ASL, IL DG RUSSO E LA COERENZA: OGGI TI NOMINO E DOMANI TI REVOCO

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russo moretta san rocco ASL, IL DG RUSSO E LA COERENZA: OGGI TI NOMINO E DOMANI TI REVOCO(f.n.) – L’articolo è lungo ma… certe cosucce è opportuno che si conoscano a fondo…La gara della delibera “appezzottata” nel pianeta locale della Sanità,  è appena iniziata…ai primi posti, sicuramente si “piazzerà” l’Asl con la 592 del 29 u.s., un capolavoro di ambiguità e di lasciato intendere…Oggetto della delibera dovrebbe essere, la revoca della nomina dei componenti dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari che, nell’agosto del 2019, avevano adottato il provvedimento di licenziamento senza preavviso, di 12 dipendenti del PO San Rocco di Sessa Aurunca, dirigenti medici e personale del comparto, accusati di assenteismo. In data 12 agosto 2019, la commissione comunicava alla direzione generale dell’Asl l’adozione del provvedimento disciplinare e il DG Ferdinando Russo, insediatosi da tre giorni, provvedeva con delibera 5 del 13 agosto 2019, ad irrogare le sanzioni disciplinari, come indicate dalla commissione preposta…Si legge nella delibera 592 che “a seguito del licenziamento, i dipendenti avevano introdotto procedimenti innanzi al giudice del Lavoro”. Quindi nella delibera 592, si attesta che i dipendenti licenziati, avevano fatto ricorso avverso il licenziamento, giusto?, quindi  leggiamo che, con ordinanza 9903/2020 del 6 aprile u.s. resa nel giudizio RG 10198/2019, si rilevava  la decorrenza dei termini per la conclusione del procedimento disciplinare e pertanto veniva dichiarata la nullità del licenziamento e la condanna dell’Asl, alla reintegra “del dipendente” nel proprio posto di lavoro…quindi,  l’ordinanza rileva che il licenziamento veniva comunicato solo in data 12 agosto  2019 e che quindi non risultava osservato il limite temporale di legge. Si evince inoltre dalla delibera, che mentre si afferma che “i dipendenti licenziati” avevano promosso ricorso avverso il procedimento …l’Asl veniva condannata “al reintegro del dipendente”, e quindi si apprende che la direzione ha deciso di sostituire la commissione disciplinare nominata con delibera 884 del 5 luglio 2018 e successiva integrazione 615 del 23 dicembre 2019 con altri nominativi ad eccetto di uno.  Orbene, posto che, come al solito, quando il dg Ferdinando Russo, mette penna in carta, c’è sempre da aspettarsi che il giorno dopo cambi le carte in tavola e dica e sottoscriva, tutto il contrario di ciò che ha detto e sottoscritto, il giorno prima, sembrerebbe di capire che la commissione disciplinare sia stata sostituita, perché non avrebbe assolto al compito cui era preposta, commettendo l’errore marchiano, di  presentare le risultanze dell’ indagine fuori tempo massimo…e quindi,  a prescindere dall’approssimazione con cui, negli uffici dell’Asl,  si mettono insieme la grammatica, l’analisi del periodo ed i concetti,  è il caso di dare un’occhiata a tutta la vicenda, che potrebbe ispirare una telenovela, sull’incapacità gestionale dei geni della lampada,  che la politica manda in periferia per tutelare la nostra salute. Innanzitutto chiariamo un punto fondamentale: “il dipendente” che è stato reintegrato è uno dei dodici dipendenti dell’Asl oggetto di licenziamento. Ricordiamo che la causa del licenziamento, è comune a tutti i dodici dipendenti, come si evince dagli atti ma, soprattutto, appare evidente che si sta profilando all’orizzonte un danno erariale di notevoli dimensioni e la direzione dell’Asl, che manda in giro delibere “appezzottate” che dicono e non dicono, ma qualcosa lasciano intendere, mostra soprattutto la “fifa blu” di chi ormai teme di aver perso in una, tutte le cause. Ma ciò che rivela, senza mezzi termini, che la direzione strategica dell’Asl è tanto inaffidabile, da rappresentare un pericolo presente e futuro per gli equilibri già compromessi della sanità locale, sono i fatti che nella delibera 592 non sono citati…e cioè… in data 3 marzo u.s. quando  era prevista la costituzione in giudizio dell’avvocato dell’Asl, contro il ricorso presentato dal dipendente che è stato, come abbiamo letto,  reintegrato,(trattasi di una dottoressa)  lo stesso avvocato non si era presentato e, cosa fa la direzione dell’Asl?,  ricevuta in data 7 aprile u.s., la notizia che aveva perduto la causa, attraverso la notifica di accoglimento del ricorso della dipendente, decide di impugnare l’ordinanza, conferendo, come si evince dalla delibera 556 del 16 aprile u.s. , l’incarico di rappresentare l’Azienda a chi, per “mero errore” non si era presentato in Tribunale, per curare gli interessi della stessa…Ma non finisce qui, perché la varietà del torrone, sulla bancarella in fondo al Corso Trieste fa invidia alla Città di Benevento e alle sue tradizioni…Infatti con delibera 557 del 17 aprile u.s., la direzione strategica dell’Asl, revoca l’incarico all’avvocato “distratto” e decide di affidarlo ad un altro avvocato esterno. Quindi, come da tradizione consolidata, il Dg Russo, 24 ore dopo avere affidato un incarico, lo revoca…tuttappost! Tuttappost? Il DG continua a d affidare incarichi legali a colpi di 3500 euro, per una partita che mostra le inequivocabili caratteristiche della sconfitta e i conti, se cominciamo a farli dal basso, rischiano di far saltare il banco…diamo un’occhiata approssimativa?. dieci medici licenziati nel mese di settembre 2019 ad occhio e croce andrebbero  risarciti con circa 600mila euro…se poi entriamo nel porto delle nebbie in cui si muovono gli anestesisti chiamati a 60 euro all’ora in sostituzione dei dieci sanzionati del San Rocco, e diamo uno sguardo fugace al monte ore di straordinario incontrollato e fuori norma, all’assenza di rispetto del riposo biologico contemplato dalla legge europea, all’attività effettiva ridotta in virtù del coronavirus, l’illecito ed il danno erariale schizzano ben oltre qualsiasi giustificazione o spiegazione che a qualcuno, con un discreto senso dell’umorismo, potrebbe pungere vaghezza di sciorinare…Hasta la verguenza!

