CAOS ANAGRAFE AL COMUNE DI CASERTA: INACCETTABILI DISSERVIZI PER I CITTADINI CASERTANI

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Claudio Ursomando FdI CAOS ANAGRAFE AL COMUNE DI CASERTA: INACCETTABILI DISSERVIZI PER I CITTADINI CASERTANI
Claudio Ursomando (FdI)

CASERTA – “È inaccettabile che un comune capoluogo di provincia non sia in grado di garantire servizi essenziali ai cittadini ed è altrettanto inaccettabile assistere allo stallo che sta vivendo l’anagrafe di Caserta. – dichiara Claudio Ursomando, responsabile Fratelli d’Italia Caserta, a diversi mesi dai nostri dettagliati articoli di denuncia – È incomprensibile come, in piena era digitale, non si riesca a garantire ai cittadini la possibilità di ricevere un certificato o un documento direttamente on line. Questo varrebbe per una città normale. Ma, purtroppo, Caserta non lo è, ed i cittadini casertani sono costretti ad interminabili ore di fila per vedersi riconosciuto un loro semplice diritto. È inaccettabile che a causa della carenza del personale, un servizio essenziale come l’anagrafe cittadina sia, di fatto, bloccato. Ma in questi anni il sindaco e l’assessore al ramo dove sono stati? Conoscendo la pianta organica del comune e degli imminenti pensionamenti era preventivabile che accadessero questi disservizi. Perché non si è pensato per tempo a qualche soluzione? In una città normale l’assessore al ramo si sarebbe dimesso ma, come detto, Caserta non è una città normale.

Come non è normale chi governa la città che, dopo quattro anni di sua gestione, piuttosto che pensare alle irrisolte, ataviche criticità cittadine come: il traffico, la morte del commercio, l’ambiente, il policlinico incompiuto, l’emergenza occupazionale, il turismo che non c’è, la mancanza di strutture e spazi sociali ecc.ecc., continua a buttare fumo negli occhi con mega progettazioni futuristiche, il cui unico immediato risultato sarà quello di rimpinguare le tasche dei progettisti, così come è successo con la recente delibera di giunta con la quale sono stati stanziati circa 40.000€ di consulenza per effettuare un saggio sull’idoneità della ex cava Mastellone, come probabile luogo dove realizzare il biodigestore ma che, poi, si è rivelato un inutile spreco perché si è approvato il progetto definitivo nuovamente a Ponteselice. Ecco, in una città normale tali somme sarebbe state probabilmente dedicate a tamponare il problema dell’anagrafe, attraverso forme incentivanti alla pianta organica esistente o al massimo alla realizzazione di un servizio di prenotazione dell’utenza, anche on line, così da non costringere i cittadini a esasperanti file, specie per gli anziani e donne con i bambini al seguito,e garantire, almeno in questo periodo, il rispetto delle misure anti- contagio covid-19.

È chiaro a tutti che l’amministrazione targata Marino è distante e distaccata dalla città, incapace di recepire le richieste e le istanze dei cittadini, oramai spenta e destinata, quanto prima, ad una sua conclusione”.