INTERVISTA A CIRO GUERRIERO: “SARÒ UN SINDACO DEL MARCIAPIEDE”

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          –        di Paolo Falcombello      –                       

Dopo la prima esperienza politica che risale alle amministrative del 2016, quando si erano ‘affidati’ ad altri gruppi politici, questa volta Ciro Guerriero ufficializza il suo coinvolgimento nell’agone elettorale, scendendo in campo in prima persona. Una candidatura “fortemente voluta – dice il candidato – dalla coalizione”. Ciro Guerriero non va per il sottile e lancia immediatamente frecciate in direzioni diverse, immergendosi immediatamente nel vivo della campagna elettorale, senza risparmiare nessuno, sempre nel nome di Caserta e armato della ferma volontà di risollevarne le sorti. “Caserta ha bisogno di interventi sul verde e sulla sicurezza – prosegue – io sono un casertano doc e nel mio piccolo, ho sempre dato il mio contributo a questa città ma, adesso, è il momento di impegnarsi per provocare una svolta, perché, come ho scritto anche sui manifesti, ora o mai più”. In linea con il suo cognome Ciro Guerriero, i suoi toni sono appunto da … guerriero, puntualizza gli interventi da fare, ma soprattutto esorta a “fare ciò che si può fare”, abbandonando l’abitudine alle false promesse ed evitando di annunciare per le grandi problematiche, soluzioni che non arriveranno mai. “Dobbiamo provvedere a trovare soluzioni fattibili – conclude – per risolvere i problemi alla nostra portata e parlare di cose che si possono realizzare”. Non siamo ancora entrati nel vivo della campagna elettorale ed il guanto di sfida di Ciro Guerriero, è già stato lanciato; non poteva mancare una frecciata a coloro che vorrebbero proporre nomi alieni alla realtà casertana, ipotesi paventata dal candidato parlando dei ‘grandi partiti’ che si riuniranno a Roma per decidere. Parole di rimprovero non sono mancate inoltre, per la categoria dei giornalisti che, a suo dire, avrebbero in gran parte disertato la presentazione della sua candidatura qualche sera fa in Piazza Margherita, in maniera volontaria e provocatoria. Ciro Guerriero sembra aver ben chiaro in mente ciò che vuole fare, parla da cittadino e non da politico, una caratteristica che senza dubbio lo avvicinerà alla gente, insomma, come ama dire, sarà ‘un sindaco del marciapiede’.