4 Commenti

  1. Basterebbero i fatti esposti nell’articolo per individuare gravi responsabilità gestionali e danno erariale da parte della Direzione Strategica dell’ASL. Orbene, se vi fosse una magistratura “attenta” e non distratta, si darebbe parecchio da fare. Quello che però va evidenziato è che la macchina amministrativa dell’ASL è composta, oltre ai vertici di nomina politica, da funzionari apicali con responsabilità gestionale, non scelti direttamente dalla politica come i primi, ma indirettamente, attraverso selezioni concorsuali basate sull’appartenenza e non sulla competenza. Questi ultimi (Responsabile del GRU, Capo dell’Ufficio Legale , membri del Consiglio di Disciplina), dovrebbero essere perseguiti insieme ai vertici aziendali, ciò al fine di evitare il vulnus che portò all’epoca, al fallimento di “Mani Pulite”: non basta colpirei i vertici bisogna anche purificare quel sottobosco di Nomenclatura Amministrativa Apicale che, il sistema corrotto ha generato, e che rischia di rigenerare il meccanismo corruttivo, nel caso non venga colpita insieme ai vertici politici.
    Per queste persone non servono pene detentive ma si dovrebbero colpire i patrimoni personali con risarcimenti legati al danno Erariale.

  2. Gentile Nives, le siamo infinitamente grati per il “discreto”…neppure nella Notte di Natale avremmo osato sperare in tanta benevolenza! Grazie… Grazie!

  3. Articolo discreto (finalmente), si poteva suggerire alDGCHE È Inutile aspettare l’esito dei ricorsi, sa già che perde…. Deve solo fare la delibera per il reintegro di tutti, cosi riduce le spese e si lava un po di fango dalla faccia.

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