POLICLINICO, C’È CHI PROMETTE E CHI COSTRUISCE

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POLICLINICO MILANO CASERTA scaled POLICLINICO, C’È CHI PROMETTE E CHI COSTRUISCE

–        di Francesca Nardi         –                       

Procedendo a zig zag come i marines, tra un tampone rapido di dubbia affidabilità ed un ospedale da campo annunciato, una minaccia ed un lanciafiamme sul blasone, ce la faremo…supereremo questa emergenza e la riassumeremo in un saggio, facendone un insostituibile vademecum per il futuro. E quando il silenzio delle cose e delle abitudini che oggi ci angoscia, ma che dobbiamo assolutamente rispettare, sarà tramontato, nonostante il disagio di una ripartenza difficile, che per molti sarà addirittura drammatica,  dovremmo confrontarci con la verità,  sempre che si sia approfittato del tempo trascorso lontano dagli altri, per riabituarci a pensare e per riappropriarci della facoltà di riflettere a fondo su uomini e cose…Allora ci accorgeremo che… nonostante le difficoltà, saremo noi i vincenti, e nessuno potrà assumersi la paternità della nostra salvezza…e chiunque dovesse avere la pessima idea, di farsi trovare “petto gonfio, spocchia in fronte e scheda elettorale in mano” all’uscita del tunnel,  dovrà essere con molta cortesia “scansato”… della serie: “togliti di torno”… chiunque esso sia…Verrà il giorno della resa dei conti e sarà un brutto giorno…un giorno lungo quel che basta, dedicato alla bonifica delle paludi…nella cui melma sono sprofondate negli anni, lordure, imbrogli, dimenticanze, fregature, ladrocini, incapacità, favoritismi e mistificazioni e tutto il corredo in dote a chi, in maniera più o meno occulta, o con deleghe più o meno consapevoli, ha governato i destini della nostra gente e di questo Paese. Non avremo più tempo né voglia di ascoltare e giustificare e spiegare e comprendere…dovremo ricominciare e non potremo correre il rischio di sbagliare. Alla memoria del Policlinico, sintesi inossidabile del tutto, dovrà essere dedicata la nostra riflessione…perché la rapidità con cui si allestisce in questo Paese un Ospedale superattrezzato, ha già polverizzato in partenza qualsiasi spiegazione o qualsiasi sbattuta in petto che non sia: “Avete ragione, finita l’emergenza ce ne andiamo a casa, tutti!” Nessuno, nessuno di coloro che hanno assistito inermi, favorendolo de facto, al fallimento di un progetto come quello del Policlinico a cominciare dal senato accademico per finire a tutta la classe politica, ha avuto il coraggio civile di vergognarsi pubblicamente dinanzi al saggio di volontà ed efficienza di cui ha dato prova provata, la Lombardia. E nessuno accampi o scuse o differenze. In dieci giorni la Regione Campania decide soltanto se è il caso di iniziare a pensare e a considerare un certo progetto…se si verifica una emergenza in dieci giorni la Regione Campania decide di pensare più in fretta,  dopo di che, sempre con la barra dritta alle elezioni prossime… glissa, dubita, spera, considera, elimina, aggiunge, cancella, vaglia, sceglie e poi decide che dieci giorni sono troppo pochi per decidere….e ricomincia a considerare la necessità di decidere di pensare più in fretta…Nel frattempo prende lo spunto per un’altra conferenza stampa.  Intanto qualcun altro opera…“Abbiamo fatto una promessa e l’abbiamo mantenuta”, questo il messaggio di Guido Bertolaso, che è stato letto all’inaugurazione dell’Ospedale Fiera Milano, realizzato in dieci giorni per fronteggiare l’emergenza Covid 19. 8 reparti, 53 letti, 200 medici anestesisti e rianimatori, 500 infermieri ed altri 200 addetti vari. Tra le critiche invitabili dei soliti critici dell’arte ed i classici sussurri malevoli e pochi applausi intelligenti, Guido Bertolaso, richiamato in patria dal Sud Africa, pagando un salatissimo biglietto d’ingresso nel suo Paese visto che, in breve tempo si è contagiato, ha restituito alla cosiddetta efficienza a 360°, millantata dalla stragrande maggioranza dei nostri politici, un significato reale. Siamo felici che una regione colpita al cuore, come la Lombardia, oggi possa contare sull’eccellenza dell’organizzazione, ma in Terra di Lavoro, non possiamo non sentirci insultati, umiliati e persino derisi, da chi non riesce neppure a dire: avete ragione, avremmo potuto ma non l’abbiamo fatto, abbiamo sbagliato… E tanto per restare in tema…Il governatore De Luca parla di un ospedale modulare, che dovrebbe sorgere su un’area adiacente all’Aorn, area peraltro non ancora espropriata…infatti  non si comprende se Borrelli abbia già provveduto o delegherà il Prefetto a procedere con l’esproprio temporaneo…né si comprende come mai De Luca, che quando si tratta di fare “o gruoss” non sta nella pelle,  non abbia ancora preso i lanciafiamme,  ma forse… è troppo impegnato a recuperare le patenti di affidabilità per i tamponi rapidi… Faccia pure con calma…Noi che aspettiamo da vent’anni il Policlinico, abbiamo la pelle dura e se il Padreterno ci assiste, il nostro senso di responsabilità farà sicuramente il resto e quando arriverà il primo modulo di De Luca, sarà un vero piacere dire tutti insieme…Grazie presidente…non ne abbiamo più bisogno ma… lei… cortesemente, dove ha “fatto” la Pasqua provveda a trascorrere il Natale…prego!…Hasta la suerte siempre!

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