ELEZIONI A MARCIANISE, MARCHESIELLO: “IL LATO STORICO CITTADINO E’ SPRECATO”

0

marchesielloo 300x241 ELEZIONI A MARCIANISE, MARCHESIELLO: IL LATO STORICO CITTADINO E SPRECATOMARCIANISE – Tra i punti focali del programma di Gaetano Marchesiello, candidato sindaco di Marcianise nella lista “Mades Marcianise democratica & solidale”, è da annoverare la rivalutazione artistico-culturale, che parte dalla messa in sicurezza dei siti, dalla lotta al degrado urbano e termina con percorsi turistici accoglienti, pubblicizzati, attraenti e ciò mediante la collaborazione tra settore pubblico e settore privato.

Guardiamoci attorno, oggi il lato storico, artistico e monumentale di Marcianise è in uno stato di trance, completamente dimenticato dalle precedenti amministrazioni che non hanno saputo o voluto valorizzarlo. Tante potenzialità sprecate, nonché tanto degrado urbano che surclassa le bellezze artistiche. Prendiamo ad esempio la Chiesa della Santissima Annunziata, un capolavoro artistico, della cui esistenza ne sono a conoscenza al massimo i residenti, o Castel Loriano, o la Chiesa di Trentola, o ancora il Teatro Mugnone. Immediatamente fuori Marcianise abbiamo la Reggia di Caserta, la Reggia di Carditello, i molteplici borghi del casertano, affascinanti percorsi da trekking eccetera. Perché non unire le potenzialità del nostro territorio? Magari creando percorsi turistici indirizzati attraverso un’intesa intercomunale che offra al turista un pacchetto standard dei luoghi da visitare attraverso varie tappe, nonché avvalersi del turismo consolidato dei nostri centri commerciali e indirizzarlo verso le bellezze storiche a pochi passi, ma per niente conosciute. Ingente flusso turistico è sinonimo sia di riconoscimento valoriale alla Città, sia di sviluppo economico per il commercio locale, con la nascita di nuove attività di ristorazione, di alberghi che consequenzialmente incrementeranno l’occupazione. Il primo doveroso passo di tale progetto è la rigenerazione urbana, non possiamo continuare a vivere in una città fuori controllo, non possiamo aprire al turismo senza prima chiudere con lo scempio urbano. Di opere ne abbiamo, non ne servono altre, occorre rivalutare e riadattare quelle già esistenti in stato di abbandono o acquistate, avviate e mai ultimate. Mi riferisco alla Zona Sportiva, al Ring verde, all’Antiquarium, alla piscina comunale, all’attuale agglomerato industriale di Marcianise, all’area ex GTE, al Polo Artigianale. Mi rendo conto che il termine “riqualificazione” è stato fin troppo sfruttato per spendere soldi pubblici in manutenzioni estemporanee non inserite in una prospettiva d’insieme e soprattutto di lungo termine. Per questo motivo con il termine “riqualificazione” intendo una sinergia tra pubblico e privato, affinché nascano servizi di qualità aperti a tutti, intendo progetti analitici e settoriali che partano dalle periferie e si colleghino al centro cittadino: prendere le peculiarità delle varie zone di questa grande e complessa città, trarne i punti di forza e inserirle in una visione d’insieme”.