OSPEDALE SAN ROCCO, RICOVERI D’URGENZA E TAMPONI …IL GIORNO DOPO. MENEFREGHISMO, INCAPACITÀ O INCOSCIENZA?

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(f.n.) – Assessorato regionale alla Sanità ad interim… cosa significa?, che il Governatore De Luca continuerà a delegare le grandi decisioni, nomine e decapitazioni, al genio dei vari Coscione, Romano & Co?, e quindi,  per quel che riguarda il sogno di quella dimensione felice, in cui sono previsti, il giusto riconoscimento del merito degli uni e l’assunzione di responsabilità degli altri, possiamo anche metterci una pietra sopra?, stabbbene!, importante è conoscere da che parte spira il vento…adesso sappiamo che spira sempre dalla stessa parte e che non cambierà niente e che, se gli occhi, fino ad oggi, erano aperti sul panorama variegato della sanità locale, adesso dovranno essere, addirittura spalancati… e tanto per non perdere di vista le anomalie e le distrazioni di questa magnifica Asl, potremmo dare un cenno di cordoglio al frigorifero a temperatura controllata, del Centro vaccinale di Sessa Aurunca, i segni del cui cedimento, erano stati ignorati da tempo e che qualche giorno fa ha deposto definitivamente le armi ed è morto, mandando in malora 10mila euro di vaccini destinati al territorio Cellole-Sessa Aurunca… forse non interessa a nessuno sapere che il medico responsabile è andato in pensione  e non è stato sostituito… M noi, secondo qualche brava persona timorata di Dio, non guardiamo alle cose egregie della sanità sessana e sappiamo soltanto criticare…e allora abbiamo cercato di scrollarci di dosso la nomea di brutti, sporchi e cattivi e abbiamo chiesto un po’ in giro cosa si facesse di bello, all’Ospedale San Rocco, governato con saggezza e lungimiranza e mano ferma e cipiglio austero, dall’ineffabile Salvatore Moretta…e la nostra buona volontà si è “sfrantummata”, contro un muro di cemento…sul quale vi erano scritte le ultime vicende degne di nota…Nei giorni scorsi, è stata ricoverata una cittadina extracomunitaria. La poveretta purtroppo stava per abortire. Stranamente, nonostante per effettuare un tampone si impieghino 30 secondi al massimo, alla signora, saltando il protocollo senza stile, non viene effettuato, al momento del ricovero, alcun tampone. La signora, dopo essere stata sottoposta ad una revisione uterina, viene ricoverata nel reparto di Ginecologia ed Ostetricia, assieme ad altre pazienti…qui viene in contatto almeno con tre turni di medici, ostetriche ed infermieri e viene quindi dimessa il giorno dopo. Prima delle dimissioni, alla signora viene effettuato finalmente il tampone, il cui risultato è stato reso noto nella serata dello stesso giorno: la paziente è risultata positiva al Covid 19…La domanda nasce spontanea e genera una risposta in contemporanea, che presenta lo stesso identico carattere di spontaneità: il primario del reparto di Ginecologia ed Ostetricia, per caso è lo stesso dell’altra volta?, quello delle passeggiate in borghese lungo le corsie?…Eccerto! Cela va sans dire che nel reparto in questione, tutto procede come se nulla fosse…i dirigenti, con una certa tranquillità, perché soprattutto non si deve fare allarmismo, si sono limitati a dire al personale, che era il caso di fare il tampone…si tratta di una scuola di pensiero filosofico-fatalista o semplicemente di sciatteria professionale?, pensiamoci con calma…potrebbe essere interessante elaborare una statistica, o no?  E non finisce qui perché c’è dell’altro…molto altro…ma ve lo raccontiamo domani…Hasta la suerte companeros!