ELEZIONI CELLOLE: È UFFICIALE, LA LISTA COMPASSO FUORI DAI GIOCHI

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   –    di Giulia Bosco     –                    

compasso 1 ELEZIONI CELLOLE: È UFFICIALE, LA LISTA COMPASSO FUORI DAI GIOCHIÈ appena stata raccolta la notizia dalla Prefettura di Caserta, per cui secondo l’ufficio elettorale-politico di piazza Vanvitelli, la lista “Cellole nel Cuore” con candidata sindaca Cristina Compasso, non è ammessa alla competizione elettorale del prossimo 20 e 21 settembre.

Le motivazioni le abbiamo già anticipate in esclusiva poche ore fa: presentazione della lista oltre il termine delle ore 12:00 del 22 agosto e mancanza di autentica delle firme su alcuni documenti.
Quindi, al netto di eventuali impugnative dinanzi al Tribunale amministrativo regionale, le liste in campo restano due e la sfida è tra il gruppo capeggiato da Guido Di Leone con il vice designato Giovanni Iovino ed una corazzata di candidati, contro l’avvocato Luciano Mascolino (sconosciuto ai cellolesi); per cui l’esito della competizione elettorale appare abbastanza scontato.
Ad oggi, stante così le cose, Di Leone è sindaco di Cellole con un mese di anticipo.
Ma torniamo alla compagine Compasso ed alla nuova pessima figuraccia incassata. Dopo la brutta figura della sfiducia ricevuta dopo neanche due anni di mandato, oggi arriva quest’ennesima mazzata che mette a nudo l’incapacità del personaggio, e del suo entourage, che pochi mesi fa le consegno la sfiducia. Impreparazione e arroganza, sommate al continuo vivere in memoria del papà (quello si, politico capace a scaltro), sono le caratteristiche che hanno contraddistinto l’esperienza politica di Cristina Compasso conducendola oggi a “sbattere contro il muro” della Prefettura.
Assieme a lei, nel baratro della ricusazione della lista, ci sono finiti molti nomi illustri della politica cellolese e i loro “padrini” di riferimento. Qualche nome a caso: Marianna Mauriello che avrebbe viaggiato in coppia con Franco Sorgente con zii e affini, oppure la Manfredi con il consorte/stratega Miosotys, e ancora l’ex sindaco facente funzioni Francesco Lauretano che continuerà a sognare la fascia tricolore, oppure Angelo Freda presidente del Cellole calcio che qualche malelingua lo aveva visto collocato in lista solo per dare fastidio ai due nipoti candidati con Di Leone, Marianna Freda e Fiore D’onofrio; per continuare poi con gli altri “pezzi grossi della lista : Lino Romano, Arturo Montecuollo, Giovanni Di Meo e poi la Di Palo e la Cappabianca.
Finisce qui l’avventura politica di Cristina Compasso? Tornerà alla sua occupazione e alla sua residenza napoletana? Non sappiamo prevederlo, certo è che in questi due anni in cui ha tentato di occuparsi di politica, la bionda avvocatessa, non ha dato prova di grandi capacità e sopratutto non ha mai dimostrato di essere in grado di raccogliere il testimone politico del papà Franco, da lei nominato a ogni piè sospinto, dal comizio elettorale agli auguri pasquali, dal discorso di insediamento alla sagra dei fagioli; ogni occasione era buona per tirarlo nel mezzo della discussione.
Sicuramente, la cocciutaggine dimostrata dalla Compasso nei giorni passati, e la sua totale indisponibilità a fare un passo indietro in favore di Sorgente o di Lauretano, desiderosi loro di guidare la coalizione, farà si che nel prossimo futuro, almeno a cellole, troverà tutte le porte sbarrate…