SESSA AURUNCA, SCOMMESSA VINTA…A METÀ. SULLA CRISI DELLA MAGGIORANZA, APPIA POLIS CI VEDE GIUSTO, MA….

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               –          di Salvatore Zinno             –                     

sasso 1 SESSA AURUNCA, SCOMMESSA VINTA…A METÀ. SULLA CRISI DELLA MAGGIORANZA, APPIA POLIS CI VEDE GIUSTO, MA…. Qualche giorno fa, avevamo scommesso che il consiglio comunale del 30 giugno sarebbe andato deserto (CLICCA QUI) e a presentarsi per dare sostegno al sindaco Silvio Sasso sarebbero stati solo il duo “Schiavone Group”, ovvero Massimo Schiavone e la sua dipendente Ida Zuccheroso, oltre che Riccardo Zannini e Luigi Del Mastro.

Inaspettato, ma neanche tanto, è stato il soccorso offerto al sindaco da parte di Luciano Di Meo, il quale si è presentato in consiglio ed ha reso valida (secondo l’interpretazione di Silvio Sasso) l’adunata che ha permesso l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario da inviare alla Corte dei Conti Regionale.

Esulta il sindaco Sasso, il quale annuncia che l’approvazione del piano di riequilibrio evita il dissesto finanziario.

Da battaglia la minoranza consiliare, che denuncia tutto alla Prefettura giudicando non valido il consiglio comunale dell’altra sera in quanto è stato conteggiato anche il sindaco tra i consiglieri presenti per avere la maggioranza qualificata della seconda convocazione.

Lasciamo a loro le contese e soffermiamoci sulla “carne” vera e non sugli avanzi.Sessa Aurunca Luciano Di Meo SESSA AURUNCA, SCOMMESSA VINTA…A METÀ. SULLA CRISI DELLA MAGGIORANZA, APPIA POLIS CI VEDE GIUSTO, MA….

Iniziamo dalla presenza di Luciano Di Meo in aula.

Il consigliere Di Meo, non è un ragazzino di primo pelo, è stato già sindaco della città e quindi non è proprio la figura che va a fare la “stampella” ad un traballante – o già cadavere politico – sindaco. Perché quindi era in aula il 30 a sera?

I soliti ben informati ci hanno spiegato che è stato mandato appositamente da Gennaro Oliviero, al quale Di Meo è attualmente devoto per incarichi ASL ricevuti, per rendere valida l’assemblea appositamente e far tirare avanti ancora quattro o cinque settimane l’amministrazione di modo che, quando deciderà di staccare la spina in maniera definitiva, sarà troppo tardi per votare il nuovo sindaco a settembre in concomitanza con le regionali. Quindi quale figura migliore, tra gli attuali consiglieri a lui fedeli, dello scafato Di Meo per portare avanti questa impresa, vestendo i panni (credibili) del padre nobile e responsabile senza destare troppi sospetti tra gli elettori e tra il popolo-bue?

Capitolo elezioni, Gennaro Oliviero ha dichiarato in alcuni incontri con i suoi aficionados, che non vuole assolutamente portare avanti due campagne elettorali contemporaneamente, quella per il rinnovo del consiglio regionale di settembre prossimo e quella ipotetica per il rinnovo del consiglio comunale di Sessa, qualora facesse cadere il sindaco Sasso.

Questo non perché lo squalo Oliviero non se la senta di fare il doppio lavoro, ma solo perché vuole essere certo di avere due cartucce da sparare a sua convenienza.

Facciamo per ipotesi che le elezioni di settembre vadano male (come è già successo per le politiche del 2018) e il buon Gennarino, dopo ben quindici anni di onorato stipendio, resti senza il suo posto in consiglio regionale; che farà?

Ecco il paracadute, che consiste nel tenere in vita fino a fine luglio-primi di agosto “l’utile idiotaSilvio Sasso per poi dargli il ben servito e portare il comune di Sessa al voto nella primavera del 2021, avendo lui la possibilità di scegliersi il candidato sindaco che più gli fa comodo, e perché no, magari candidarsi proprio lui a primo cittadino nella sua città di adozione.

Questo è lo scenario che si dipana dinanzi ai nostri occhi, e siamo pronti a giurare che così andranno le cose; per questo sarebbe utile un sussulto di dignità – semmai ne fosse venuto in possesso – “dell’Utile idiota”, per andare a casa prima e di sua sponte per non fare il gioco del suo attuale nemico.

Ma siamo certi, è un film che a Sessa Aurunca, visti gli attori in commedia, non vedremo mai.