ALVITI: “IN PIAZZA PER PROTESTARE ALLE AGGRESSIONI AGLI UOMINI IN DIVISA”

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IMG 20201010 WA0034 300x142 ALVITI: IN PIAZZA PER PROTESTARE ALLE AGGRESSIONI AGLI UOMINI IN DIVISACASERTA – Giuseppe Alviti dell’A.N.G.P.G. invia un comunicato stampa con cui invita le forze dell’ordine a Piazza del Popolo il 14 ottobre: “BASTA AGGRESSIONI AGLI UOMINI IN DIVISA
Questa situazione è diventata insostenibile
Ecco perchè l’appuntamento con tutte le forze  dell’ordine del 14 ottobre in piazza del Popolo a Roma alle ore 09.30 è fondamentale.
È IMPORTANTE ESSERCI
E l’ associazione nazionale guardie particolari giurate col suo leader storico Giuseppe Alviti ha dichiarato di essere al fianco dei fratelli dell’ A.g.r.i del Presidente  Massimo Raffi e  del dirigente Alberto Giovanni Cordioli a scendere in piazza al fianco delle forze dell’ordine il giorno 14 Ottobre in Piazza del Popolo per dire basta alle aggressioni agli uomini in divisa siano essi carabinieri, poliziotti o guardie particolari giurate.
È un occasione per ribadire come le guardie particolari giurate al pari delle forze dell’ordine sono soggette ad aggressioni talora snaturare in efferati omicidi e non tutelate dallo Stato
Dichiara il noto sindacalista napoletano e divulgatore sociale Giuseppe Alviti.
Il Presidente dell associazione guardie Riunite Massimo Raffi spiega:
La scrivente aggregazione sindacale affiancherà le organizzazioni sindacali della forza pubblica, denunciando l’inefficacia giuridica delle leggi di settore e le forme speculative che la stessa ha prodotto, contrariamente al concetto di “sussidiarietà” nel complesso mondo della vigilanza privata da tutte le attività complementari, sia alle forze di Polizia, sia alle politiche di sicurezza urbana ad uso esclusivo dello Stato attraverso gli organi amministrativi e comunali. Nell’attuale epoca in cui la spending review e le politiche di austerità hanno imposto la razionalizzazione dei servizi pubblici in nome del bilancio statale, il settore privato ha assunto sempre più un ruolo di ausilio funzionale alla serenità civile che, non poteva e non doveva essere dequalificato con una contrattazione nazionale che ha aperto spinte speculative, di tipo finanziario, che hanno peggiorato condizioni e diritti dei lavoratori e avviato una dequalificazione operativa dei servizi offerti dagli istituti di vigilanza, provocando, di anno in anno un incremento dei dati criminologici, sino ad arrivare nel 2019 (dati centro studi A.G.R.I.) a registrare 269 aggressioni subite dal personale nell’espletamento del proprio servizio, 153 feriti, 35 rapine e tentate rapine nei servizi di trasporto valori di cui quattro con conflitto a fuoco.
Segno tangibile di una perdita di valenza sociale in una società che non riconosce le prestazioni di servizio del personale addetto alla sicurezza civile e complementari agli sforzi operativi dell’ordine pubblico.
Con l’occasione chiederemo un serio impegno degli organi di potere, chiamando alla comunanza, all’attivismo e alla partecipazione, con un dovuto scatto d’orgoglio, tutte le guardie particolari giurate italiane e degli operatori del controllo sociale, mal-pagati, mal-gestiti e finora mal-rappresentati, desiderosi di un cambiamento normativo, lavorativo e amministrativo”.