CAPUTO TOUR, IL RITARDO È SERVITO, BANALITÀ IN TAVOLA…

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caputo scaled CAPUTO TOUR, IL RITARDO È SERVITO, BANALITÀ IN TAVOLA…

(f.n.) – Teresa Bellanova, ministro dell’Agricoltura è una persona assai gradevole e competente ma… è un vero peccato che “una tosta” come lei, non abbia pensato o considerato l’ipotesi illuminata, di sottrarsi a quell’indegna corsa ad ostacoli con il tempo ed all’obbligo di quella recita stantia, in cui ha dovuto impegnarsi, nella giornata di ieri,  clonando il buongiorno e l’arrivederci e le scuse per gli inevitabili ritardi, che hanno caratterizzato la passerella elettorale del signor Caputo che “addà dimostrà” e “s’adda cuntà” in provincia di Caserta,  il tutto a discapito della dignità collettiva, compreso la sua. Il racconto della tappa del ministro Teresa Bellanova a Caserta Città, è emblematico dell’approssimazione e della totale assenza di quel famoso senso delle istituzioni, che nessuno sa, dove sia andato a nascondersi ed anche della mancanza di garbo e rispetto, con cui gli ideatori delle strategie elettorali, trattano il resto del mondo.   Due ore di attesa nel rispetto della tradizione politico-casereccia che a quanto pare, nonostante il “bofonchiare” dietro alla mascherina, nessuno ha avuto il coraggio di interrompere, magari con una dimostrazione collettiva di dignitoso abbandono dello strapuntino, in cui, nell’attesa,  abbiamo rischiato di fonderci… ed il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova… finalmente arriva…forse da Ciorlano, ennesima tappa mattutina,  ma…poiché il ritardo non era ancora al top dell’altrui sopportazione, il ministro, in una nuvola di chiffon bianconero, si concede un’altra mezz’ora all’aperto, rilasciando interviste,  prima di entrare nella sede del Consorzio di Bufala. C’è quindi tutto il tempo, per i confinati all’interno, di sbuffare ed elaborare irriguardosi ma efficaci, paragoni con i discorsi del predellino di un secolo fa e dissertare con qualche addetto ai lavori del comparto enogastronomico, sulle pessime abitudini dei politici. Ma transeat…sicuramente, pensiamo, sarà valsa la pena di attendere… Ecco che si dirigono in tre, il ministro Bellanova, l’onorevole Nicola Caputo ed un altro signore verso le quattro poltroncine rosse disposte a semicerchio ma… i tre pare non abbiano alcuna intenzione di accomodarsi… anzi… non si sognano neppure di farlo…il tempo è poco ed il tour assai lungo…Intanto cerchiamo invano una fascia tricolore, gettata magari all’ultimo momento sulla spalla di un assessore o di un consigliere casertano …in fondo il solerte Caputo ha portato un ministro in città…certo… lo ha portato in fretta e furia e per i fatti suoi, diciamo… che lo fa solo vedere e gli impedisce persino di sedersi…lo fa parlare in piedi, ma è sempre un ministro della Repubblica ed anche se lo stesso Caputo, caruccio lui, sembra averlo dimenticato, un minimo di rappresentanza istituzionale sarebbe stato appena appena, auspicabile…E non finisce qui, perché dopo il minimo indispensabile di presentazione, da parte del signore che accompagnava i due onorevoli, il ministro ha preso la parola ed ha asperso l’uditorio con eleganti banalità tra cui quella principale, relativa all’Agricoltura, che, come si annuncia e si auspica fin dal primo dopo guerra, deve ritornare al centro dell’Agenda Politica…quindi la storia a spruzzo dei 2 miliardi e 600 milioni ottenuti e la novena degli alberghi che, se chiudono, il turismo va a carte 48…e, come se fosse la novità del secolo l’indispensabile fondamentale tracciabilità del prodotto…Ci sono momenti in cui ci chiediamo seriamente in cosa abbiamo inciampato e fallito e quale trista e triste lettura di noi comunità, abbiamo offerto al mondo circostante, se personcine come Caputo, che per l’occasione non si è sprecato a spiccicare una vrenzola di parola, ritengono di poterci trattare come utili idioti ai quali ci si limita, rigorosamente in silenzio, a consegnare un foglio prestampato con la croce sul simbolo? La domanda sorge spontanea…ma caro Caputo, aver trascinato a velocità supersonica il ministro dell’Agricoltura per monti e per valli e per aziende, promesse, impegni e progetti tutto compreso, cui prodest?, certamentr non all’immagine  del ministro!, avrà forse sortito nelle aziende del comparto l’effetto emozionale giusto…purché a nessuno punga vaghezza di fermarsi un momento a riflettere…in quel caso la corsa diventerà indispensabile e l’autonebulizzazione…pure. Hasta la carrera!