DIRITTO E GIUSTIZIA (prima parte)

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        –         di Ciro Esposito        –            racconto caserta ciro esposito scaled DIRITTO E GIUSTIZIA (prima parte)

L’Italia è ormai preda di una parte di un ordine della Stato che vuole coartare la libertà del cittadino abolendo la Democrazia (lo dice chiaramente il Giudice D’Avigo sulla tv 7). Questo ramo di lavoratori per lo Stato pretende di assoggettare la Nazione al suo volere senza essere legittimato a governare…siamo vicini al colpo di Stato. – Intanto, la Chiesa celebra la Pentecoste, e il santo della Repubblica: Santo Assente (Sergio Mattarella) si allontana dal Paradiso e viene, con qualche giorno di anticipo ma senza il fragore che fece la discesa di LUI, sul suolo italico per controllare de visu i guasti irreparabili creati alla società da alcuni Magistrati. Non può esimersi: è stato scoperchiato il fosso settico e i miasmi, provocati, dai magistrati politicizzati, hanno invaso l’Italia. Dalle intercettazioni è venuto fuori il raccapricciante …sono anni che alcuni giudici, di accordo con i politici di riferimento, hanno condizionato la vita del Paese. Sono personaggi che, come ho sempre sostenuto, …non si arrendono al ruolo che la Carta gli ha assegnato: che sono un “ordine”…non un potere! Intraprendono azioni che con la giustizia c’entrano poco o nulla; compiono attentati contro poteri della Stato. Il nostro Santo Assente, è sceso dalle nuvole, ha guardato, verificato, constatato e ha sentenziato: “non posso nulla” e ha pure ragione; diversamente, che Santo Assente sarebbe? Un altro Presidente, e mi riferisco a Giuseppe Saragat, avrebbe mandato i corazzieri al CSM e fatto arrestare gli intercettati e i complottisti con una accusa pesante: attentato alla Carta per sovvertire la Democrazia…ma, per agire bisogna avere coraggio e come diceva don Abbondio… (Manzoni) il coraggio o si ha o non si ha! Intanto gli avvenimenti precipitano e mi vedo costretto ad anticipare la narrazione di quella parte di vita vissuta di cui da tempo ho promesso la esposizione e che avrei voluto trattare con i “colloqui” che riguardano gli anni ’80 ma gli eventi mi obbligano. È VENUTA FUORI LA MERDA e tutti fanno finta di meravigliarsi mentre io non batto ciglio! Ho dovuto subire atti vergognosi, calunniosi, umilianti e infamanti da parte di alcuni personaggi che in teoria dovrebbero tutelare il cittadino in uno Stato di Diritto ma in pratica lo perseguitano con abietto giustizialismo per conto di terzi…amici, parenti, conoscenti e amanti …Si, anche amanti …non mi riferisco alle Zoccole che per vivere esercitano, ma alle cavalcatrici del potere di altri! Speravo, da tanto tempo, che questo novello vaso di Pandora venisse scoperchiato. Dopo oltre 30 anni di attesa (meglio tardi che mai) la nemesi ha colpito: ho visto e sentito anche il fetore! Ora posso anche “andarmene” lasciando ai casertani l’ardua sentenza. Ai colpevoli della persecuzione, a quei pochi rimasti, posso ribadire, come proclamai anni fa, la mia totale estraneità ad ogni fatto artatamente contestatomi. Lo so, la mia presenza è oggi più ingombrante e fastidiosa di allora perché alla mia età posso osare, strafottermene di tutto e di tutti; non ho più la famiglia da tutelare; sono solo! E, poi: ho dalla mia parte il numero 88, il coraggio delle mie azioni e soprattutto non ho paura di nulla …Quando ero giovane e anche irresponsabile agivo ma tenevo molto alla libertà personale perché ero affamato cacciatore seriale ma anche preda. Oggi, invece, posso tratteggiare con lucidità e nei minimi particolari, quel disegno criminoso e risentire, per farla conoscere anche agli altri, la sinfonia orchestrata ai miei danni. Mi posso finalmente permettere l’Eduardiana Pernacchia verso coloro che fecero di tutto per eliminarmi e esporrò fatti che soltanto pochissimi sanno.

Gli spettacoli inverecondi di cui leggiamo e sentiamo oggi; che destano stupore e scandalo, sono avvenuti sempre. In altri tempi se osavi ribellarti o soltanto protestare ti impiccavano alle calunnie e alle notizie infamanti e la puzza del giustizialismo la sentiva soltanto chi la provocava e chi la subiva. Ciro Esposito, l’incomodo, l’abusivo, il disubbidiente fu fatto fuori dalla politica perché vinceva, perché i casertani lo avevano portato a fare il primo in tutto…Ciro Esposito aveva coraggio, palle, incoscienza, strafottenza e sfrontatezza. L’operazione “eliminazione nemico” è stata ripetuta, in grande, con Berlusconi con la complicità di Napolitano…la stanno tentando con Salvini e l’avranno fatta anche con altri… Contrada, per esempio. Appena emergi, dai fastidio a qualcuno, diventi di intralcio; quindi devi sparire. Lo facevano e lo fanno per mezzo degli amici dal rapportino falso e con giudici senza scrupoli… (lo dicono i giornali…cose orripilanti). Le carte che parlano di me e che definii “amene” sono conservate … Volevano, finanche, spedirmi al confino! Ma di questo vi aggiornerò prossimamente.