“MALÈNA”: LA SENSUALITÀ È UNA COLPA?

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        –            di Mariantonietta Losanno             –              

%name “MALÈNA”: LA SENSUALITÀ È UNA COLPA? “Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. […] Avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede di essere ascoltata. […] Non dovrai scoraggiarti. Battersi è molto più bello che vincere, viaggiare è molto più divertente che arrivare: quando sei arrivato o hai vinto, avverti un grande vuoto”, ha scritto Oriana Fallaci in “Lettera a un bambino mai nato”. La giornalista e scrittrice (tra le più apprezzate e al tempo stesso criticate per le sue prese di posizione nette e violente) ha, inoltre, descritto il concetto di maschilismo -fulcro dell’opera di Tornatore- in queste poche frasi: “Il nostro è un mondo fabbricato dagli uomini per gli uomini, la loro dittatura è così antica che si estende persino al linguaggio. Si dice uomo per dire uomo e donna, si dice bambino per dire bambino e bambina, si dice figlio per dire figlio e figlia, di dice omicidio per indicare l’assassinio di un uomo e di una donna. Nelle leggende che i maschi hanno inventato per spiegare la vita, la prima creatura non è una donna: è un uomo chiamato Adamo. Eva arriva dopo, per divertirlo e combinare guai”. È una premessa funzionale per una serie di motivi: per le parole intrise di significato e per chi le ha scritte. Quella di Oriana Fallaci è sempre stata una scrittura che non si confaceva al giornalismo tradizionale, aveva la capacità di portare il lettore sul luogo dei fatti grazie alla descrizione accurata accompagnata però anche alle impressioni e sensazioni personali, alle citazioni e ai ricordi. Possiamo dire, dunque, che non aveva paura di “esporsi”, che è la parola chiave di tutta l’analisi del film.

hqdefault “MALÈNA”: LA SENSUALITÀ È UNA COLPA?Veniamo, quindi, al personaggio di Malèna (Maddalena) Scorodìa, di cui, con il marito lontano e in divisa, tutto il paese sparla. Gli uomini sono ossessionati dalla sua bellezza e sensualità, le donne la invidiano e le rivolgono insulti di ogni genere. Tutti sono convinti che sia una donna infedele, una pericolosa tentatrice. La vicenda è raccontata attraverso gli occhi del tredicenne Renato, che cova -come tutti- un’ossessione amorosa nei confronti di Malèna. Si potrebbe pensare, che essendo raccontata in un piccolo e bigotto paesino della Sicilia degli anni quaranta, la vicenda possa sembrare poco attuale: in realtà, la pellicola di Tornatore è una rappresentazione oggettiva che si addice ad ogni epoca. Nel nome di Malèna è già scritto il suo destino: è il Male, ma anche una Maddalena, vittima dell’ignoranza. “La bellezza è la sua colpa”, le dicono. Chiunque la vede camminare pensa che voglia provocare, insinuarsi nella vita di uomini sposati, ammaliare. La violenza nei confronti di Malèna è più attuale che mai: è l’essere donna ad essere, ancora oggi, un compito difficile.

malena reggicalze “MALÈNA”: LA SENSUALITÀ È UNA COLPA?Una donna deve ancora preoccuparsi di non sembrare eccessivamente appariscente, come se questa cosa contrastasse con l’essere anche intelligente; come se dovesse annullare una cosa per esserne un’altra. Una donna viene ancora giudicata se si esprime in un modo diretto, deve ancora sentirsi colpevole di incoraggiare alcuni sguardi. Una donna viene ancora analizzata per capire a quale categoria appartenga, viene ancora additata in un certo modo se si “espone” con le parole, con i vestiti, con i gesti. Nell’utopica idea di ogni donna c’è il desiderio di non dover “zittire” nessuna parte di sé per non intimidire un uomo, ma la realtà -seppure nel film sia volutamente enfatizzata- è ancora quella raccontata efficacemente da Tornatore. Troviamo molti elementi in comune con “Nuovo Cinema Paradiso”, primo fra tutti la sua amata Sicilia, e poi lo sguardo infantile che in “Nuovo Cinema Paradiso” era estasiato solo e unicamente dal cinema e in “Malèna” (per quanto il cinema sia comunque presente) dall’erotismo. Renato è quello che si definisce un vero e proprio “voyeur”; il suo sguardo, ingenuo prima e malizioso poi, accompagnerà l’evoluzione di Malèna e sarà quello stesso sguardo a ridarle dignità dopo essere stata distrutta. Renato rappresenta, dunque, un alleato invisibile, una presenza costante. Stupende le ambientazioni, la fotografia, le musiche ma anche i silenzi: il “non detto” ha un valore imprescindibile.

malena “MALÈNA”: LA SENSUALITÀ È UNA COLPA?Non si può non riflettere di fronte alla visione di un film del genere: c’è chi avrà sicuramente pensato che quello che ha subito Malèna è stato dovuto al fatto che non aveva un uomo a difenderla. Ed è qui che bisognerebbe soffermarsi maggiormente. Tornatore tocca temi scottanti: la tradizione, la guerra, l’erotismo, il piacere di uno sguardo, le invidie e le frustrazioni di altre donne, il desiderio, l’immaginazione.