SANT’AGATA DE’ GOTI, GIOVANNA RAZZANO SI DIMETTE

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Giovanna Razzano SANTAGATA DE GOTI, GIOVANNA RAZZANO SI DIMETTE
Giovanna Razzano

Giovanna Razzano, consigliere del Comune di Sant’Agata de’ Goti, si dimette. La leader d’opposizione sgombra il campo da voci di patti tra maggioranza ed opposizione in modo chiaro e deciso. Questo il messaggio in cui spiega le ragioni della sua decisione.

“Appare paradossale anche solo il pensare che la crisi politica che ha investito la maggioranza del nostro comune sia da riportare alla Opposizione o frutto di accordi vari sottoscritti con chicchessia nelle segrete stanze di qualche appartamento o in prossimità di qualche caminetto.

Che l’amministrazione comunale fosse in crisi era notorio a tutti già da tempo.

           L’opposizione consiliare, proprio in quanto opposizione, ha continuato il suo ruolo evidenziando le manchevolezze di una gestione alla deriva ormai evidente a tutti.

Oggi si cercano colpevoli, feriti, personaggi illustri e meno illustri, registi ed attori in un circo mediatico che non considera le persone in quanto tali ma come pedine che, altri soggetti, potrebbero muovere a loro piacimento su una scacchiera. Troppo limitativo. Troppo facile.

La realtà è che meno di un anno fa l’ormai ex sindaco Avv. Piccoli veniva indicata candidato a sindaco da una maggioranza acclamante e quanto mai granitica. Tutti inneggiavano, elogiavano e sposavano la scelta ed ora a distanza di un anno, un solo anno, quegli stessi candidati meno solo 2, e ripeto solo 2, hanno mandato a casa la loro stessa creatura. Perché? Come mai nessuno, se non 2 consiglieri, si è sottratto da tale azione? Chi sono le schegge impazzite i 9 che hanno firmato o i due che non lo hanno fatto? E quali sono gli inaccettabili compromessi ai quali non ci si è voluti piegare?. Si spieghi, si faccia un pubblico manifesto, si denunci se del caso.

L’opposizione è stata coerente, non ha ceduto alle lusinghe del potere, non ha cambiato parte politica ed ha fatto quello che doveva: chiedere di andare al voto in una situazione di stallo e di malagestione che non aveva né fine ne limiti. Una gestione dove mai, e dico mai, le loro istanze e richieste sono state valutate, quantomeno lette.

Il momento storico, un paese alla deriva avrebbe dovuto consigliare, in primis all’ex sindaco e poi alla intera maggioranza, una gestione unitaria nell’interesse del paese. Ma niente, anche l’ultima richiesta dell’opposizione di una commissione bipartisan e permanente per la gestione della crisi è stata accettata.

Ora qual è il futuro? Non lo so. Non posso prevederlo. Io non sarò della partita avendo altri impegni elettorali e neppure posso prevedere chi saranno gli attori ed i protagonisti, quali e quante saranno le squadre in campo e soprattutto chi potrà giocare la partita. Ma vedremo e sapremo in poco tempo”.