LA NUOVA CASERTA RIPARTE DA 5 MINI-PENSILINE, CHILOMETRI D’ASFALTO E PISTE CICLABILI

0

  –         di Nicolò Antonio Cuscunà         –                  asfalto LA NUOVA CASERTA RIPARTE DA 5 MINI PENSILINE, CHILOMETRI DASFALTO E PISTE CICLABILIUn lotto per circa 1 milione di fondi comunitari impiegati per rifare l’asfalto ad alcune strade cittadine. Successivi 40 cantieri, promessi, da aprire solo dopo “aver intercettato” nuovi soldi dall’Europa?  Per “intercettare” i soldi necessari per tappare i crateri stradali presenti in città, l’ufficio stampa del palazzo del potere, rende noto d’avere stabilito turni -notturni e diurni, cui sottoporrà gli assessori e i consiglieri di maggioranza, per ” avvistare ed intercettare i soldi provenienti da Bruxelles”.  La città “verrà asfaltata” dichiara il sindaco Marino. Senza “scuorno” ammette ciò che i casertani ben conoscono: …la città è letteralmente “asfaltata”, cioè morta!  Nuova segnaletica verticale e turistica, aggiunge il sindaco, saranno anche tabellate ed indicate le dimore storiche (?). Per il Santo Natale completeremo questi lavori, rivoluzioneremo il trasporto pubblico locale con ” 5 paline fermata bus nel lato destro della stazione FF.SS, cellula-terminal tpl per gnomi.  Ciliegina sulla torta l’adozione del “biglietto unico per il trasporto su gomma + ferro, Trenitalia-Clp.  Amministratori comunali e del trasporto dalla “cortissima memoria”.  Il “biglietto unico” fu istituito dall’assessore regionale professore Cascetta della presidenza Bassolino. Si viaggiava con ticket unico su gomma+ferro+acqua, si raggiungeva Ischia partendo con l’ex Alifana + ACMS + vaporetti di collegamento nel golfo di Napoli. (Azienda dei trasporti casertani ACMS vilmente e tristemente distrutta da uno scappato all’estero n.d.r.).

La forza trainante della “campagna elettorale” fa miracoli. Mari e monti non sono un piatto tipico dei ristoratori del borgo-medioevale, sono le promesse elargite senza ritegno da chi non è in grado di individuare le corsie preferenziali per il tpl e taxi in città; restringe le arterie stradali cittadine con inefficienti tappeti colorati definite “piste ciclabili”; affida la gestione del caotico traffico cittadino ai parcheggiatori e impiega i vigili urbani in altri compiti non d’istituto. Amministrazione non in grado di reperire 2.200 euro-anno per salvare le palme-monumentali di viale Medaglie d’Oro; privatizza villa Maria Carolina d’Asburgo, attigua al palazzo vanvitelliano, trasformandola in parco di panini e porchetta; localizza il “biodigestore puzzolente” a soli 800 mt linea area dalla dimora reale dei Borbone; sperpera 40.000 euro per localizzare il “biodigestore inquinante” nel parco dei Colli Tifatini. (dis)Amministrazione non in grado di creare il distretto turistico integrato casertano, che campicchia con “feste, farina e forca”. Questa l’amara realtà posta in essere da imbonitori elettorali. Marino uguale a Luigi Di Maio, grillino nemico dei fondi europei MES, vincolati all’innovazione sanitaria, propone di elargire agli OSPEDALI, i risparmi derivati dal taglio dei parlamentari, 1 euro per ospedale. Imbonitori seriali, mentitori da mercato.