ASL CASERTA: “FATE PRESTO”.  È TORNATO MASANIELLO!

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Quella di Masaniello è l’epopea del Che Guevara partenopeo che, da pescivendolo, divenne guida della rivolta napoletana del 1647. La maggior parte dei 350mila napoletani dell’epoca era una massa di diseredati, impoveriti dalle tasse, emarginati da ogni pubblico incarico ed era vittima di un sistema di governo basato sulla prevaricazione delle ben sette caste nobiliari allora presenti: principi, duchi, marchesi, conti, baroni, patrizi e signori. IO SO’ PAZZO. Eppure qualcosa non andava. Ossessionato dall’idea di un complotto ai suoi danni, Masaniello iniziò a perdere il controllo delle sue azioni. Non dormiva quasi più, mangiava poco e beveva molto, finendo per compiere azioni illogiche e ordinando esecuzioni sommarie dei suoi oppositori. Alcuni storici oggi sostengono che potesse soffrire di disturbo bipolare. Una premessa, quella de Il Cerusico, necessaria e dovuta per comprendere ed analizzare a fondo e con cognizione di causa quanto è stato scritto, in una delle sue innumerevoli epistole, dal massimo Dirigente dell’Asl di Caserta………..Nella lettera, un vero e proprio delirio di sociologia misto a commiserevole considerazione per gli “invisibili”, troviamo gli attori principi della commedia che si sta recitando al Teatro di Via Unità Italiana. Il capopopolo, la massa dei diseredati, le caste, i complottisti e le esecuzioni sommarie.1 1 ASL CASERTA: “FATE PRESTO”.  È TORNATO MASANIELLO!Andiamo per gradi, altrimenti Il Cerusico rischia anche lui di perdere la trebisonda. Prima, però, dobbiamo dichiarare tutto il nostro apprezzamento per lo spirito intrinseco e nobile che ha animato tale scritto. La carità, come virtù teologale, non si nega a nessuno. È il non luogo, che ci preoccupa. Resta la perplessità, insomma, del perché un’alta Carica Istituzionale della Sanità regionale, in un momento così delicato, epocale, si eserciti in narcisistiche epistole di carattere sociologico e non esprima tutta la propria vicinanza, incoraggiamento ai propri Operatori Socio sanitari, Infermieri Professionali, Medici, Autisti di Ambulanze, Personale delle pulizie, Impiegati, lasciati, per lo più, alla mercè di un virus assassino. E, con loro, le proprie famiglie. Fumus boni iuris?. Ci preme, allo stesso tempo, verificare quanto ai buoni propositi caritatevoli seguano, nell’agire quotidiano, la coerenze di applicazione degli stessi. “Cari colleghi – esordisce il saggista –  ………se ci ci sforziamo a guardare oltre il picco epidemiogico, vedremo che esso nasconde uno scenario altrettanto tragico di miseria e orrore, perfino di destabilizzazione sociale…… esiste ed è consistente la sofferenza di altre classi, improvvisamente diventate invisibili in quanto effettivamente allontanate dai nostri occhi………. Esistono e soprattutto nel nostro sud vaste sacche di lavoro sommerso: collaboratrici domestiche, parruccchiere a domicilio, baby sitter, commessi dei negozi e bar, delle pizzerie, tantissimi altri….”. Ora, al di là di una verità confutata da più parti, quindi una certezza assoluta del cosiddetto “lavoro nero”, come si fa ad affermarlo con così evidente convinzione? Tutti i dipendenti di bar, pizzerie o commessi di negozio lavorano a nero? E, conseguentemente, tutti i datori di lavoro, sono sfruttatori della manodopera e, quindi, evasori fiscali? Ci sembrano, affermazioni subliminali alquanto forti, e queste sì pericolose……. Virginia Raggi, docet. O no?2 ASL CASERTA: “FATE PRESTO”.  È TORNATO MASANIELLO!

La lettera continua con altre riflessioni che nulla hanno a che vedere con il ruolo di un Dirigente della Sanità, bensi più con il ruolo di un “capopopolo” ben interpretato da un certo Masaniello nel 1600. “…….Per loro (quelli del lavoro sommerso) nessuno Stato (?) prevede ammortizzatori sociali, ……. Essi scenderanno nelle piazze e le conseguenze della loro rabbia si riverseranno nelle nostre case……”. Una verità, seppur parziale, sacrosanta. Parziale, poichè, vivaddio! almeno nella nostra Italia, anche per i più sfortunati, esiste una Sanità gratuita e garantita per tutti, una Scuola gratuita e garantita per tutti, una certa Residenzialità sociale parzialmente gratuita e garantita per tutti, un “parziale” Reddito di Cittadinanza gratuito e garantito per chi effettivamente ne ha bisogno. Non basta, certo, ma in Italia, non in Europa, non in America, almeno questo è stato previsto. Vivaddio!!! E, comunque, oggi, l’idea del Governo è di dare 800 euro al mese a tre milioni di cittadini invisibili, quelli che non hanno un bonus o un ammortizzatore sociale, tantomeno lo stipendio. Il Cerusico, si sofferma per un attimo, e continua a non capacitarsi del perché è costretto suo malgrado a discettare con un Dirigente della Sanità di economia sociale. Ovvero di economia sociale di mercato, cioè un modello di sviluppo dell’economia che si propone di garantire sia la libertà di mercato che la giustizia sociale, armonizzandole tra di loro (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Ma la Sanità in tutto questo cosa c’entra? (Ministero della Salute). Il Coronavirus e la sua cura, cosa c’entrano? Le mascherine inesistenti, i posti letto insufficienti, i tamponi che non vengono fatti al personale che sta in prima linea (adducendo che i tamponi sono esigui), mentre vengono puntualmente eseguiti a tutto l’establishment di Via Unità Italiana? Ed eccoci giunti alle caste” tanto avversate da Masaniello. Cioè, in questa rappresentazione teatrale, colui che voleva fare il Masaniello degli “invisibili”, degli “emarginati”, si trova tutto ad un tratto a ricoprire la figura opposta. “………. La nostra è una categoria fortunata, che sicuramente si è guadagnato e si guadagna il proprio benessere con anni di studio e tanto lavoro…..”. Nulla quaestio! E tanto basta per mettersi la coscienza a posto….. In questa “categoria fortunata”, peraltro, troviamo anche i “complottisti”, però. E chi sarebbero questi, di grazia? I “complottisti”, sono coloro che appartenendo alla “casta”, brigano quotidianamente per difendere il proprio “orticello di guerra”, anzi, attraverso cumuli di impieghi, di incarichi, di esercizi, ammucchiano direttamente o indirettamente privilegi e profitti avvantaggiandosi dell’immunità che gli proviene “da un prolungato esercizio di attività discrezionali in un determinato contesto” (ANAC). I “complottisti”, nani e ballerine, sono quelli, poi, che sollecitano viscidamente ed alimentano le “esecuzioni sommarie”. E chi sarebbero le vittime? Sono tutti quelli che risultano non utili alla bisogna, non sono strumentali ai giochi sotterranei del potere che come unico fine ha quello di consolidare il proprio ruolo nell’establishment ed in tal guisa continuare a coltivare il proprio “orticello di guerra”. Chi non mangia in compagnia o è un ladro o una spia. Un vero e proprio “cerchio magico”. Ecco, dunque, il non luogo; sta tutta qui la figura opposta del Masaniello degli “invisibili”, degli “emarginati”. E’ inutile che le chiamate mutande se poi non ve le cambiate mai (Anonimo).