COVID, MUORE NELLA NOTTE IL VESCOVO DI CASERTA GIOVANNI D’ALISE

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dalise COVID, MUORE NELLA NOTTE IL VESCOVO DI CASERTA GIOVANNI DALISECASERTA – Muore nella notte appena trascorsa il vescovo Giovanni D’Alise, ricoverato all’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano per problemi respiratori dovuti al Covid-19.
Negli ultimi giorni sembrava ci fosse un miglioramento delle condizioni del monsignore, ma le condizioni respiratorie si sono aggravate e nella nottata il cuore ha ceduto. La salma del vescovo è ora al Duomo e sarà tumulato subito. Domani alle ore 18.00 senza funerali senza bara e fedeli.

LA NOTA DELL’AORN DI CASERTA

Sua Eccellenza, ricoverato presso questa AORN dal 30 settembre per infezione da Sars Cov 2, a causa di un arresto cardiocircolatorio, è venuto a mancare nella mattinata odierna alle ore 06.30.

Il quadro clinico era aggravato da insufficienza renale, diabete mellito, cardiopatia ipertensiva e dislipidemia. I protocolli terapeutici previsti per la malattia sono stati tutti applicati. È stato altresì trattato con il nuovo farmaco antivirale Remdesivir. Le sue condizioni cliniche erano stazionarie. Il paziente è stato monitorato costantemente. Alle ore 6.00 si è verificato l’arresto cardiaco e alle ore 6.30, dopo le manovre di rianimazione cardiopolmonare, veniva constatato il decesso.

S.E. Mons. Giovanni D’Alise è nato a Napoli il 14 gennaio 1948 ed ha frequentato la scuola media nel Seminario di Acerra, il ginnasio nel Seminario di Capua, il liceo nel Seminario di Benevento e la Teologia nel Seminario Campano di Napoli, conseguendo la Licenza in Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale.
È stato ordinato sacerdote il 23 settembre 1972 ed ha svolto il ministero di Vicario Cooperatore nella Parrocchia di S. Alfonso M. de’ Liguori in Cancello Scalo, dal 1974 fino al 1990, quando vi è stato nominato Parroco, ministero che ha svolto fino alla nomina episcopale.
Dal 2001 al 2004 è stato Vicario Foraneo della Forania di San Felice – Arienzo. Nel 1984 è stato incaricato di alcuni uffici pastorali della Curia diocesana quali Responsabile della catechesi diocesana, della scuola di religione e della formazione alla catechesi ed ha avviato la Scuola di formazione per i laici, di cui è stato Direttore. Per alcuni anni è stato anche Direttore del Bollettino diocesano.
Ha curato l’organizzazione dei 22 Convegni diocesani annuali della diocesi di Acerra e la celebrazione annuale della Giornata per la Vita.
Dal 2003 al 2004, la diocesi di Nocera Inferiore-Sarno lo ha incaricato della formazione dei propri diaconi permanenti.
Il 5 giugno 2004 è stato eletto alla sede vescovile di Ariano Irpino-Lacedonia e ordinato vescovo il 17 luglio dello stesso anno.
Il 21 marzo 2014 è stato trasferito alla sede vescovile di Caserta, dove ha preso ufficialmente possesso il 18 maggio 2014.

stemma COVID, MUORE NELLA NOTTE IL VESCOVO DI CASERTA GIOVANNI DALISEMons. D’Alise, in quanto vescovo, aveva una sua insegna araldica che è riconoscimento della dignità episcopale ma soprattutto è espressione sintetica del progetto pastorale che segnerà la sua missione. Su uno scudo bianco (argento, in araldica), simbolo della luce della rivelazione, è effigiata la Croce dorata dalla quale nasce un tralcio di vite di colore naturale; nel quarto d’onore, una stella dorata a otto punte. La simbologia di tale insegna è fornita dal motto: Manete in dilectione mea. Dalla Croce, albero della vita, nascerà la vita vera che si esprime nella comunione tra i fratelli, come gli acini di uno stesso grappolo di un’unica vite, e con Gesù Cristo. A vivificare tale comunione è l’amore materno della Madonna (la stella).