ASL & OSPEDALE SAN ROCCO, I TITANI DELL’EMERGENZA…

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(f.n.) – E’assai difficile combattere l’emergenza Coronavirus, quando non si riesce a transitare onorevolmente dalle chiacchiere ai fatti…è il caso del direttore sanitario del PO San Rocco di Sessa Aurunca, Salvatore Moretta, che di chiacchiere ne ha davvero sparse tante in giro ed in maniera ufficiale… innanzitutto  dovrebbe essere in quarantena, come abbiamo già scritto, perché è venuto in contatto con coloro che hanno assistito il 46enne di Mondragone deceduto ed invece, continua a girare indisturbato e a rilasciare dichiarazioni e a scrivere discutibili promemoria…Al San Rocco non soltanto mancano le mascherine ed i filtri facciali, ma persino il gel disinfettante, previsto dal regolamento…e dal buon senso. A giustifica della sua evanescenza gestionale, qualche giorno fa, in una nota inviata al personale del Presidio, il direttore Salvatore Moretta, scriveva che la fornitura di mascherine e filtri facciali,  aveva subito forti ritardi ma che al PS erano disponibili i kit d DPI specifici  per i casi sospetti di infezione da Coronavirus…E’ appena il caso di chiedersi se una volta trasferito il malato sospetto in reparto (si spera) di isolamento,  si trasferisce anche la mascherina da un infermiere all’altro o se facciamo direttamente senza…Poi, l’ineffabile ma leggermente contradditorio Moretta,  aggiungeva in una finale ad effetto con atterraggio violento e tutto rigorosamente in lettere maiuscole, onde lasciare nell’immaginario collettivo, un’impronta di carattere che, considerata la grave emergenza, ci si affidava “al senso di responsabilità di ogni lavoratore per il corretto e parsimonioso utilizzo dei DPI…” Le mascherine non ci sono, i filtri facciali non ci sono, il gel disinfettante non c’è…ma il personale è chiamato ad essere parsimonioso…Inoltre un paio di giorni prima, il Moretta aveva inoltrato al personale, la lettera inviata dal direttore generale dell’Asl Ferdinando Russo, avente per oggetto le raccomandazioni per la protezione e la prevenzione degli operatori delle strutture sanitarie. Nella nota si evidenzia che i dispositivi di protezione individuali monouso devono essere sostituiti, ogni volta che si assiste un paziente sospetto e quindi gettati in un apposito bidone con coperchio. Ad ogni cambio, le mani vanno igienizzate con gel alcolico. Il ds Moretta senza fare una piega, invia la nota al personale, poi due giorni dopo si ricorda di comunicare che la fornitura di mascherine è in ritardo.  La domanda sorge spontanea…ma in questa Asl, in questo PO San Rocco, per caso si procede per automatismi?,  nessuno si interroga sull’esistenza dei presupposti affinché le indicazioni vengano rispettate?, si invia la nota dalla direzione generale e “stammappost”?, il ds del San Rocco scrive che le mascherine non arrivano e “stammappost”?, poi invita alla parsimonia e “stammappost”?…ma siamo proprio sicuri che questi signori “stannappost”? Hasta la suerte!