MONDRAGONE, AMBC: “‘SENZA ANZIANI NON C’E’ FUTURO’, L’APPELLO DELLA COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO”

0

VEDUTA MONDRAGONE 300x200 MONDRAGONE, AMBC: SENZA ANZIANI NON CE FUTURO, LAPPELLO DELLA COMUNITA DI SANTEGIDIOMONDRAGONE – Comunicato stampa da parte dell’Associazione Mondragone Bene Comune: “La fase acuta dell’emergenza sanitaria è passata e qualche prima riflessione di carattere generale si può iniziare a fare, ha dichiarato il portavoce dell’AMBC, Gianni Pagliaro. A partire da quella vera e propria bomba chiamata coronavirus innescatasi nelle Rsa italiane (Residenze Sanitarie Assistenziali), che nel pieno dell’emergenza Covid-19 è esplosa anche nelle regioni meno colpite dal virus. Gli anziani ospiti, fragili e spesso con più patologie, sono state le vittime ideali di Sars-Cov-2. I lutti si sono moltiplicati, i positivi non si contavano più anche fra il personale. Nonni e zii scomparsi in solitudine, i familiari per giorni senza notizie”. “Un quadro agghiacciante, ha proseguito GIOVANNI ROMANO di EUROPA VERDE CAMPANIA, per uno tsnunami che non doveva trovarci impreparati, ma che invece ha sorpreso tutti, a cominciare dai responsabili delle strutture colpite che si sono ritrovati in pochi giorni con pazienti e impiegati contagiati. Vi ricorderete che per giorni si è pubblicamente discusso addirittura dell’agghiacciante ipotesi di favorire nelle cure- data la drammaticità della situazione– persone meno anziane, dando vita ad una inaccettabile ipotesi di sanità selettiva. C’è stato un momento, insomma, durante il quale le persone anziane in questo Paese si sono sentite di troppo, hanno avvertito di essere un peso e non pochi le hanno ritenute <una vita di scarto>”. “Nella nostra città e nei comuni della nostra provincia, ha sottilineato Pagliaro, non si è consumato il dramma delle regioni del centro-nord, innanzitutto perché non ci sono Rsa (sono residuali), ma soprattutto grazie alla presenza delle famiglie che ancora continuano a prendersi cura dei propri anziani, grazie ai medici di base che- quasi sempre in solitudine– ancora continuano ad assicurarci una medicina territoriale dignitosa e grazie alle tante badanti straniere che spesso- regolarmente o meno– assicurano agli ultimi anni di vita dei nostri anziani la compagnia e l’accudimento necessari. Insomma, lo spontaneo, casareccio modello nostrano di assistenza e cura degli anziani ha avuto la propria rivincita sul modello delle RSA e delle strutture del Centro- Nord, foraggiato per tanti anni e con tanti soldi pubblici. Le uniche assenti anche da noi- come sempre– sono state le istituzioni, a partire dai comuni e dalle strutture pubbliche sanitarie (ASL). D’altra parte, quali sono le politiche di welfare per le persone anziane dei nostri comuni? Al netto dei vecchi soggiorni climatici per <quasi anziani>, di qualche Centro anziani, più o meno funzionante e di un po’ di assistenza domiciliare utile più a chi la fornisce (Cooperative, ETS e così via) che a chi la riceve, non c’è altro. Eppure, ha concluso Gianni Pagliaro, ci sarebbe tanto doverosamente da fare”. “Il 20 maggio scorso, ha proseguito l’avv. GIOVANNI ROMANO, la Comunità di Sant’Egidio ha lanciato l’appello  “Senza anziani non c’è futuro. Appello per ri-umanizzare le nostre società. No a una sanità selettiva”, di cui è promotore e primo firmatario il fondatore della Comunità, Andrea Riccardi. L’appello, che è stato sottoscritto anche dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, ha raggiunto finora 15mila firme, raccolte in tutta Europa. <Con questo appello esprimiamo il dolore e la preoccupazione per le troppe morti di anziani di questi mesi e auspichiamo una rivolta morale perché si cambi direzione nella cura degli anziani, perché soprattutto i più vulnerabili non siano mai considerati un peso o, peggio, inutili>, si conclude l’appello che si può firmare sul sito della Comunità di Sant’Egidio. Firmiamo questo appello, ha continuato GIOVANNI ROMANO di EUROPA VERDE CAMPANIA e impegnamoci a lottare affinché in ogni Comune della nostra provincia di Caserta si arrivi ad un Piano Anziani, un piano per la loro cura, per una vita sana e attiva e in grado di dare più vita ai loro anni (e non solo più anni alla loro vita). E per finire segnaliamo “Famil.care”, un salvavita per anziani e non solo, un nuovo sistema innovativo e semplice per aiutare gli anziani, che –ad un costo annuo accessibile– fornisce un utile servizio. É composto da una app da installare sullo smartphone del famigliare e su quello dell’anziano per restare sempre collegati; da un pulsante di emergenza da portare al collo  da premere in caso di cadute o altre emergenze. E’ stata inoltre attivata, ha concluso GIOVANNI ROMANO di EUROPA VERDE CAMPANIA, una collaborazione con il 112 per il pronto intervento sanitario su scala nazionale.