ASL, PLENIPOTENZIARI & GREGARI

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FREDINANDO RUSSO MICHELE TARI ASL, PLENIPOTENZIARI & GREGARI
  Ferdinando Russo  e  Michele Tari

(f.n.) – A nessuno di noi piacerebbe essere un “direttore” sulla carta e non decidere nulla…perché le decisioni, qualcun altro le prende nell’ufficio accanto. Almeno… crediamo e speriamo che, al di là di tutto, la dignità personale e la consapevolezza del ruolo che si ricopre, abbiano ancora un preciso valore e significato… Certo…potremmo sbagliare e all’Asl per esempio, potrebbe essere un “fatto normale” che un Gran Visir sovrintenda a tutto e tutti, al di là di qualsiasi direzione ufficiale…  Esempio?, a proposito di DPI (Dispositivi Protezione Individuali)….di cui si continua a parlare e di cui, nonostante le varie assicurazioni, non tutti sono provvisti…è appena il caso di evidenziare che è sempre il dottor Michele Tari, ad essere responsabile delle direttive in tal senso…questa volta lo troviamo in veste di Dirigente Responsabile del Servizio Informatizzazione dell’Asl, che pubblica sul Sito Istituzionale (si badi bene…Istituzionale!) il Vademecum per l’utilizzo delle mascherine, ovvero il tipo di mascherina obbligatorio, che deve essere utilizzato dai vari operatori sanitari (118, rianimazioni, infermieri, medici, etc. etc.) secondo le indicazioni dal Ministero degli Interni. E se non si osservano le indicazioni…cosa succede?,  come si chiama quella cosa lì?,  per caso… omissioni in atto di ufficio?, attentato alla salute pubblica, contravvenendo alla normativa sulla tutela dei lavoratori? Ed è sempre il dottor Michele Tari, uno e trino e anche di più, questa volta in veste di Grande Dirigente Magazziniere che distribuisce al personale sanitario, mascherine, a quanto pare, non a norma (leggi medici 118 e le velette per pulire gli occhiali) presso i suoi uffici amministrativi di Via Unità Italiana…Ed è sempre il dottor Miche Tari, sempre in veste di Grande Dirigente Magazziniere che distribuisce, sempre presso i suoi uffici amministrativi di Via Unità Italiana, i tamponi e detta la lista degli utenti che dovranno sottoporsi all’esame “coronavirus” a domicilio. Ma… non si comprende, per quale motivo tale operazione, non venga effettuata in ambienti distrettuali, o presso il Centro Covid, allo scopo istituito in Via Collecini o magari effettuata da un medico igienista, accompagnato dal personale delle Unità Operativa Prevenzione Collettiva. Allo stesso modo, non è dato conoscere il numero degli utenti che dovranno essere testati a domicilio. Al momento, dovrebbero essere circa 400 i soggetti in quarantena e poco più di un migliaio coloro che si sono posti in auto isolamento. Ma se i medici impegnati allo scopo, riescono a tamponare poco più di una decina di utenti al giorno…dovendo far capo tutti al Centro di Raccolta Tari in Via Unità d’Italia, di cosa parliamo? D’altronde, è sempre il dottor Miche Tari, questa volta in veste di Responsabile dei Progetti per la Prevenzione dei Tumori al seno, alla Cervice uterina, al Colon retto e per i l Melanoma, che presso i suoi uffici amministrativi di Via Unità Italiana, impone agli utenti di consegnare la bustina contenente le proprie feci, in barba a quella stranezza che, come si chiama?, ah già  “deontologia!” e… best practice sanitaria? si chiama così?, oltre a quell’altra stranezza normativa sulla privacy del cittadino.  Senza contare che sempre presso i suoi uffici amministrativi di Via Unità Italiana, il dottor Michele Tari ha organizzato lo screening per il melanoma allo stesso identico modo di cui sopra. D’altronde, è sempre il dottor Michele Tari, questa volta in veste di Responsabile dei Progetto Saniarp che gestisce e pontifica sull’utilizzo ed i quantitativi di questo e quell’altro medicinale (ivi compresi i tamponi?) Come è sempre il dottor Michele Tari, questa volta in veste di Responsabile del Progetto Terra dei Fuochi che gestisce, tra gli altri, la prevenzione cardiologica. Come è sempre il dottor Michele Tari, questa volta in veste di Dirigente del Servizio Controllo Interno di Gestione che pontifica sui vari budget da assegnare a questa o quella Unità Operativa. Il tutto, sempre grazie al dottor Michele Tari, questa volta in veste di Responsabile del Servizio sulla trasparenza, in piena armonia con tutta la normativa in materia di anticorruzione, cumuli di impiego e normativa sulla rotazione degli incarichi. Ed è sempre il dottor Michele Tari che, facendo torto al suo spettacolare curriculum, che lo vede relatore internazionale di tutto e di più, oggi si adatta a fare il guardiano delle mascherine ed il compilatore di elenchi e il supervisore onnipotente del tutto…Eppure…  visto che per dirigere il Centro Covid di Maddaloni, è stato richiamato in servizio il dottor De Lucia, pneumologo, avrebbe potuto, essendo egli stesso uno specialista del ramo, offrire la sua opera nei centri Covid 19…Ma …forse non poteva correre il rischio che qualcuno in Via Unità d’Italia, si azzardasse ad ordinare le salviettine ed i temperamatite, senza passare al suo vaglio…Non c’è che dire, caro direttore generale Ferdinando Russo… ma…non sarà il caso che lei e suoi direttori amministrativi e sanitari ve ne stiate tranquillamente a casa, visto che fino ad ora, in termini di decisioni, avete soltanto ordinato e consumato tamponi preventivi, che sarebbero stati utili a qualcun altro? Qualcuno ci indichi in quale Asl d’Italia, sia consentito ad una persona sola, un accentramento di potere finanziario e decisionale di tale portata, e qualora vi fosse e ne dubitiamo, in quale maniera si evita il rischio di far passare da inetti o compagni di cordata, coloro che lo consentono? Hasta la verdad, siempre!