di avvertire il proprio medico/pediatra/servizio sanitario.
2. ad integrazione di quanto già disposto dal Presidente del consiglio dei ministri con DPCM del 08.03.2020, come modificato dal DPCM del 09.03.2020, e dal Presidente della Regione Campania con ordinanze n. 8/2020 e 10/2020 e dal Sindaco con l’ordinanza n. 13/2020, salvo ulteriori provvedimenti:
a. di estendere, con decorrenza 11 marzo, per il territorio del Comune di Santa Maria a Vico, le limitazioni previste per i Bar e per i Ristoranti per effetto dell’art. 1 lettera n) del D.P.C.M. del 08.03.2020 (chiusura al pubblico dalle ore 18:00 alle ore 6:00 del giorno seguente) a tutte le altre attività commerciali, agli uffici pubblici e privati, agli studi professionali, con la solo esclusione delle attività che forniscono beni e servizi di prima necessità;
INVITA
i titolari e i gestori dei negozi di generi alimentari ad estendere l’orario di apertura giornaliero per diluire nel tempo l’afflusso di persone, attuando le misure di contingentamento previste nel DPCM dell’8 marzo 2020″.