– di Michele Falcone –
Il principio della rana bollita del filosofo americano NOAM CHOMSKY è il principio secondo cui “la popolazione accetta la scomparsa dei valori tradizionali e consolidati con tutto ciò che ne deriva”.
COME SI FREGA LA RANA?
Si immagini in un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota una rana, il fuoco sotto la pentola è acceso e quindi l’acqua si riscalda lentamente. Dopo un po’ diventa tiepida, ma la rana, trovandola piuttosto gradevole, continua tranquillamente a nuotare. Dopo qualche minuto la temperatura sale ancora e la rana si rilassa, e, pur trovando il liquido meno gradevole di prima, continua a non spaventarsi. L’acqua adesso è davvero troppo calda e la rana si è indebolita, non ha la forza di reagire. Sopporta e non fa nulla mentre la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana muore bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° sicuramente sarebbe balzata subito fuori dal pentolone”.
È una storiella che rende facile la comprensione della terza delle dieci strategie della manipolazione elaborata da CHOMSKY che testualmente scrive: “Per far accettare una misura inaccettabile basta applicarla gradualmente, col contagocce, per mesi e anni consecutivi”.
È in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberiste) e sempre peggiori furono imposte in Italia e nell’UE durante i decenni degli anni ’80 e ’90: Stato minimo”; “privatizzazioni”;” Precarietà”; “Flessibilità”; “Disoccupazione di massa”; “Salari che non garantiscano più redditi dignitosi”.
Tutti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta, ma sono stati progressivamente e subdolamente imposti proprio grazie al principio della “rana bollita”.
Ecco la lista completa di CHOMSKY:
1)- la strategia della distrazione;
2)-creare problemi e poi offrire soluzioni;
3)-la strategia della gradualità (rana bollita)
4)-la strategia del differire;
5)-rivolgersi al pubblico come ai bambini;
6)-usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione;
7)-mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità;
8)-stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità;
9)-rafforzare l’auto-colpevolezza;
9)-conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano;
ECCO COME CI HANNO BOLLITI…. TUTTI SGHIGNAZZANDO NEI PALAZZI